31 e Conte in ghiaccio... purché si possa vincere. Marotta: Vincere con le idee.

News, 6 maggio 2013.

Conte/Sky: Io sto benissimo dove sono, sono nel posto dove ho sempre sperato di stare, però bisogna esser anche molto realisti e sapere dove siamo e dove possiamo andare. Conte in conferenza stampa: "Ma io voglio vincere, io voglio lavorare per vincere, perché io non sono della politica di De Coubertin, io voglio partecipare e provare a vincere. Chi vince scrive la storia, chi non vince fa simpatia, ma a me la simpatia non ha mai interessato". Marotta: Metto la mano sul fuoco che Conte resterà; ma le linee guida che dobbiamo rispettare ci impongono di colmare il gap con idee vincenti, laddove non c'è una forza economica. La vendetta dei calciatori su Conte: un bagno nell'acqua ghiacciata. Festa bianconera: prima nello spogliatoio, poi per vie e piazze di Torino. Conte, uomo di sport, rifiuta la sciarpa dell'odio. Antologia di video.

Conte: Sono dove sempre ho sperato di stare, ci sto benissimo ma voglio sapere dove possiamo andare - "Siamo molto contenti e soddisfatti - è stato l'esordio di Conte ai microfoni Sky - Il merito è di questi ragazzi che sono stati straordinari, è stata una stagione bella, intensa e faticosa però sono stati sempre sul pezzo, e questo mi fa molto piacere e mi rende orgoglioso. Non era facile rivincere, partivamo con i favori del pronostico com'è giusto che sia per chi ha lo scudetto sulla maglia; avevamo la Champions che ci avrebbe tolto energie, nonostante tutto questi ragazzi sono stati straordinari. Abbiamo vinto con tre giornate d'anticipo, è stata una marcia trionfale. Merito di questi ragazzi e della loro disponibilità, io non finirò mai di ringraziarli perché sono i veri artefici di questo scudetto. C'è la società che mi ha messo a disposizione questo gruppo di calciatori; e poi ringrazio il mio staff, che mai come quest'anno ha dovuto stare ancora più presente visto che i primi mesi sono stati un po' faticosi vista la mia assenza in panchina".
E ha rievocato qualche momento cruciale di questo campionato: "La sconfitta in casa con l'Inter ci ha fatto capire alcune cose. Eravamo partiti in maniera trionfale, forse sin troppo per le prestazioni che offrivamo, ci sono state partite in cui la sorte ci ha dato una mano vedi la partita col Genoa dove perdevamo 1-0,abbiamo rischiato di andar sotto 2-0 e poi invece siamo stati bravi a fare goal e a ribaltare la situazione. La prima sconfitta ci ha riportato con i piedi per terra, ma neanche troppo perché questa è una squadra che ho ragazzi che non sono presuntuosi, non si crogiolano sugli allori, anzi