Conte: Antenne dritte! Col Celtic e per lo scudetto. Nicchi: Alt alle polemiche.

News, 6 marzo 2013.

Per il Celtic Conte ne convoca ventuno: sì a Chiellini (per la panchina), ancora fuori Caceres e Anelka. Conte in conferenza stampa: Facciamo grande attenzione, perché quello che è successo al Milan l'anno scorso potrebbe ripetersi con noi. L'interesse di altri fa piacere perché dimostra che dobbiamo essere tutti (allenatore, calciatori e società) orgogliosi di quanto stiamo facendo. Barzagli: Noi lavoriamo sull'organizzazione e l'affiatamento con attaccanti e centrocampisti che danno un grosso contributo alla solidità della difesa. Sarà il turco Aydinus ad arbitrare Juventus-Celtic. Per Bendtner salatissima multa, sospensione della patente ed esclusione dalla Nazionale per guida in stato di ebbrezza. Nicchi: Non replichiamo più alle polemiche, andiamo avanti per la nostra strada. In Procura federale sentiti Belmonte, Riva, Strambelli e Pillon. La Lega di A e Giovanni Malagò meditano correttivi alla giustizia sportiva.

I convocati: gli stessi ventuno di Napoli - Per la partita di stasera col Celtic Antonio Conte ha convocato gli stessi 21 che erano partiti per Napoli: Fuori ancora Caceres e Anelka, che anche ieri si sono allenati a parte a causa di quella lombalgia che li aveva già esclusi dalla trasferta di venerdì. In realtà anche Chiellini si è allenato a parte, perché la caviglia, rimessa in sesto per Napoli a furia di massaggi, fa ancora male. E' stato comunque convocato, andrà in panchina e subentrerà solo in caso di bisogno.
Per quanto riguarda la formazione probabilmente dei tre diffidati, Lichtsteiner, Vidal e Marchisio, solo i primi due non saranno in campo dall'inizio, perché a centrocampo Conte non intende stravolgere il centrocampo, dove vuole affidabilità totale, quell'affidabilità che, a parte i tre titolarissimi, solo Pogba sembra garantire a Conte; tra Vidal e Marchisio dovrebbe essere Marchisio a sfidare la diffida, perché meno focoso e più controllato rispetto al cileno. In difesa si parla di un trio Barzagli-Marrone-Bonucci, con Isla favorito (su Padoin) sulla fascia destra e Asamoah e Peluso a contendersi quella sinistra. In attacco dovrebbe toccare a Matri e Quagliarella.

