Calciopoli: Giraudo aderì al progetto criminoso di Moggi. A Napoli ci fu solo qualche petardo...

News, 5 marzo 2013.

Per il Giudice sportivo a Napoli solo petardi, bengala e tre bottiglie, senza conseguenze lesive (prezzo 20.000 euro), tutto il resto, tranquilli... non è accaduto. Sono sfuggiti in anteprima stralci delle motivazioni della sentenza d'appello su Calciopoli: Giraudo aderì al progetto criminoso di Moggi. Squalificato Vidal. 'Zitella isterica in crisi di astinenza' costa € (20.000 + 20.000). Contro il Celtic Conte sarà indotto da necessità (Chiellini) e da opportunità (diffidati) al turnover. Il responsabile della preparazione atletica dei bianconeri Paolo Bertelli insignito del 'Cronometro d'oro'. La Juve ora è ottava nella classifica IFFHS. In Procura federale ieri è stato il turno di Ranocchia e di Lanzafame. Per Gervasoni e Carobbio a Cremona sembra profilarsi il patteggiamento; Suljic interrogato da Di Martino. Il campionato 2013-2014 inizierà il 25 agosto e terminerà il 18 maggio.

Giudice sportivo: a Napoli solo petardi e bengala - Non c'è dubbio: le scene di guerriglia urbana, l'assalto al pullman della Juventus, i tifosi bianconeri sugli spalti fatti oggetto di lanci di urina ed escrementi, il -39 non erano reali, ce li siamo sognati e/ o costruiti. Al San Paolo i tifosi del Napoli si sono limitati a gettare verso la tifoseria avversari petardi, bengala e tre bottiglie, peraltro senza far del male a nessuno, ci mancherebbe. Questo si legge nel comunicato del Giudice sportivo che ha condannato il Napoli ad un'ammenda di 20.00 euro "per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato nel settore occupato dai sostenitori della squadra avversaria numerosi petardi, bengala e tre bottiglie, senza conseguenze lesive; per avere inoltre lanciato nel recinto di giuoco numerosi petardi, bengala e otto bottiglie; entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all'art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza". Tutto qui. Se avevamo qualche dubbio sul fatto che questo fosse ancora calcio, fosse sport, adesso non ne abbiamo più: non lo è, questo è solo lo spot di un microcosmo che sta andando alla deriva, scientemente, prendendo decisioni che incoraggiano l'illegalità e l'inciviltà. Poi è anche inutile sprecare fiumi di inchiostro su un rigore concesso o non concesso, questo è molto ma molto peggio. E molto ma molto più pericoloso.