stanno sempre lì sul pedale e lo tengono sempre accelerato. Però quella sconfitta ci ha fato capire che forse un po' più di cattiveria e di fame dovevamo metterla per riconfermarci. Dopo quella partita siamo ripartiti subito; la gara più strana in assoluto, quella che mi ha fatto più male è stata quella in casa con la Samp; Vincevamo 1-0, abbiamo perso 2-1, noi in undici e loro in dieci mi ha fatto male, lì mi sono molto arrabbiato ma ho capito che il fatto era molto raro e mai più deve accadere".
E poi il discorso è stato, inevitabilmente soprattutto dopo le parole di ieri in conferenza stampa dove aveva parlato si una scissione tra il Conte uomo e il Conte professionista,, sul suo futuro: "Io sto benissimo dove sono, sono nel posto dove ho sempre sperato di stare dal momento in cui ho iniziato la mia carriera da allenatore. Era il mio sogno tornare alla Juventus, essere allenatore e possibilmente vincere, questo è successo e quindi penso di stare nel posto giusto. Per quel che ho detto ieri, penso che a fine anno, dopo due stagioni veramente straordinarie, dove abbiamo bruciato le tappe perché abbiamo iniziato un progetto che forse prevedeva per l'anno prossimo di tornare a misurarci e provare a vincere lo scudetto, abbiamo vinto lo scudetto nei primi due anni e chiaramente l'asticella si alza in maniera vertiginosa. Sappiamo le difficoltà che ci stanno a livello economico, in Italia e un po' dappertutto, ma soprattutto in Italia, e quindi è giusto che ci sieda con la società in modo molto sereno. Sarò sempre grato al presidente Agnelli che mi ha voluto fortemente, avrò sempre un debito nei suoi confronti e proprio per questo voglio sempre che tutte le situazioni siano sempre molto chiare. Voglio il bene della Juve, il bene mio, del presidente e dei tifosi".
E per il bene di tutti lui vuole chiarezza, vuole sapere: "Alzare l'asticella significa che l'anno prossimo vieni da due scudetti vinti e se non dovessi rivincere il campionato sarebbe un problema. In più c'è la Champions, dove siamo arrivati tra le prime otto in Europa ma non dimentichiamo che in queste otto mancano Manchester City e United, Chelsea, squadroni con possibilità economiche non indifferenti. Ecco perché dobbiamo sapere bene gli obiettivi e quello che ci aspetta, bisogna che tutti quanti lo conoscano perché è facile parlare. A me chiedono la Champions, però bisogna esser anche molto realisti e sapere dove siamo e dove possiamo andare. Io nella mia vita sono sempre stato molto chiaro, non ho mai fatto promesse o venduto sogni...".
Video dell'intervista Sky ad Antonio Conte (da Superfly, TifosiBianconeri.com)