Conte: Antenne dritte, sia in Champions che in campionato! - Nella conferenza stampa, interrogato sulla possibilità di un turnover, non ha dato indicazioni specifiche. Ha solo ricordato che questa non sarà un'amichevole e che servirà molta attenzione per non buttare via tutto ciò che si è fatto per arrivare a vivere questi momenti: "Faremo delle valutazioni, magari qualcuno può giocare e altri possono riposare, vediamo in base anche alla disponibilità dei giocatori, anche calcolando gli infortuni che ci sono, situazioni che devono essere valutate. Nessuno vuole sminuire l'importanza del ritorno, anzi: le qualificazioni si conquistano in 180 minuti, noi ne abbiamo giocati solamente 90, ne rimangono altri 90 più recupero in cui affronteremo una squadra forte, orgogliosa, che sicuramente vorrà riscattare la partita dell'andata. Quindi da parte nostra ci sono antenne dritte. Sento parlare di sfruttare questa partita per alternare giocatori: io se decido di far giocare qualche giocatore è perché lo vedo che sta bene in allenamento, perché mi dà delle garanzie. Mi deve dare assolute garanzie perché c'è un passaggio di turno ai quarti di finale, molto importante e quindi la partita non verrà assolutamente sottovalutata, né da parte mia, né soprattutto da parte dei calciatori. Sarà una prova per tutti questa, iniziando dal sottoscritto, per i miei calciatori e per la società. Sicuramente la partita di andata ha fatto mettere una seria ipoteca sul passaggio del turno, è inutile che ci giriamo intorno, però il calcio può riservare sempre delle sorprese se non affronti tutte le partite con la giusta attenzione, con la giusta concentrazione, con la giusta determinazione, soprattutto una squadra come il Celtic che è anche una squadra molto fisica ed è una squadra che può creare anche molti pericoli anche sulle palle inattive, quindi dovremo fare molta molta attenzione. Però è un banco di prova per tutti, noi sappiamo quello che abbiamo fatto per arrivare a vivere queste vigilie, queste partite e chiaramente domani ci dovrà essere la massima concentrazione perché vogliamo andare avanti, ne abbiamo la possibilità e dovremo dare il massimo".
Sul prepartita di Napoli: "Penso che le immagini si siano commentate da sole, perché noi siamo arrivati allo stadio scortati non so da quante camionette della Polizia, con la Polizia che ha sparato lacrimogeni per disperdere i tifosi, tre vetri rotti... sicuramente era un clima non sereno; la squadra poteva farsi intimidire, poteva farsi spaventare, invece si è mostrata molto dura anche da questo punto di vista. E tre pietre non hanno scalfito l'approccio e la prestazione della squadra".
Gli vengono infine riferite le parole di Galliani che in mattinata aveva detto: "Fuori la Juventus, che secondo me ha già vinto lo scudetto, tutti gli altri possono ambire dal secondo posto in giù". E così chiosa Conte: "Galliani mi darà un grandissimo spunto per tenere viva l'attenzione dei miei calciatori, perché se io vado a ritroso di un solo anno, mi ritrovo che il Milan era a +7 dalla Juventus e che lo Scudetto praticamente l'aveva già vinto. Allora forte di quella esperienza che per noi è stata positiva e per loro negativa, a) faccio gli scongiuri su quello che ha detto e b) stiamo molto attenti perché un anno fa, a parti invertite, noi eravamo secondi, il Milan primo, lo poteva perdere solo il Milan, e il Milan poi l'ha perso. Quest'anno visto che sento dire che la Juventus ha vinto lo Scudetto e mancano undici partite, dico facciamo grande attenzione perché quello che è successo l'anno scorso al Milan ci deve servire da esempio e da esperienza per cercare di non farlo ripetere quest'anno. Ringrazio però Galliani per la stima nei nostri confronti, so che in fondo in fondo è juventino (il riferimento è ad una giovanile simpatia di Galliani per i colori bianconeri, ndr). E so che alla fine, dovesse accadere questo, sotto sotto sarà contento".