Motivazioni del processo d'appello su Calciopoli: c'è l'anteprima - Ufficialmente non ci sono, ma già dalla serata di ieri sui siti di vari quotidiani online sono comparsi stralci delle motivazioni scritte dalla quarta sezione della Corte d'Appello di Napoli (presidente Maurizio Stanziola, consiglieri Teresa Annunziata e Rosa Molè) a sostegno della sentenza emessa lo scorso dicembre al termine del secondo grado del rito abbreviato su Calciopoli.
Le anticipazioni riguardano esclusivamente la posizione di Antonio Giraudo, l'ex amministratore delegato bianconero cui i giudici inflissero una condanna a un anno e otto mesi per associazione a delinquere.
Nelle motivazioni, come riportato da Tuttosport, si scrive che da parte di Giraudo "vi fu piena adesione al progetto criminoso ideato e diretto da Luciano Moggi" e "va affermata la responsabilità penale di Giraudo quale mero concorrente nel reato. La duplice veste di consigliere federale e di dirigente di un club tra i più importanti e blasonati, per storia e prestigio acquisito nelle competizioni, attribuiva all'imputato una particolare visibilità cui si accompagnava un concreto potere decisionale non solo nell'ambito proprio della squadra ma anche nelle questioni e relazioni esterne". "Ne costituisce riprova il rilevante ascendente esercitato nei rapporti con il vice della FIGC, ben visibile nell'atteggiamento assunto nei confronti del presidente della Lazio Lotito, del quale decideva proprio assieme a Mazzini l'allontanamento dal gruppo di potere che aveva consentito la riconferma di Carraro; la deferenza manifestatagli in numerose occasioni dallo stesso Mazzini, da Lanese e dal designatore Bergamo (rilevante è la conversazione di questi con la Fazi a proposito della sua dedizione ai vertici juventini che avevano riposto in lui una fiducia ripagata nei fatti); l'ostracismo subito da Zeman anche per suo volere; la diretta ingerenza nella vicenda di salvataggio della Fiorentina; l'incisività dell'apporto per la nomina dei designatori".
Vi si sottolinea la "continuità di incontri con i referenti istituzionali nelle occasioni in cui avveniva la condivisa manomissione delle sorti del campionato attraverso la predeterminazione delle griglie arbitrali", "l'apporto decisivo fornito per consentire il salvataggio della Fiorentina", la "stessa perpetrazione del reato sub Q) che rappresenta la realizzazione dello scopo principale della compagine", il "condiviso intento di allontanare o neutralizzare i soggetti che nelle rispettive qualità frapponevano ostacoli alla realizzazione del progetto".
Per quanto riguarda le schede svizzere,non è significativo "il fatto che l'imputato non disponesse di un telefono criptato non potendo certamente ritenersi che la prospettazione di accusa di associazione riponga esclusivamente su tale condizione". Le schede svizzere sono dunque una condizione sufficiente (visto che vengono poi considerate come lo strumento di cui Moggi e i designatori si servono per colloqui 'riservati' "allo scopo di predeterminare le griglie arbitrali e le ulteriori strategie dirette a condizionare le sorti del campionato di calcio", quello stesso campionato che a Napoli fu detto 'non alterato'), ma non necessaria.
In realtà queste anticipazioni nello specifico parlano abbondantemente e prevalentemente dei comportamenti di Moggi (il cui processo di appello inizierà il prossimo 24 maggio), cui viene attribuito "un indiscutibile potere di condizionamento dispiegato soprattutto nella sfera di competenza dei designatori arbitrali" e"non è di poco conto evidenziare che la valenza concreta di tale potere non risulta essere una soggettiva percezione... ma una reale condizione accertata dai fatti rivelati". Un Moggi "iperattivo" cui viene attribuito anche il ruolo di ispiratore di incontri con designatori e esponenti istituzionali e che avrebbe esercitato "un forte condizionamento sui designatori e sugli arbitri dei quali poteva anche determinare i futuri destini"; dunque la sua partecipazione a tali riunioni deve essere interpretata nell'ottica della reciproca e non unilaterale cura degli interessi del gruppo. Va poi evidenziato che tali consessi spesso risultavano organizzati a ridosso delle partite di calcio; erano poi sicuramente oggetto di commento nelle conversazioni non intercettate che le precedevano o seguivano (la cautela estrema adottata dai componenti per affrontare i temi dibattuti nelle riunioni è già di per se sintomo evidente dell'anomalia delle stesse), e per quel che risulta, miravano anche alla cogestione del campionato, in primo luogo alla predeterminazione delle griglie arbitrali". E dunque fatale a Giraudo sarebbe stata l'adesione al piano criminoso di questo Moggi.
Attendiamo ovviamente di poter leggere le motivazioni nella loro interezza e non in questo 'taglia e cuci' in cui, per esempio, non si fa cenno degli arbitri che sono stati assolti, ma senza i quali, griglie o non griglie (per non dir dei sorteggi), non sarebbe stato possibile condizionare i risultati del campionato.


Giudice Sportivo: squalificato Vidal - Arturo Vidal, già in diffida e nuovamente ammonito a Napoli per comportamento scorretto nei confronti di un avversario, è stato squalificato per un turno dal Giudice sportivo. Ammonito con diffida anche il responsabile della preparazione atletica dei bianconeri Paolo Bertelli "per avere, al 46' del primo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale, rivolgendo al Quarto Ufficiale un'espressione irrispettosa".
Quanto al resto, squalificati per un turno: Candreva (Lazio, espulso per avere commesso un intervento falloso su un avversario in possesso di una chiara occasione da rete), Kucka (Genoa, doppio giallo) e altri dieci giocatori già in diffida e nuovamente ammoniti: Aquilani (Milan), Cannavaro (Napoli), Cerci e Meggiorini (Torino), Bradley (Roma), Gastaldello e Krsticic (Sampdoria), Carmona (Atalanta), Handanovic (Inter) e Kone (Bologna); e anche il cagliaritano Pisano (che era stato espulso a Bologna per essersi reso responsabile di un grave fallo di gioco), che inizialmente, per un errore nel referto stilato da Banti, non figurava nella lista degli squalificati, sostituito dall'incolpevole Rossettini; il Cagliari ha segnalato l'errore alla Lega, Banti ha rettificato e così la sanzione è passata da Rossettini a Pisano.
Ammoniti con diffida l'allenatore del Genoa Davide Ballardini, per essere, al 33' del secondo tempo, entrato sul terreno di gioco per impartire disposizioni tecniche ai calciatori; e il direttore sportivo del Napoli Riccardo Bigon, allontanato al 29' del secondo tempo per avere contestato platealmente una decisione arbitrale rivolgendo al Quarto Ufficiale un'espressione irrispettosa. Ammonizione con diffida per il team manager dell'Inter Ivan Ramiro Cordoba per avere, al 35' del secondo tempo, rivolto ad alcuni calciatori della squadra avversaria epiteti insultanti, infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale.
Tra le società, oltre al Napoli, multate di € 5.000,00 alla Roma per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato sul terreno di giuoco tre petardi; di € 3.000,00 al Catania per avere suoi sostenitori, al 9' del primo tempo e al 27' del secondo tempo, lanciato nel recinto di giuoco due petardi; di € 2.000,00 al Pescara per avere suoi sostenitori, al 35' del secondo tempo, lanciato nel recinto di giuoco un petardo.

