BATTIBECK! Ventisette è sempre meglio che venticinque

bettibeckCI SONO UN ITALIANO, UN FRANCESE E UN LIBICO BIONDO...
Caro Battitore,
il simbolo di questa Juve è Iaquinta. Esattamente come fa lui dopo aver segnato, sabato sera, tutti noi tifosi juventini, nemmeno tu escluso, ci siamo diretti, di gran lena, con gran foga, a farci una bella corsa al parco, sacramentando come minatori turchi. Così, per sfogarci contro il pantheon per intero. Abbiamo perso in casa contro il Napoli. E vincevamo due a zero. E volevamo acchiappare l'Inter. In più, così, tanto per farci sputare il fegato: doppietta di Marchionni, regia illuminante di Almiron e chissà che altro... magari Mellberg che la butta dentro di tacco à la Bettega.
Leggo le classifiche oggi.
L'Inter sta a 7 da noi, che siamo secondi. All'undicesima di campionato. Il goal-scudetto di Milito a Livorno, all'undicesima.
In Germania a -7 dalla prima, all'undicesima giornata, c'è la nona. In Francia l'ottava. In Spagna - 9 giornate - la sesta. In Inghilterra, al netto delle partite da recuperare, la quinta. Persino in Scozia e Portogallo si respira più competitività.
E' così forte, troooppo forte, l'Inter? L'Europa dice di no. Non smette di dire di no. E' la Juve che è "così" scarsa, invece?
Mio fratello dice che un goal come il primo non si può proprio prendere. E ha ragione. Mio padre dice che un goal come il secondo, ne abbiamo rischiati altri 3, non si può proprio prendere. E ha ragione. Mia madre - santa - dovresti sentirla parlare di Tiago... Mi sembra che ogni domenica, invece che presentare ricorrenti situazioni di affanno, i cosiddetti "punti deboli", tiriamo fuori dal cilindro una nuova maniera di subire goal ed andare in difficoltà... siamo camaleontici, come neanche Ranieri avrebbe potuto immaginare.
E sì che martedì scorso, all'Assemblea, ero di tutt'altro umore: l'hai mai visto tu un libico biondo? Roba da spataccarsi, te lo giuro. Ma il momento clou secondo me l'ha raggiunto Blanc, incalzato dall'azionista Salvadori, proprio su Ranieri. Che bisogno c'era di pagare una buonuscita a uno che già si era trovato un altro contratto?
E' che noi siamo gentiluomini, dice.
Non gli ho fatto il pernacchione, solo perché mi sentivo come osservato dallo Stile Juve, lì dentro.
Poi si domanda, a lui e al presidente uscente: ma se al processo di Napoli la Juventus conserva la responsabilità civile, non è che alla fine ci tocca pagare?
E loro, noncuranti: non sappiamo come andrà a finire il processo, ma secondo noi no.
Rassicurante, confrontando con le loro previsioni sul campionato.
E poi: ma scusa perché nel processo Telecom non vi siete schierati parte civile?
Si guardano. Boooooooooooh.
Il guaio di questa Juve, lo si vede nei magri volti di JCRG Blanc e di JJP Elkann (poteva venire però...no?), è che è inappetente. Le manca totalmente l'appetito per le vittorie. E l'appetito non viene nemmeno mangiando, vincendo così come abbiamo fatto con la Sampdoria. Burp! Un bel ruttone, e la vittoria è digerita. Domani si può anche perdere.
Domani può sempre capitare di tutto.
Pagare Ranieri, pagare il Brescia e la Salernitana, perdere contro il Napoli. Qualsiasi cosa.
Pazza Juve.

TERZA STELLA (O TERZA FILA?)

