Galliani: 'Obiettivo podio': che poi nelle sue classifiche il Milan è comunque primo..

News, 9 luglio 2103.

A Galliani, nella stagione che sta per iniziare, basterebbe anche il podio: in fondo poi trova un sistema di calcolo che fa apparire che ha vinto il Milan. Ogbonna si allontana, poi si riavvicina: sarà oggi il giorno giusto? Della Valle fa i conti in tasca alla Juve: Per me 30 milioni ce li hanno, se vogliono Jovetic ce li diano. Buffon: L'Italia ha dimostrato di poter competere con tutti: se avessi parato almeno un rigore in semifinale...
 
Galliani show - Galliani non sa proprio rassegnarsi: il Milan ha vinto. Ha vinto tre volte: ha vinto negli ultimi cinque anni, ha vinto nel 2013 e nel girone di ritorno ha marciato a passo di scudetto, peccato che comunque la Juve sia andata più forte ancora. Insomma una serie di calcoli a base di punti centellinati con cura,  una giornata in più  o una in meno può farti sentire un campione. L'unico calcolo che non abbiamo ancora visto trapelare da casa Milan è quello dei rigori regalati: episodi per carità, ci mancherebbe, si chiamano così adesso.
Tutto questo ripetuto, nell'ennesima riedizione, nel caso qualcuno dei tifosi non si fosse ancora ripreso dalla depressione post partenze, e per tacitare quegli impudenti ingrati che al raduno cantavano 'Galliani portaci un campione!'. Ma come? E Saponara cos'è? Si chiama pure Riccardo, le stimmate del campione.
"Siamo molto felici di essere qui - le parole di Galliani riportate sul sito ufficiale del Milan - Una nuova stagione sta per iniziare. Quella dell'anno scorso è stata una stagione con un inizio molto sofferto conclusa con una grande cavalcata che ci ha portato al terzo posto. Nel 2013 abbiamo fatto 45 punti in 20 partite, 2 punti in più rispetto alla Juventus e partiamo senza alcun tipo di sudditanza psicologica convinti di avere una squadra competitiva in Italia e pronta a superare il play-off per fare il Group Stage. Gli obiettivi per il 2013-14 sono quelli di arrivare nei primi tre posti in campionato, cercare di andare più avanti possibile in Champions League e provare a vincere la Coppa Italia che non vinciamo dal 2003. Il Milan deve porsi assolutamente l'obiettivo di fare bene in tutte le manifestazioni".   "Arrivare nei primi 3 vuol dire anche poter vincere lo scudetto. L'obiettivo del Milan è quello di andare sempre sul podio e noi lo abbiamo fatto negli ultimi cinque anni. Andare in Champions è una cosa, in Europa League è un altro anche per questioni economiche. Negli ultimi 5 anni abbiamo fatto il maggior numero di punti e anche in Champions siamo sempre riusciti a passare il Group Stage. A volte l'abbiamo vinta, a volte siamo usciti primi ma è fondamentale arrivare agli ottavi perché questo è l'unico modo per mantenere il sostanziale pareggio di bilancio e questa politica è approvata dal Presidente. I tifosi condividono la politica e noi stiamo ringiovanendo la squadra portato l'età media a 25 anni. Abbiamo una squadra giovanissima e ogni giocatore che è arrivato è più giovane rispetto a quelli che sono andati via, ma ci possono essere delle eccezioni. Cerchiamo di migliorare la rosa". "Il Milan all'inizio dell'ultima stagione era considerato un piccolo Milan ma nel girone di ritorno abbiamo fatto gli stessi punti dell'anno dello scudetto"E poi il PSG sugli scudi: "Senza i soldi del PSG il calcio italiano sarebbe in difficoltà. La gerarchia del calcio adesso cambia rispetto al passato perché i proprietari di materie prime hanno la possibilità di investire centinaia di milioni di euro. In Italia non ci sono". In realtà quello cui pensa Galliani è 'un certo calcio italiano': la Juventus, nonostante i danni fatti dall'interludio della dirigenza smile, non ha affatto avuto bisogno dei soldi del PSG per crescere, altro che difficoltà. E oggi può permettersi di resistere alle offerte milionarie per i suoi gioielli (Vidal, Pogba, Marchisio); vende solo se ritiene che un giocatore non sia più funzionale, non perché le finanze del club siano in mutande. Con le sue sole forze, anche con i sacrifici degli azionisti-tifosi, ha ripreso la strada interrotta nel 2006: agli altri lascia gli incubi quando pensano cosa sarebbe stata senza Calciopoli.
 