'Zitella isterica in crisi di astinenza' costa € 40.000 - La Commissione Disciplinare Nazionale, presieduta da Salvatore Lo Giudice, "in relazione alle dichiarazioni rese in un’intervista televisiva lesive della reputazione del Presidente della Juventus Andrea Agnelli, la Commissione, tenuto conto delle istanze di patteggiamento, ha disposto un’ammenda di 20.000 euro per il Presidente del Catania Antonino Pulvirenti e di altri 20.000 euro per la società etnea".

Contro il Celtic sarà turnover - Il 3-0 dell'andata è rassicurante ma Conte sa benissimo che non è ancora fatta e Pirlo, pensando ai fantasmi di Istanbul, è d'accordo con lui ("Non dimenticherò mai la gara del Milan ad Istanbul contro il Liverpool. Dopo il risultato di Glasgow siamo in una posizione molto forte ma non possiamo pensare che tutto sia già deciso. Cadere contro gli scozzesi a Torino sarebbe uno dei più grandi disastri nella storia di questo club", ha detto in un'intervista a 'The Scottish Sun'). Però del turnover dovrà esserci, un po' per necessità e un po' per opportunità. La necessità riguarda per esempio Chiellini, che ieri a Vinovo non si è visto: il dolore alla caviglia (frutto di una botta rimediata contro il Siena) che lo aveva già tormentato nelle settimana pre-Napoli permane e quindi non sarà della partita: candidato a sostituirlo sarà Peluso. Anche perché Caceres era a Vinovo, ma ha svolto solo lavoro differenziato a parte, così come Anelka; i due sono ancora preda della lombalgia che li aveva esclusi dalla trasferta di Napoli e non saranno della partita nemmeno stavolta. L'opportunità riguarda i diffidati, che sono tre: Lichtsteiner, Vidal e Marchisio. Conte assai probabilmente non li rischierà: per Lichtsteiner dovrebbe esserci Isla, per Vidal Pogba (e questo è pressoché certo, visto che ormai il giovane francese per il mister è affidabile quasi quanto i titolari) e per Marchisio Giaccherini (che quest'anno, complice appunto anche l'esplosione di Pogba, ha trovato meno spazio rispetto alla scorsa stagione). In attacco potrebbe riposare Vucinic e i candidati a formare la coppia d'attacco sembrano essere Matri e Quagliarella.
Oggi alle 13.30 è in programma la conferenza stampa di Antonio Conte, poi l'allenamento e l'elenco dei convocati.

Un premio per Bertella - Il responsabile dei preparatori atletici della Juventus, Paolo Bertelli, è stato premiato ieri a Coverciano col 'Cronometro d'oro'' 2011-2012, assegnato dall'Associazione Italiana Preparatori Atletici Calcio; è la seconda volta che Bertelli si aggiudica il premio, la prima fu nel 2008, al tempo della sua militanza nella Roma. Il premio a Bertelli è il giusto riconoscimento per aver guidato nella scorsa stagione i bianconeri a mantenere un'ottima condizione fisica per tutto l'arco del campionato, nel quale tra l'altro la rosa di Conte ha anche fatto registrare un bassissimo numero di infortuni, con una netta inversione di tendenza rispetto al recente passato. Per la serie B è stato premiato il preparatore del Varese Giorgio Panzarasa, per la Lega Pro Pietro La Porta (Ternana).

IFFHS: Juve nella Top Ten - L'Istituto di Storia e Statistica del calcio ha aggiornato i dati relativi al periodo che va dal 1° febbraio 2012 al 28 febbraio 2013 e la bella sorpresa è che la Juve riesce ad entrare nella Top Ten (nella rilevazione precedente era undicesima) e si colloca all'ottavo posto con 241 punti, davanti all'Inter. Ma anche la vetta della classifica ha subito un rivolgimento con il Barça che precipita dalla vetta al quinto posto: adesso in cima c'è il Chelsea, con 307 punti (era terzo) davanti all'Atletico Madrid (che mantiene la sua seconda posizione a quota 304) e al Bayern Monaco (con 292 punti, in salita dal quinto posto). Poi Corinthians (287), Barça (283), Boca Juniors (281), Real Madrid (277), Juve, Inter (234), San Paolo. La Lazio è quattordicesima, il Milan quarantesimo, il Napoli 53esimo, l'Udinese novantunesima e la Roma centoventottesima.

