Llorente: Ho scelto l'Italia perché volevo giocare nella Juve.

News, 21 luglio 2013.
 
 
Llorente: Ho scelto il campionato italiano perché volevo giocare nella Juve, un squadra grandissima come Real e Barça. Due severi allenamenti ieri per i bianconeri: nella partitella brilla Llorente con una tripletta. Vidal premiato con l'Eurosport Award. Sequestrato un pc ad Auricchio per vicende relative all'America's Cup.
 
 
Llorente: Ho scelto l'Italia perché volevo giocare nella Juve - Fernando Llorente è stato ieri il protagonista a Châtillon in conferenza stampa. La prima cosa che traspare dal suo discorso è la felicità di essere alla Juve: "Avevo molta voglia di arrivare qui e cominciare ad allenarmi con i miei compagni", è stato il suo esordio; e poi: "Sono molto felice in questo momento. L'anno scorso è stato molto duro per me e adesso sto gustando questo momento. Adesso penso a lavorare forte per stare il meglio possibile. Ho molta voglia di iniziare a giocare e di poter giocare  nello Juventus Stadium". Perché è proprio per giocare nella Juve che ha scelto di venire in Italia: "Ho scelto questo campionato perché volevo giocare nella Juve. Questa per me è  la cosa più importante, credo che sia una squadra grandissima e credo che qui posso migliorare". La Juve dunque una squadra grandissima, nessun paragone possibile con Athletic Bilbao: "La differenza è molto grande. La Juve è una squadra che si può paragonare al Barcellona, al Real Madrid e alle migliori d'Europa e per me è un salto di qualità molto alto".
Per quanto riguarda gli obiettivi stagionali è assolutamente d'accordo con quanto affermato da Tevez qualche giorno fa: anzitutto caccia al terzo scudetto consecutivo, poi c'è il sogno Champions: "Credo che per noi l'obiettivo più importante sia vincere il terzo Scudetto consecutivo. La Champions è un sogno per tutti noi, stiamo lavorando per questo, per fare il meglio possibile. Nella Champions dobbiamo andare passo dopo passo, sappiamo che ogni partita è molto difficile, può succedere qualunque cosa e non dobbiamo metterci pressione. Meglio andare partita per partita. Confido molto nella nostra squadra, credo che abbiamo una squadra molto forte. Ancora non sono venuti i giocatori della Nazionale e siamo molto forti".
Sul piano personale vuole solo lavorare forte per "imparare i movimenti che fanno tutti gli attaccanti, perché hanno una forma di gioco ed io devo impararla; piano piano lo sto facendo bene. Adesso rimanere solo da continuare a lavorare. Unicamente penso a lavorare forte, fare il meglio possibile perché il mister possa disporre di me e niente di più. Nel calcio italiano credo di poter fare molto bene, come avevo detto precedentemente, e sono tranquillo". Tranquillo e deciso a lottare per un posto in squadra: "Ho come compagni attaccanti molto forti, non sarà per niente facile giocare. Poi le scelte spettano al mister".
E' entusiasta dei tifosi: "Con i tifosi.. è una cosa che non avevo mai visto, è incredibile l'accoglienza in ogni posto dove andiamo. Il metodo di Conte mi sembra bellissimo, sono molto contento di poter lavorare al suo fianco. Credo che il lavoro che stiamo facendo sia molto buono e duro, ma deve essere così per migliorare. Sono molto contento". "Mai avevo visto una cosa così, è incredibile tutto questo, l'accoglienza in tutti i posti, è una cosa che mi ha sorpreso molto. Sono molto contento di avere dei tifosi così".
Llorente parla già un buon italiano, ma la sua preparazione è completa e quando deve rispondere alla domanda fondamentale 'Quanti scudetti ha vinto la Juve?' non ha esitazioni: "31".
 
Conte torchia i bianconeri, brilla Llorente - Fernando Llorente nella sua conferenza stampa ha ammesso che gli allenamenti di questi giorni sono molto duri;  e la giornata di ieri è stata esemplare in proposito. Nemmeno il sole cocente che batteva impietosamente sul terreno del 'Brunod' ha fatto deflettere Conte dal suo programma fatto di due dure sedute giornaliere. Al mattino, insolitamente rispetto al trend abituale, alla ribalta è salita la tecnica. Così, dopo un riscaldamento a base di pallamano, gli 2.500 tifosi che assiepavano le tribune del Brunod si sono goduti la partitella undici contro undici giocata su metà campo e che ha messo in mostra un Llorente in forma scintillante, autore di una magnifica tripletta, impreziosita dalla girata al volo con cui ha timbrato l’ultimo gol personale. Con i suoi tre goal, cui si è poi aggiunto quello di Tevez (un rasoterra di piatto) i gialli hanno avuto la meglio sui verdi, che si son dovuti accontentare delle tre reti di Matri, Padoin e Quagliarella. La seduta è continuata con esercizi di possesso palla, per poi tornare all’atletica: ripetute sui 100, sugli 80 e sui 50 metri alternate a serie di tiri in porta.
Altre due ore e mezza per i bianconeri nel pomeriggio: a squadra ha iniziato in palestra alle 16:30, oi è scesa sul terreno del 'Brunod' per svolgere esercizi atletici, riscaldamento con pallone ed il torello; quindi una lunga parte tecnica con tiri in porta, da fuori e da dentro l'area di rigore, e poi una sessione di uno contro uno: l'attaccante lanciato verso la porta contro un difensore. Infine, un po' di tattica: esercizi di circolazione, cross e conclusioni.
 
Un premio per Vidal - "Muy orgulloso de haber recibido el premio de Eurosport como mejor jugador de la Serie A 2012-2013 !!!  Gracias a mis compañeros, al entrenador, al Club y muy especialmente a todos los tifosi!!! Vamos Juve carajo "  ("Molto orgoglioso di aver ricevuto il premio di Eurosport come miglior giocatore delle Serie A 2012/2013. Grazie ai miei compagni, all'allenatore alla società e moto specialmente a tutti i tifosi!!! Forza Juve!!!").
Questo il tweet con cui Arturo Vidal ha annunciato ai suoi followers di aver ricevuto l'Eurosport Award quale 'giocatore dell'anno'.
Dopo questa gioia per il cileno c'è stata ieri anche una piccola preoccupazione: prima dello stretching finale si è fermato e si è avvicinato al fisioterapista, toccandosi la parte bassa della schiena, proprio sopra i glutei: probabile sia solo un leggero affaticamento, vista la mole di lavoro di queste intense giornate.
 
Sequestrato il pc di Auricchio - Sembra che non solo nel caso di Calciopoli le modalità operative di Attilio Auricchio, il maggiore dei carabinieri (poi promosso tenente colonnello) che coordinò a senso unico, more suo, le indagini su Calciopoli, abbiano destato qualche perplessità. Infatti nel suo attuale incarico, quello di capo di gabinetto del sindaco De Magistris, Auricchio è stato accusato di turbativa d'asta e abuso d'ufficio, e i pm Arlomede e Bottino hanno di nuovo richiesto il sequestro del suo computer, che il Riesame aveva appena dissequestrato per difetto di motivazione della prima richiesta. La vicenda, raccontata dal 'Mattino', riguarda l'America's Cup (sospetti sul catering e sul sistema di charter, ma anche sul tetto di stipendi e consulenze). E anche in questa vicenda compaiono dei baffi, che però stavolta sono degli agglomerati di scogli realizzati nelle acque di via Caracciolo, nonostante il parere contrario della soprintendenza, quanto basta "a verificare l'esistenza del reato di abuso d'ufficio". Chi di baffi ferisce di baffi perisce?

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