Prioreschi: Per l'Inter reiterazione di art.1 e addio prescrizione. Felipe Melo squalificato.

News, 15 dicembre 2010.

Prioreschi: Tacendo l'Inter ha reiterato la violazione dell'art.1. Felipe Melo, squalificato, a Verona contro il Chievo non ci sarà. Ancora lombalgia per Motta. Marotta in cerca di opportunità per gennaio. Ceravolo: le vittorie della Juve erano frutto solo del campo e del nostro lavoro. I congolesi del Mazembe fanno fuori l'Internacional di Porto Alegre e volano in finale al Mondiale per club. La Nazionale rimane sulle reti Rai. Slittata ad oggi la sentenza Cassano. La Corte di Giustizia Federale ancora non è riuscita prendere una decisione sul caso Plasmati. Deferito Massimo Cellino.  Undici 'zebre' saranno le cheerleaders dell'Olimpico.  Il Parma di Crespo elimina la Fiorentina dalla coppa Italia.

Prioreschi: "L'Inter ha reiterato la violazione dell'art. 1". Nel corso della puntata di "Signora Mia", andata in onda ieri sera, è stata posta dal pubblico a casa la domanda se vale la prescrizione per la violazione dell'art. 1 da parte dell'Inter per le sue telefonate fatte riemergere dai consulenti di Moggi, alla quale l'avvocato Prioreschi ha risposto: "Io lascio il campo ai miei colleghi che nel collegio difensivo si occupano di giustizia sportiva. A mio parere, però, non c'è la prescrizione, perché la violazione dell'art. 1 è stata reiterata ogni giorno, dal 2006 fino a quando non sono uscite le loro telefonate". L'avvocato ha spiegato che nel 2006, appena scoppiato lo scandalo, i dirigenti interisti sapevano che anche loro telefonavano e sono stati zitti, poi gli hanno assegnato lo scudetto e sono stati zitti. Prioreschi ha concluso "Pertanto, visto che l'art. 1 parla di lealtà, a mio parere questo tacere da parte dei dirigenti interisti è andato contro la lealtà sportiva e reiterato la violazione dell'l'art. 1".
Nel corso della stessa puntata Massimo De Santis ha raccontato che un giorno, incontrando fortuitamente Penta, venne a sapere che non riuscivano a trovare nessuna telefonata di Facchetti incrociando il numero di utenza conosciuto, anche se lo stesso De Santis e Bergamo sostenevano di essere stati chiamati dall'allora presidente dell'Inter. De Santis ha rivelato che aveva ancora nella memoria del cellulare un numero di Facchetti e di averlo dato a Nicola Penta. Da quel momento, partendo da quel numero di utenza dato da De Santis, sono state ritrovate le intercettazioni portate a galla ad aprile.

Felipe Melo squalificato: salta il Chievo - Felipe Melo, che era diffidato, nella gara interna contro la Lazio è stato ammonito "per comportamento scorretto nei confronti di un avversario", ed è perciò stato squalificato per un turno dal giudice sportivo: salterà dunque la trasferta di Verona contro il Chievo. Questi gli altri provvedimenti adottati dal giudice Tosel: squalifica per una giornata e ammenda di 5.000 euro a Morimoto (Catania) espulso a Cagliari "per avere, a giuoco fermo, calpestato un calciatore avversario a terra, senza conseguenze lesive, infrazione rilevata da un Assistente"; squalifica per una giornata a Alves de Lima (Martinho, ancora del Catania), espulso "per essersi reso responsabile di un grave fallo di giuoco" e a Pazienza (Napoli), espulso a Genova per "doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario"; sempre per un turno sono stati squalificati altri nove giocatori, perché, già in diffida, sono stati ammoniti "per comportamento scorretto nei confronti di un avversario": Rigoni (Chievo), Brocchi (Lazio), Mudingayi (Bologna), Zebina (Brescia), Anderson da Silva (Nené, Cagliari), Donadel (Fiorentina), Aronica, Campagnaro e P. Cannavaro (Napoli). Pioggia di provvedimenti sullo staff dell'Udinese: squalifica per una giornata al preparatore atletico Diamante, "per avere rivolto, al 35' del secondo tempo, agli Ufficiali di gara espressioni insultanti, infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale"; ammonizione con diffida e ammenda di 3.000 euro al preparatore atletico Artico, "per avere, nel corso dell'intervallo, rivolto agli Ufficiali di gara espressioni ingiuriose, infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale"; ammonizione con diffida e ammenda di 3.00 euro al direttore sportivo Larini, "per avere, nel corso del'intervallo, negli spogliatoi, rivolto agli Ufficiali di gara espressioni ingiuriose, infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale". Per quanto riguarda le Società, multa di 3.000 euro al Lecce "per avere i raccattapalle, nel corso del secondo tempo, intenzionalmente ritardato la ripresa del gioco": e di 2.500 euro al Cagliari "per avere suoi sostenitori, all'inizio della gara, fatto esplodere due petardi nel proprio settore".