Conte: Ma la Juve vincerebbe anche senza Conte - L'argomento del futuro di Antonio Conte è stato, e non si poteva pensare diversamente, al centro anche della conferenza stampa: "Il mio è un concetto molto chiaro e semplice - ha spiegato Conte - noi in due anni abbiamo stracciato un progetto che era partito da due settimi posti e con un disavanzo economico importante e l'abbiamo stracciato, perché quel progetto prevedeva che l'anno scorso se riuscivamo dovevamo centrare la Champions, quest'anno entrare di di diritto e l'anno prossimo prepararci a vincere lo scudetto. Noi questo progetto l'abbiamo stracciato perché abbiamo vinto, abbiamo convinto e in più ripiantato un deficit altamente negativo, abbiamo fatto qualcosa di straordinario però personalmente ho visto che questo percorso non è stato enfatizzato tanto e si inizia a dare tutto per scontato, tutto per scontato non si può dare perché se tu vinci nella ristrettezza economica deve essere ancora di più enfatizzato; siccome l'anno prossimo ci aspetterebbe un anno in cui vieni da due scudetti consecutivi, e parti con i favori del pronostico perché le altre squadre si stanno nascondendo dietro di noi. In Champions quest'anno si è arrivati tra le prime otto calcolando che non ci sono squadre come Chelsea, Manchester United e Manchester City. Fare meglio di quest'anno sarà molto, ma molto ma molto difficile. Prima di partire con una stagione già fallimentare c'è da capire bene le cose, perché quando uno conosce le cose sa cosa l'aspetta, le deve conoscere l'allenatore, le devono conoscere i tifosi, la stampa, la comunicazione, se no mi ritrovo, quando usciamo in Champions con il Bayern Monaco, che è una disfatta che le percentuali di Conte sono..., si calcolano le percentuali di Conte e non si valutano le effettive forze della squadra. Siccome io ci metto anima e corpo su questo lavoro perché voglio comunque farlo nel migliore dei modi, voglio che ci sia chiarezza, non ho mai venduto fumo e non inizierò mai, preferisco che ci si fermi, ci si chiarisca e che le componenti siano a tutti chiare, perché un domani non vorrei dire eh.... però la Juventus ha fallito.. La Juventus... Bisogna dichiarare quello che possiamo fare, dove dobbiamo andare, se ci dobbiamo andare a scontrare, ma lo dobbiamo sapere, ecco, questo è il mio concetto, e mi sembra talmente chiaro, ma lo dico in maniera molto serena, ho talmente tanta stima e affetto nei confronti di Andrea il nostro presidente perché lui mi ha dato la chance di coronare un sogno. Il mio sogno, quando ho cominciato ad allenare era di tornare alla Juventus e possibilmente di vincere, io l'ho coronato questo sogno e da parte mia ci sarà sempre grandissimo affetto nei confronti del presidente e cercherò sempre di sdebitarmi in tutte le situazioni; quindi si cercherà di fare delle necessarie valutazioni per il bene di tutti perché io voglio essere anche molto sereno e lavorare per centrare degli obiettivi. Perché quando uno lavora per vincere poi vuole vincere. Io voglio vincere".
Lui vuole vincere, e vincere è nel Dna della Juve, concetto ben sottolineato più avanti, quando ha rifiutato il paragone col Borussia: "Il Borussia Dortmund, grandissimo rispetto, ha anche vinto una Champions e io l'ho persa contro di loro, però non ha la storia, il curriculum della Juventus, con il Borussia, un tipo di discorso si può fare; non dimentichiamo che il Borussia Dortmund nei quarti di finale con il Malaga al 90' era fuori e se non passava sapete quanti titoli quest'anno avrebbe vinto? Zero!". E allora in quel caso si può dire "quello che viene viene". Non è possibile dirlo alla Juventus, la Juventus è altro: "Ma quando parliamo di Juventus diciamo sempre che nella Juventus l'obiettivo è vincere ogni competizione; o sbaglio? Quante volte l'ho sentito dire da me e da altre persone, quindi non possiamo mischiare la storia, lì è attuabile. Poi, Se si potesse fare un discorso del genere lo farei sapendo che tutto quello che arriva è tutto di guadagnato, con nessuno che mi chieda di vincere. Però, ecco, non l'accetterei neanche io, io voglio vincere, io voglio lavorare per vincere. Io e i ragazzi con cui lavoro, perché io non sono della politica di De Coubertin, io voglio partecipare e provare a vincere. Chi vince scrive la storia, chi non vince fa simpatia, ma a me la simpatia non ha mai interessato". E ben sappiamo quanta amarezza e quanta rabbia la Juve-simpatia del post-Calciopoli abbia regalato ai tifosi bianconeri.
E poi, comunque, la Juve potrebbe vincere anche senza lui, ammette tranquillamente: "Assolutamente, c'è un progetto importante, serio, ci sono persone serie iniziando dal presidente Agnelli, che sicuramente è l'artefice di questo progetto, di cui è a capo; è un presidente che praticamente lavora a 360 gradi, prendendo decisioni in tutti i campi; c'è un direttore come Marotta e un direttore sportivo come Paratici che hanno dimostrato di essere persone competenti e di poter fare bene, io non penso che eventualmente non ci fosse Conte potrebbero sorgere problemi, assolutamente".
Video della conferenza stampa di Antonio Conte (da Superfly, TifosiBianconeri.com).