Carissimo,
togliti dalla testa che un libico biondo possa spaventarmi, o stupirmi. Non ci faccio più caso, a certi dettagli lombrosiani. Tu citi Juventus-Napoli due a tre come ombelìco del mondo rovesciato. Sbagli. Il simbolo dell’occhio al tarocco è stato il cinque a uno di Juventus-Sampdoria, partita troppo siliconata per essere vera. Ci siete cascati, ci siamo cascati. Mi stupirò solo quando sentirò un libico inneggiare a Bush figlio, o la società del Triade azzeccare un terzino: la parabola del libico biondo mi lascia del tutto indifferente.
Ti dirò un’altra cosa: se vai in assemblea a combattere e poi ti riduci a citare Beccantini, vuol dire che, sotto sotto, proprio bene non stai. Cosa sta succedendo? Mi allarma pure il tuo finale, Pazza Juve, rubato pari pari al titolo e all’inno della nuova tiranna, che pazza non è più. Cerchiamo di essere sinceri: nei loro panni, Lucianone e molti piccoli azionisti non si farebbero gli scrupoli che ci facciamo noi, costretti dagli eventi a sostare al muro del (rim)pianto e a infilare fra le pietre bigliettini su bigliettini: l’ultimo, pensa te, dedicato alla dipartita di tale Marchionni, rimpiazzo ideale di Toro Seduto Camoranesi, visto che Poulsen sa fare poche cose ma altre, e Tiago, per sfortuna, altre cose ma troppe.
Coraggio. Erano nostri Cristiano Zanetti e Marchionni. Non erano nostri né Poulsen né Tiago. Per questo, ti prego di non fare la ola ogni volta che il Triade vi parla di 29 scudetti o di terza stella (la qualità degli alberghi nei quali, per il livello del gioco prodotto, dovrebbe andare a dormire la squadra). Blanc ha capito tutto, di voi, di noi: e si regola di conseguenza. Mica scemo. Carissimo, a te stanno a cuore le battaglie morali sugli scudetti confiscati o regalati a tavolino. A me, in compenso, preme il morale della truppa. Non che le tue crociate siano fuffa: tutt’altro. Il rischio è l’offerta di alibi e/o diversivi rispetto alle esigenze «cogenti» che riguardano la classifica del campionato e i gironi di Champions League. Svegliati, svegliatevi! A palazzo hanno capito come saziarvi. Gli scudetti sono 29, il prossimo sarà quello della terza stella. Tutte ’ste menate. Nel frattempo, basta un nanetto qualsiasi - tale Datolo - a farci il sederino in mezz’ora.
Che dicano pure ventisette, gli sciagurati Egidii del nuovo corso. Ma, almeno, non dicano più venticinque (milioni) per il primo Felipe Melo che passa e azzecchino, Dio Buono!, un passator cortese, re della fascia re della foresta. A proposito, permettimi una piccola digressione: visto Marek Hamsik? Lui sì riassume e incarna venticinque milioni di rischio. Una volta, questi puledri non ci scappavano. Oggi, sarà la polvere che sollevano ma non ce ne accorgiamo nemmeno. Ricapitolando: timeo Blanc et ventinova ferentes. Ho pescato nel latinorum della mia pubertà bruciacchiata: ho paura di Blanc anche se mi porta ventinove scudetti. Non solo: ho paura di voi che gli andate dietro, noto un calo di tensione intellettuale (alé) che allarma. Sette punti dall’Inter dopo undici giornate: e allora? Credimi: sono ancora pochi, se il miglior terzino sinistro, tutto sommato e tutto compreso, resta Molinarò, con l’accento rigorosamente sulla o. Gazzette estive illusero e millantarono. Il tuo umile scriba ha cercato in tutti i modi di tenerti lontano dalle Patrizie e dalle Natalì. Ricordi Oscar Wilde? So resistere a tutto tranne che alle tentazioni: ignoravo che fosse il tuo motto.
E così, carissimo, altro non resta che cercare la frase ad effetto, una minchiatina che superi la notte, uno spaccatino che faccia breccia nei cuori dei rancorosi. Sai che non mi tiro mai indietro. Ecco il mio slogan: dal Napoli a Napoli. Nella speranza che Lucianone sfoderi più mosse di Ciro.
Viva gli spiati! Abbasso gli spioni!
(dopo ’sta sviolinata, posso partecipare anch’io ai vostri cineforum, o la tessera omaggio vale solo per la terza fila, e la terza stella, di Blanc?).
Il Battitore Libero

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Marzo-Settembre 2009
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Una nuova intercettazione
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Eveline e Papi
Va' Drogato!
Quell'interista di Messi
Il Battitore all'Assemblea?