La filastrocca di Gianfilippo

ElkannGianfilippo sta seduto
Sulla tazza del suo cesso:
"Se non riesco son fottuto
La battuta serve adesso".

Là nel feudo degli Agnelli
Sulla strada per il colle
C'è la sfida tra fratelli
Che richiama grandi folle.

Gianfilippo vuol stupire
Con parole emozionanti,
Non gli piace sentir dire
Ch'è un erede come tanti.

Gianfilippo sta in ambasce,
La battuta non gli viene.
Avvocati lo si nasce
Com'eredi non avviene.

Col computer collegato
Allo specchio del bagnetto
Cerca come un disperato
Una frase un po' ad effetto

La Lavinia un po' incazzosa
Gli domanda "cazzo fai?"
Gianfilippo alla sua sposa:
"Cago e penso, non lo sai?"

Gianfilippo rest'assiso
Con i riccioli in tensione
Ma poi sfoggia un gran sorriso
Tira forte lo sciacquone.

Navigando per la rete
Ha trovato un battutone;
Si rinfresca, che gran sete
Ed è pronto il riciclone.

Che gran mister quel Carrera
Ha già vinto un bel trofeo;
Quel boemo parla e spera
Ma non vince, marameo.

La ripete coi suoi figli,
Se la studia proprio bene
Ma son grossi gli sbadigli
La Lavinia non si tiene.

Gianfilippo sul pratino
Dello stadio di Perosa
La ripete per benino,
La giornata è molto afosa.

Si ricorda le parole,
Lui le dice a macchinetta,
S'entusiasma la sua prole
Che corricchia sull'erbetta.

Gianfilippo stracontento,
Con il petto bello gonfio,
Si ritiene un gran portento
Fa 'l pavone tutto tronfio.