A Vinovo ancora problemi per Motta - A Vinovo, coloro che hanno giocato con la Lazio hanno continuato il lavoro defaticante iniziato lunedì, prima in palestra e poi (tranne Grosso e Iaquinta) in campo, con una parte atletica morbida. Il resto della truppa rinforzato da cinque Primavera, alcuni dei quali potrebbero scendere in campo nell'ininfluente gara col Manchester City) ha svolto il programma completo: riscaldamento, un esercizio per migliorare la conduzione della palla, torello, scatti, cambi di direzione, esercizi di possesso e circolazione palla, sei contro sei e infine lezione di tattica. Ma Marco Motta ha dovuto interrompere anzitempo il lavoro per il riacutizzarsi della lombalgia. I portieri hanno lavorato con la macchina sparapalloni. Buone notizie per Claudio Marchisio: la risonanza magnetica al polpaccio destro effettuata dal professor Faletti non ha evidenziato lesioni al muscolo soleo e il centrocampista potrà rientrare gradualmente nel gruppo. Oggi conferenza stampa e poi allenamento pomeridiano.

Marotta alla caccia di opportunità - Beppe Marotta, assieme a Gigi Del Neri, Giovanni Rossi e Gianluca Pessotto era a Borgonovo Valtidone, dove Fabio Paratici ha ricevuto il premio come 'Borgonovese dell'anno'; e Marotta, sul palco moderato da Roberto Perrone del Corsera, ha avuto parole di elogio per il suo collaboratore: "È il giusto riconoscimento a un professionista che ha grandi qualità. Una delle mie fortune è sempre stata quella di avere validi collaboratori". Non poteva mancare la domanda sul mercato di gennaio: "Siamo soddisfatti di questo gruppo -ha osservato l'ad bianconero - e bisogna riconoscere i meriti dei giocatori. Detto questo, nel mercato di gennaio vedremo se ci sarà qualche opportunità". Del Neri, dopo essersi unito agli elogi per Paratici ("E' un ragazzo preparato, questo è un premio alla sua professionalità") ha parlato delle ultime due gare della Juve nel 2010: "La vittoria giovedì ormai non serve, ma vogliamo fare bella figura. La gara con il Chievo è invece un bivio importante perché ogni partita va giocata per vincere".

Ceravolo: Per vincere lavoravamo dalle 9 alle due - Franco Ceravolo, Responsabile Tecnico del Settore Giovanile e Capo degli Osservatori bianconeri dal 1994 a Calciopoli, in un'intervista a Tuttojuve, nella quale definisce il suo periodo alla Juve "un pezzo di vita, un'esperienza unica", spiega come in realtà la Juve ottenesse i suoi successi, frutto non di inciuci telefonici, ma di duro lavoro: "La Juventus ha sempre vinto sul campo, i fatti parlano chiaro. Noi lavoravamo ininterrottamente dalle 9 di mattina alle 2 di notte per rendere altamente competitiva la squadra e i risultati ci davano ragione, erano il frutto di un lungo e faticoso lavoro. L’uscita delle nuove intercettazioni, inoltre, è l’ennesima prova che la Juve non ha commesso nulla di illecito, anzi cercava di difendersi nelle sedi opportune così come facevano tutti gli altri”. E da amico vero continua ad essere grato a Luciano Moggi, con cui è rimasto in contatto: "Non vedo il motivo per cui non dovrei continuare a farlo. Gli amici non li dimentico mai, soprattutto in questi momenti. Se sono arrivato fino alla Juve il merito è anche di certi dirigenti e io sarò sempre grato a loro della grande opportunità che mi hanno concesso. Sarebbe strano il contrario, anzi non capisco come facciano oggi certe persone del mondo del calcio a rinnegare certe amicizie. Nel calcio moderno c’è molta ipocrisia, poca riconoscenza. Si perde sempre più credibilità”. Della Juve di ora apprezza molto la presidenza di Andrea Agnelli: "Sicuramente il ritorno alla presidenza di un Agnelli è qualcosa di importante. Io conosco molto bene Andrea e posso dire che è una persona competente, umile e molto professionale. Riporterà in breve tempo la Juventus ai vertici del calcio italiano e mondiale. La presenza di Marotta e Paratici nello staff, poi, è una garanzia. In breve tempo, infatti, hanno costruito una squadra competitiva pur non spendendo molto sul mercato".