Conte: Io mi sto europeizzando, Lennon si sta italianizzando - Un altro argomento toccato in conferenza stampa sono stati i piagnistei di Lennon sul fatto che l'arbitro abbia permesso alla Juve, a suo dire, un gioco troppo maschio, e la sua minaccia di presentare un dossier in tal senso alla Uefa. Cosi ha risposto Conte: "Se Lennon si lamenta degli arbitri è un allenatore che può venire in Italia, ecco, perché in Italia ci lamentiamo tutti e quindi... a parte gli scherzi, è un allenatore che sta facendo molto bene Lennon, sta facendo veramente grandi cose e il Celtic gioca veramente bene. Poi se io vado ad analizzare bene la partita, ma non solo quella nostra, anche le loro partite, dico che ogni volta che inizia, o c'è un calcio d'angolo che batte il Celtic, c'è sempre punizione a favore della squadra che difende, perché c'è un giocatore sistematicamente che blocca il nostro portiere nell'area piccola. In questo caso all'andata c'era Hooper. Il regolamento dice che nell'area piccola il portiere non deve essere toccato e sistematicamente c'è il fallo. Allora io dico, ogni volta che c'è un giocatore che va sul portiere, quindi tutti gli angoli battuti dal Celtic sistematicamente c'era un fallo a favore della Juventus. Ma lo dice il regolamento. Allora io porto un dossier sul blocco del giocatore del Celtic sul nostro portiere. Però ripeto, cerchiamo di sorvolare su queste cose. Io sto cercando di europeizzarmi. Lennon magari sta cercando di italianizzarsi. Cerchiamo di pensare al calcio giocato. I protagonisti dico sempre che sono i calciatori e non gli arbitri".
A proposito di europeizzarsi, non poteva mancare la domanda sul suo futuro, visto che ormai da giorni è iniziato un tam tam che vuole Conte lontano da Torino, con l'Inghilterra come destinazione più gettonata: Ma Conte ha ripetuto solo quanto già detto in precedenza, cioè che queste attenzioni sono la riprova che si è fatto bene, tutti, società, tecnico e calciatori: "E' inevitabile che faccia piacere il fatto che si stia facendo bene sia in Italia che all'estero, ma non solo per quello che mi riguarda, per quello che riguarda anche i calciatori, perché alla fine quando lavori bene, è inevitabile che qualcuno lo possa notare. Questo è un discorso che può riguardare un allenatore che tanti calciatori che ci sono in squadra e che meritano grandissime attenzioni. Noi dobbiamo essere orgogliosi di questo, così come dobbiamo essere orgogliosi di quello che stiamo facendo. Orgogliosi tutti, orgogliosa la società, di aver scelto l'allenatore un anno e mezzo fa, orgogliosi la società e l'allenatore di aver scelto i calciatori, quindi sempre con grande compattezza e con grande unità cerchiamo di continuare a fare meglio perché l'unico modo di far parlare di noi è quello di fare bene, sia in Italia che all'estero. E quello riguarda tutti, la società, l'allenatore, i calciatori".
Sull'esistenza o sull'esigenza di una clausola per blindarlo o, viceversa, liberarlo, ha scherzato: "Magari la prossima volta, quando rivedrò il contratto, mi farò mettere una clausola, adesso non c'è nessuna clausola".

Barzagli: La nostra forza è l'organizzazione - A fianco di Conte in conferenza stampa c'era ieri Andrea Barzagli, che ha rivelato qual è il segreto della difesa bianconera: "La base della nostra difesa è sicuramente l'organizzazione, questa è una cosa su cui lavoriamo molto, anche in quei pochi giorni in cui possiamo lavorare. Poi riguarda anche un grande affiatamento. Quest'anno la difesa è anche girata, i tre della difesa e anche gli esterni a volte sono cambiati e nonostante tutto abbiamo sempre messo in campo grande solidità. Viene sicuramente da un grande lavoro dietro, viene anche dal lavoro dei nostri attaccanti e del nostro centrocampo che comunque sia danno una grossa mano alla nostra difesa e penso che se siamo arrivati a questo punto è perché la nostra squadra è una squadra compatta, in cui tutti si aiutano e di conseguenza anche noi dietro riusciamo ad essere aggressivi, riusciamo a stare più alti e questo ci dà una grossa mano. Come tutte le cose, partiamo anche da lì, abbiamo le nostre certezze dietro e abbiamo basi solide su cui ogni tanto dobbiamo lavorare. E speriamo di continuare così, a fare bene".
Video della conferenza stampa di Antonio Conte e di Andrea Barzagli (da Superfly, TifosiBianconeri.com):
- parte prima
- parte seconda

Juve-Celtic: arbitra Aydinus - Sarà il turco Firay Aydinus, quarantenne geologo di Istanbul, ad arbitrare Juventus-Celtic; il sestetto turco sarà completato dagli assistenti Serkan Ok e Alek Tascioglu, dal quarto ufficiale Çem Satman e dagli arbitri d'area Barış Simsek e Tolga Özkalfa.