Marotta: Conte resterà; le linee guida prevedono la creazione di un modello - "Ripetersi in un'impresa difficile significa vivere sentimenti di grande emozione e di grande gioia. Perché il lavoro che abbiamo fatto in questi due anni è stato notevole." Questo l'esordio di Marotta ai microfoni Sky.
Ma cosa risponde a Conte che parla di alzare l'asticella? "Conte ha detto cose giustissime. Premetto che il rapporto che esiste tra Antonio Conte e il presidente, tra Conte e me, tra Conte e Paratici e tutti i collaboratori è davvero ottimo, anzi definirei la Juventus un modello vincente, visto che abbiamo vinto per due anni consecutivamente. Quindi i rapporti interpersonali sono più che soddisfacenti. E' chiaro poi che, all'interno di questo, C'è voglia di riconfermarsi e vincere, perché nel dna della Juventus c'è quello di partecipare a tutte le competizioni cercando di vincerle; questo è un obiettivo che non vogliamo assolutamente dimenticare, vogliamo metterlo bene in mente per il nostro futuro. Cosa diversa è partecipare con una griglia di avversari che possono essere altrettanto competitivi".
Conte ha detto che l'uomo rimane al 100% ma il professionista deve parlare con la società. Resterà? "Ci metto la mano sul fuoco, questo con tutto il rispetto che va al professionista. Conosco l'uomo, è una persona molto corretta che vuole vincere ed è giusto che si tenti tutti insieme di vincere, questo è un dato oggettivo che deve essere sottolineato. Abbiamo creato un modello che significa investire ma con oculatezza, perché investimenti fatti così, sporadicamente su giocatori che costano soldi e poi non hanno un rendimento è cosa sbagliata. Quindi insieme alla società e agli azionisti dobbiamo continuare in questo trend che è stato un po' anticipato: in realtà noi chiedevamo la vittoria nel giro di due o tre anni il trend di due o tre anni, invece è arrivata l'anno scorso e si è ripetuta quest'anno in modo straordinario. Se da una parte in Italia siamo leaders indiscussi Siamo leader indiscussi in Italia, l'asticella è rappresentata dal fatto che in Europa abbiamo ancora un gap da colmare, ma non è solo la Juventus, un po' in generale tante nazioni a questo punto. Credo che Il Bayern in questo momento sia una corazzata inavvicinabile: noi ci tenteremo attraverso la costruzione di un nostro modello". Con Conte? "Assolutamente sì. Il fatto che si si incontri nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, del resto fa parte di quelle dinamiche tipiche del mondo del calcio quando raggiungi un obiettivo e ti vuoi confrontare con colui il quale è stato un leader di questa vittoria, nel senso che lui è il leader del gruppo, del gruppo che va in campo e di quello che, nella letteratura sportiva, viene definito invisibile, ma che sta dietro le quinte e opera per supportare le attività sportive dell'area tecnica". Ma allora il gap lo si può colmare o si dichiara a priori che le forze attuali non lo consentono?
"E' chiaro che da parte sua deve fare un ragionamento del genere perché un professionista del calcio deve tentare di partecipare non in modo remissivo ma attivo, cercando di ottenere il massimo; però è altrettanto vero che ci troviamo davanti non in Italia, ma in Europa ad una situazione molto difficile".E gli investimenti dunque? "Ci sono linee guida che la società ha giustamente dettato e che io come amministratore e noi dell'area tecnica dobbiamo rispettare; questo non significa essere remissivi, ma avere idee vincenti per cercare di colmare il tutto laddove non c'è una forza economica. Noi sinora abbiamo conquistato due scudetti consecutivi con statistiche veramente straordinarie; al di là del fatto che si invochi il top player, vediamo che il miglior attacco è il nostro per due anni di fila e anche la miglior difesa è la nostra Conte ha creato con gran capacità e merito ha delineato un modello tecnico-tattico vincente: quindi ci incontreremo con il presidente Agnelli e con Antonio Conte. Quanto prima la Società sarà molto esplicita nell'illustrare la situazione dell'oggi e del domani, situazione che avrà una connotazione precisa: la Juventus deve continuare a vincere"
Video dell'intervista Sky a Bonucci e a Beppe Marotta (da Superfly, TifosiBianconeri.com)