Clamoroso: Mazembe in finale - Nessuno ci avrebbe scommesso un cent, ma è finita così, con un'autentica batosta per l'Internacional di Porto Alegre. I brasiliani di Roth partivano nettamente favoriti, ma il talento dei vari Alecsandro, D'Alessandro, Sobis e Tinga nulla ha potuto contro i congolesi del Mazembe, squadra veloce e ben organizzata , che ha saputo essere concreta, mentre l'Internacional, pur avendo creato più occasioni da goal, soprattutto nel primo tempo, non è mai riuscito a violare la porta di Kidiaba.E così, il Mazembe, fondato nel 1939 a Lubumbashi da monaci benedettini di origine belga, conquista uno storico 2-0 e festeggia la sua prima finale mondiale per club (che è anche la prima di una squadra africana), ottenuta con le reti di Kabangu e Kalayituka. E adesso si siede in poltrona ad attendere di conoscere la sua avversaria, la vincente della semifinale fra Inter e Seongnam. E chissà se anche in finale il portiere Robert Kidiaba ci farà rivedere la danza,, che offre al pubblico dopo ogni gol messo a segno dai suoi.

La Nazionale resta sulla Rai - Paolo Garimberti, presidente Rai, nei giorni scorsi aveva paventato che la televisione pubblica avrebbe potuto mantenere i diritti per le partite della Nazionale a causa del "grosso sacrificio ecooimico" da sostenere. In realtà sembra che l'accordo che ci permetterà ancora di godere delle prestazioni di tutte le Nazionali Azzurre per il prossimo quadriennio sulle reti Rai con la Figc stia per arrivare. L'offerta è di circa 125 milioni di euro, la richiesta di "poco" superiore, 140 milioni, ma l'intesa pare comunque imminente, ma sia chiaro, non perché sono i più grandi, non perché sono i migliori, non perché sono i più bravi, ma semplicemente perché sono gli unici: "La Rai è un partner storico per la Figc, vogliamo continuare nella linea di continuità" - ha riferito il dg federale, Antonello Valentini, a Repubblica - "ci teniamo al fatto che la Nazionale debba essere visibile a tutti, in chiaro". Ma sia chiaro non perché sono gli unici a trasmettere in chiaro, ma perché sono gli unici ad aver presentato (finora) un'offerta.

Slittata ad oggi la sentenza Cassano - Nemmeno ieri è stato il gran giorno della sentenza per Cassano. Il collegio arbitrale non ha ancora ultimato la stesura del lodo che ha evidenze sportive, ma anche civilistiche, che potrebbero costituire precedente giurisprudenziale nei procedimenti sportivi. poi ci sono gli aspetti economici, anche questi assai rilevanti. ieri ha parlato, su Sky Sport 24, il legale di Cassano: " Ho ascoltato con attenzione l'ottimismo dei colleghi che rappresentano la Samp. Noi non faremo alcuna dichiarazione in attesa della decisione del collegio arbitrale, composto da giuristi di grande livello. Il termine per il deposito scade per la giornata di giovedì quindi ogni momento è buono. Noi non abbiamo inteso fare dichiarazioni e destano perplessità quelle fatte dal collega che rappresenta la Samp, così come la richiesta di sentenza esemplare fatta dal presidente Garrone. La sentenza scaturirà da norme di diritto. Il ruolo di Cassano è chiaro, le scuse sono state rappresentate in più sedi, ci sono delle perplessità sul comportamento della Sampdoria dopo le scuse. Il calciatore ha detto tutto quello che doveva dire, ha scritto al collegio arbitrale e aspetta con rispetto la giustizia sportiva".