Bendtner nei guai - Nicklas Bendtner l'ha fatta grossa: nella notte tra sabato e domenica è stato fermato dalla polizia danese mentre, in stato di ebbrezza, guidava contromano. La Corte distrettuale di Copenhagen l'ha condannato a una maximulta di 842.000 corone, quasi 113.000 euro e a tre anni di sospensione della patente. Inoltre la Federcalcio danese l'ha immediatamente sanzionato con otto mesi di esclusione dalla Nazionale. E sarebbero in arrivo provvedimenti anche da parte della Juventus.

Nicchi: Non rispondiamo più alle polemiche - I continui disastri arbitrali che stanno falsando troppe partite del nostro campionato non hanno per nulla scalfito l'imperturbabile presidente dell'Aia Marcello Nicchi, che ha alzato un muro di silenzio tra la classe arbitrale e il resto del mondo: "Non replichiamo più alle polemiche perché siamo concentrati a cercare di fare sempre meglio in campo - ha dichiarato - purtroppo, a volte, capita anche a noi di fare qualche errore, come succede ai giocatori, ai dirigenti e ai tecnici. In ogni caso noi andiamo avanti per la nostra strada, che è ben definita e che si appella alla cultura e alle regole". Anziché rispondere ai fatti (perché le polemiche sono figlie di fatti anomali) coi fatti, il mondo arbitrale preferisce dunque chiudersi nella sua torre d'avorio, una posizione non certo in grado di creare un clima di serenità né in campo né fuori.

Calcioscommesse: sentiti Belmonte, Rivas, Strambelli e Pillon - Altra giornata di audizioni in Procura Federale: ne erano state programmate cinque, ma quella di Guberti è stata rinviata ad oggi. Tutti e quattro i tesserati ascoltati ieri (i calciatori Belmonte, Rivas, Strambelli e l'allora allenatore del Treviso Pillon) si sono dichiarati estranei alle combines. La posizione più leggera tra i tre calciatori era quella di Benito Emanuel Rivas (ex Bari, ora al Verona), in quanto la sua posizione era già stata archiviata dagli inquirenti di Bari titolari dell'inchiesta penale perché "le dichiarazioni accusatorie di Iacovelli non hanno trovato alcun riscontro". Belmonte e Strambelli fanno invece parte di quel manipolo di 26 tesserati cui gli inquirenti hanno invece contestato il reato di frode sportiva. I due hanno negato ogni coinvolgimento, in particolare Strambelli, attraverso il suo legale Luciano Ruggiero Malagnini, avrebbe fatto sapere di aver ribadito di essere all'oscuro di tutto, anche perché ancora nel giro della formazione Primavera.

Cambierà la giustizia sportiva? - Mentre la giustizia sportiva macina audizioni da una parte e sconti da un'altra, qualcosa si muove. Da una parte le società della Serie A sono pronte a presentare al Consiglio Federale una loro proposta di modifica in tema di giustizia sportiva: sospendere le squalifiche inflitte dalla Commissione Disciplinare e renderle effettive solo dopo la pronuncia della Corte di Giustizia Federale (tanto per fare un esempio, se fosse già stata in vigore a dicembre. Cannavaro e Grava, squalificati per sei mesi in primo grado e poi riabilitati dalla CGF, non avrebbero saltato nemmeno una partita. Dall'altra parte anche il neopresidente del Coni Giovanni Malagò, appena è stato letto, ha subito tacciato il Tnas di essere uno scontificio. La sua riforma dovrebbe prevedere che dopo i primi due gradi di giudizio non ci sia la possibilità di ricorrere al Tnas e entrare di nuovo nel merito della sentenze, ma che tutt'al più ci possa essere una specie di Cassazione dello Sport, che si limiti ad un giudizio di legittimità sulle sentenze del secondo grado. Infine sarà da rivedere anche nelle carte (di fatto con il Napoli nel calcioscommesse è già avvenuto) il principio della responsabilità oggettiva, con modifiche a favore delle società.


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