Per Conte un bel bagno ghiacciato - Uno dei momenti più esilaranti della festa bianconera negli spogliatoi è stato quando i giocatori hanno sollevato di peso il tecnico in mutande e lo hanno gettato nella vasca dell'acqua ghiacciata: "E' il giusto premio e anche la giusta vendetta per quello che ci fa patire durante 'anno", ha commentato Buffon. Ma è festa e Conte non se l'è presa. Così ha poi commentato ai microfoni Sky: "Mi stavo preparando per la doccia, ma c'è stata un'irruzione violenta dei miei calciatori. C'erano due situazioni possibili: acqua calda o fredda e quando ho visto quella fredda non ho avuto dubbi... quella gelata...
Video (Sky) del tuffo forzato di Conte nell'acqua ghiacciata

Festa bianconera - La festa dei giocatori della Juventus è cominciata già negli spogliatoi per i giocatori, mentre alcuni spettatori, riusciti a scendere sul campo, ne asportavano souvenirs come zolle del terreno di gioco e pezzi di rete delle porte. Brindisi, canti, saltelli, grande gioia per tutti.
Le immagini della festa nello spogliatoio (video di Superfly, TifosiBianconeri.com)
Poi il pullman scoperto con a bordi i giocatori e lo staff tecnico ha percorso le vie di Torino in una sflilata con soste previste in Piazza Vittorio, Piazza Castello, dove i bianconeri sono stati festeggiati con una spettacolo pirotecnico a sorpresa ) e Piazza Solferino, tra migliaia di tifosi con bandiere e striscioni. Nemmeno la pioggia ha smorzato l'entusiasmo dei sostenitori, ma anche dei calciatori, impegnati a saltare e cantare: attivissimi, inesauribili, Bonucci, Vidal, Buffon, Caceres, Chiellini, Giovinco, Pogba.
Graditissima dai tifosi l'immagine di Buffon, che rievoca la gioia di un altro 5 maggio, quello di undici anni fa, quello del sorpasso sull'Inter all'ultima giornata: un 5 maggio che né lui né Antonio Conte non dimenticheranno mai: "Quel 5 maggio lo abbiamo festeggiato insieme, è stato uno dei giorni più felici dell'epoca Juve", ha detto Gigi a Sky. Ieri Buffon reggeva un drappo, sostenuto da due aste, che recitava: "5 maggio godo ancora".
Alla fine della festa, tutti a casa, niente discoteca come lo scorso anno: oggi c'è allenamento e mercoledì una partita di campionato, la trasferta a Bergamo, da onorare al meglio. Per la festa ufficiale, con la consegna della Coppa, appuntamento a sabato, dopo la gara interna col Cagliari.

Conte, uomo di sport - L'uomo di sport, il tifoso, quello sano, si riconosce dai suoi gesti. E Conte ha dimostrato di esserlo fino in fondo. Quando il pullman è entrato in piazza Castello Conte, che era in piedi nella parte anteriore del mezzo, ha raccolto al volo una sciarpa lanciatagli da un tifoso; ma appena, srotolatala, si è accorto che recava la scritta 'Inter ti odio', l'ha rilanciata via, senza mostrarla. Stile Juve, stile Conte.
Una grande lezione di sportività nei confronti di chi invece semina odio: a Zeman, per esempio, che firmò la maglietta 'odio la Juve; o al tifoso interista doc Ignazio La Russa che, in compagnia di un assessore regionale campano, esibiva gioioso la sciarpa con la scritta 'Juve merda'.

Antologia video - Una stagione di numeri importanti quella bianconera: a tre giornate dalla fine 26 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte (Inter, Milan, Roma e Sampdoria), 67 goal fatti e 20 subiti. Un video che compendia questa stagione.
Buffon: "Ci siamo tolti un peso. Quando hai l'imperativo di vincere, hai solo da rimetterci".
Intervista di Buffon a Sky (da Superfly, TifosiBianconeri.com)
Conte/Juventus Channel: 'Avrei voluto vedere un'altra squadra con un allenatore che per quattro mesi non sedeva in panchina'.
Bonucci/Juventus Channel: 'Adesso la Juve non molla, ora l'obiettivo è quello dei 92 punti, per far diventare questa Juve la più forte di tutti i tempi'.
Barzagli/Juventus Channel: 'Alla Juve ci sentiamo tutti importanti, non ci sentiamo in competizione, ognuno gioca liberamente al massimo, stiamo bene in tutto e per tutto'.
Buffon/Juventus Channel: 'Il 5 maggio del 2002 fu una vittoria insperata, quello di quest'anno una vittoria pregustata'.
Marotta/Juventus Channel: 'E' stato lo scudetto della continuità'.
Video delle interviste di Juventus Channel a Conte, Bonucci, Barzagli, Buffon e Marotta (da Superfly, TifosiBianconeri.com)
Marchisio: Il momento della svolta è stato quello dopo l'eliminazione dalla Champions, è stato una prova di maturità.
Matri: Il mio goal più bello? Quella di Verona.
Video delle interviste di Juventus Channel a Marchisio e Matri.


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