Caso Plasmati: La Corte di Giustizia Federale non riesce a decidere - Nonostante una camera di consiglio durata diverse ore, i giudici della quinta sezione della Corte di Giustizia Federale, presieduta da Italo Pappa, non sono riusciti a prendere una decisione in merito al caso Plasmati. Il giocatore chiede lo svincolo dal Catania al 30 giugno 2010, affermando di non aver mai firmato il rinnovo di un anno con la Società etnea. Lo scorso mese di agosto la Corte di Giustizia Federale, dopo aver esaminato il ricorso, dispose l'accertamento mediante perizia calligrafica. Ma evidentemente ciò non è bastato per mettere la parola fine al caso. Questo il comunicato della Figc: "Corte di Giustizia Federale Va Sezione (Doping – C. Tesseramenti – C. Vertenze Economiche – Agenti Calciatori). Riunione Lunedì 13 dicembre 2010. 1) Ricorso calc. PLASMATI GIANVITO avverso la declaratoria di validità del contratto datato 31.8.2007, scadenza 30.6.2011, stipulato con la società Calcio Catania, tendente ad ottenere la declaratoria di validità di quello stipulato in data 7.7.2006, con la stessa società Calcio Catania, con scadenza il 30.6.2010 (Delibera della Commissione Tesseramenti – Com. Uff. n. 4/D del 27.7.2010) RISERVATA".

Deferito Cellino - Il Procuratore Federale, in violazione dell'art. 5 comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva, ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale il presidente del Cagliari Massimo Cellino in riferimento alle dichiarazioni lesive rilasciate da quest'ultimo a mezzo stampa nei confronti del presidente del Cesena Igor Campedelli e del club medesimo, e pubblicate il 18 maggio scorso. Deferito inoltre per responsabilità diretta il Cagliari Calcio. Il presidente del Cagliari, in un'intervista all'Unione Sarda, aveva detto, suscitando le ire del presidente cesenate Igor Campedelli: "Ho avuto qualche informazione. Il Cesena non paga gli stipendi a calciatori e allenatori da dicembre, il presidente è in vacanza da settimane alle Seychelles e la squadra è andata da Cesena a Lecce, settecentocinquanta chilometri, in pullman, pagato personalmente da Bisoli. Nonostante questa situazione, il Cesena è terzo in classifica”. Fatto sta che Bisoli in questa stagione era divenuto l'allenatore del Cagliari, poi esonerato in favore di Donadoni.

All'Olimpico arrivano le cheerleaders - La Juventus sarà la prima società calcistica italiana ad avere un proprio corpo di cheerleaders, le "Zebre". Il gruppo delle "Zebre" è composto da 11 ragazze, che si sono esibite ieri per la prima volta per le strade del centro di Milano, attirando l'attenzione dei milanesi che si stavano dedicando allo shopping natalizio. Le ragazze saranno presenti in tribuna all'Olimpico a partire dal 16 gennaio, in occasione della partita con il Bari, e avranno il compito di animare con i loro stacchetti il prepartita e l'intervallo, proprio come accade negli sport americani come il basket Nba.

Il Parma elimina la Fiorentina dalla coppa Italia - A Parma si è disputato il primo ottavo di finale di Coppa Italia, Parma-Fiorentina: vittoria del Parma per 2-1 dopo i tempi supplementari, visto che al 90' il risultato non si era ancora sbloccato. A regalare il successo ai ducali sono state due zampate di Crespo davanti ad un incerto Avramov; il Valdanito ha così trascinato il Parma ai quarti, in rimonta sui viola, andati a segno con Santana. I tifosi viola anche al Tardini si son fatti sentire con i loro cori che questa volta, oltre a sostenere i giocatori, erano però diretti , come riporta firenzeviola.it, contro i giornalisti e, sul finale, contro i Della Valle e Mencucci, fatti segno di contestazione e offese.


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