Ranocchia e Lanzafame in Procura Federale - E' arrivato sorridente ed è uscito sereno tre quarti d'ora dopo Andrea Ranocchia, il difensore dell'Inter, ex Bari, convocato in Procura Federale per la combine di Salernitana-Bari del maggio 2009, combine che, sostiene, non lo riguarda affatto e di cui non sapeva nulla: "Ho risposto alle domande, è durata anche poco, sono stati gentilissimi, ora penso a giocare e basta", le sue dichiarazioni raccolte da Sky all'uscita. E' apparso assolutamente fiducioso e tranquillo perché, dice, "A Bari hanno archiviato, spero uguale, adesso penso a giocare e basta". In Procura a Bari, dove non è più indagato, si era avvalso della facoltà di non rispondere. A Roma, ai collaboratori di Palazzi ha spiegato di non essere stato presente né nello spogliatoio del suo ex Bari quando si progettava la combine né dopo, nella palestra, dove sarebbero stati spartiti i soldi guadagnati con l'illecito, sottolineando che lui in quella squadra era solo un giovane che non veniva messo al corrente di cose del genere e che nemmeno le avrebbe mai sospettate, mettendo così in dubbio l'attendibilità di chi potrebbe aver sostenuto il contrario. Era il giorno anche di Davide Lanzafame che avrebbe confermato le ammissioni fatte a Bari, di essere stato a conoscenza delle due combines, in questo caso si tratterebbe per lui di omessa denuncia.
Oggi saranno sentiti, tra gli altri, Guberti e Belmonte, mentre è stata rinviata l'audizione di Andrea Masiello.

Gervasoni e Carobbio verso il patteggiamento a Cremona - Sembra che per Gervasoni e Carobbio a Cremona si profili una chiusura della loro vicenda giudiziaria con un patteggiamento. In virtù della sua collaborazione con gli inquirenti, Carlo Gervasoni (ex di Cremonese e Piacenza), l'accusatore, tra gli altri, di Stefano Mauri, avrebbe già infatti un'intesa con il procuratore Roberto Di Martino. L'accusa che grava su di lui, quella di aver fatto parte di un'associazione transnazionale finalizzata alla truffa e alla frode sportiva, prevede una pena massima di dieci anni; con lo sconto di un terzo della pena previsto dal rito alternativo e con alcune attenuanti, Gervasoni mirerebbe a chiudere la partita con la giustizia con una pena inferiore ai due anni di reclusione. La stessa strada sembra aprirsi anche per 'Pippo' Carobbio, l'accusatore di Antonio Conte.
Gervasoni e Carobbio sono gli unici giocatori con i quali ha ammesso di aver avuto rapporti il 32nne sloveno Admir Suljic (un ex centrocampista di squadre slovene ed ungheresi cui un grave infortuni troncò sei anni fa la carriera e che ora faceva il rappresentante di orologi di superlusso a Singapore)che, secondo l'accusa era il braccio destro di Almir Gegic, il capo degli 'Zingari'. Proprio Suljic ieri è stato interrogato per tre ore dal pm Roberto Di Martino, davanti al quale avrebbe confermato la versione fornita al gip Salvini nel corso dell'interrogatorio di garanzia, e cioè che conosceva Tan Seet Eng, il capo del gruppo di Singapore, col quale aveva però solo rapporti di lavoro quando si occupava di calciatori da far giocare in Asia (avrebbe consegnato al potente 'Dan' una decina di cd relativi ad atleti bosniaci, croati e sloveni, ci cui però non ha fatto il nome, visto che sono ancora in attività e Suljic non vuole 'che vengano maldestramente collegati a questa indagine', hanno spiegato i suoi legali (Marcello Cecchini, Ugo Carminati e Kresimir Krsnik).

Stagione 2013-2014: dal 25 agosto al 18 maggio - Il Consiglio di Lega riunitosi ieri a Milano ha definito le date del prossimo campionato di serie A, che prenderà il via il 25 agosto 2013 per concludersi il 18 maggio 2014. Sono previsti tre turni infrasettimanali, il 25 settembre, il 30 ottobre e il 7 maggio. La sosta invernale andrà dal 23 dicembre al 5 gennaio (giorno dell'anticipo serale, mentre le restanti gare saranno il 6 alle 15). La finale di Coppa Italia 2014 sarà mercoledì 16 aprile. Per quanto riguarda la Supercoppa 2013 sarà in agosto (probabilmente il 10) se le due squadre non saranno impegnate nei preliminari delle coppe europee e si giocherà a Pechino, completando l'accordo delle tre edizioni da disputarsi in Cina. Se invece ci sarà il problema dei preliminari la finale di Supercoppa sarà probabilmente disputata in Italia il 18 agosto.


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