Ogbonna no, Ogbonna sì - Si diceva che ieri, dopo il summit tra Cairo e Preziosi, che ha portato al Torino la metà e i diritti sportivi di Ciro Immobile, la strada che avrebbe portato Angelo Ogbonna alla Juve, già in tempo per l'ormai prossimo raduno, si fosse messa in discesa e che ieri sarebbe stata la giornata decisiva. Anche perché oggi inizia il ritiro dei granata. Però l'incontro di ieri nella sede della Cairo Communication in corso Magenta a Milano, tra Cairo e Petrachi da una parte e il duo Marotta-Paratici dall'altra, sembrava essersi concluso con una fumata nera; secondo le voci che si rincorrevano il Torino riteneva irricevibile la valutazione che la Juventus attribuiva a Ogbonna, intorno ai 12 milioni di euro, bonus inclusi. E dopo neanche due ore i protagonisti avevano lasciato gli uffici di Cairo: sembrava fumata nera.
Però a quanto pare i discorsi non erano conclusi e Juve e Toro in serata si sono rivisti, per una trattativa ad oltranza, nel tentativo di avvicinare le posizioni e la fumata sembra essersi notevolmente schiarita tanto che, a quanto da notizia Gianluca di Marzio su Sky Sport, stamattina è previsto un ulteriore incontro che potrebbe essere risolutivo.
 
Della Valle: Per Jovetic dalla Juve vogliamo 30 milioni - "Ci diano 30 milioni di euro o niente. Se no lo diamo a qualcun altro. Bisogna capire se hanno i soldi o no: per me li hanno. Non accettiamo contropartite. Non si scende dai 30 milioni. Non aspetteremo ancora molto...". Questa la 'sentenza' pronunciata da Andrea Della Valle intercettato da SportMediaset all'uscita di un ristorante di Porto Recanati. Trenta milioni che la Juve non ha alcuna intenzione (li abbia o meno non è cosa che riguardi i Della Valle) di versare nelle casse viola, a maggior ragione ora che in attacco si è coperta con Tevez (e Llorente). Semmai ora è la Fiorentina che vuole cedere il montenegrino,  anche perché giusto ieri ha effettuato un notevole investimento su Mario Gomez (una ventina di  milioni per il cartellino e un quadriennale da 4,5 milioni per il giocatore). La destinazione più probabile, quasi sicura, per Stevan Jovetic è l'estero (pare ci sia il Manchester City con i 30 milioni pronti, sull'unghia), visto che in Italia il ragazzo ha chiaramente fatto intendere che vuole solo la Juve, una Juve che è sfumata per i pessimi rapporti, davvero ai minimi storici, tra le due proprietà, anche se per motivi extracalcistici, per questioni di natura politica e finanziaria.
 
Buffon: L'Italia può competere con tutti - "L'Italia non è ancora allo stesso livello del Brasile o della Spagna". Queste le conclusioni che Gigi Buffon ha tratto dalla Confederations Cup da poso conclusasi e riportate sul sito della 'Fifa' - Sicuramente è un'esperienza che ci servirà per il Mondiale del prossimo anno. Abbiamo dimostrato di poter competere con qualsiasi squadra. E poi il gruppo è molto unito. Non siamo ancora allo stesso livello del Brasile o della Spagna ma stiamo lavorando per migliorare sempre di più. I tre rigori parati contro l'Uruguay? E' chiaro che fa piacere ma era una finale per il terzo posto. Se ne avessi parato almeno uno in semifinale magari andavamo al Maracanà... Spesso sono autocritico ma questo non mi impedisce di festeggiare nei momenti positivi".

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