Agnelli ed Elkann con i legali fanno il punto su Calciopoli. A Milano convegno su giustizia sportiva

News, 27 gennaio 2011.

Summit tra Agnelli, Elkann e lo staff legale. Moratti e Agnelli tra gli invitati ad un convegno su diritto sportivo e giustizia sportiva. Marotta smentisce Nedved: Campagna acquisti conclusa. Del Neri: Ho i giocatori migliori, ma il futuro è imprevedibile e può smentirmi. I convocati: riposa Buffon, Iaquinta c'è. Juve-Roma nei propositi dei due allenatori. A Torino arbitrerà Damato. In arrivo Barzagli e Piazon. Camoranesi tra Hercules e Roma. Milan e Inter vanno in semifinale di coppa Italia. Mutu chiede scusa e spera nel reintegro. Barça e Real verso la loro sesta finale di Coppa del Re.

Juventus, legali al lavoro con John Elkann e Andrea Agnelli - Nel pomeriggio di mercoledì si è svolta un importante vertice tra Andrea Agnelli, John Elkann e i legali di riferimento della società, l'Avv. Luigi Chiappero e l'Avv. Michele Briamonte. Massimo riserbo sui contenuti della riunione ma da indiscrezioni raccolte in serata a Torino gli argomenti trattati dovrebbero essere stati almeno due. Innanzitutto fare il punto sull'atteggiamento da tenere nei confronti della FIGC e del Procuratore Palazzi che sembra essere tornato in letargo dopo i segnali di vita di fine anno. Altro argomento, le dichiarazioni continue di Moratti sulla questione Calciopoli. E' evidente che certe frasi non sono piaciute ai vertici bianconeri e probabilmente si sta valutando se e come rispondere alle continue provocazioni del petroliere ambientalista.

Moratti-Agnelli: oggi un faccia a faccia? - Partirà oggi, giovedì 27 gennaio, e terminerà il 30 giugno un corso di perfezionamento post laurea su "diritto sportivo e giustizia sportiva" organizzato dalla facoltà di Legge dell'Università Statale di Milano. Alla seduta inaugurale sono stati invitati, per un intervento sul tema, molti esponenti del panorama calcistico nostrano: Demetrio Albertini, Maurizio Beretta, Adriano Galliani, Ernesto Paolillo, Andrea Abodi, Mario Macalli, Riccardo Garrone, Leandro Cantamessa, Andrea Corradino, Ernesto Paolillo, Michele Briamonte e anche Andrea Agnelli e Massimo Moratti, che, qualora fossero effettivamente presenti, potrebbero essere per la prima volta di fronte su un tema assai attinente a Calciopoli. Vi sarà poi una tavola rotonda tra avvocati sul tema 'Avvocati e sport: formazione e specializzazione', con la partecipazione di Briamonte, Grande Stevens, Auletta, Giuggioli, Conte, Acampora, Vasselli, Iudica, Bianchi e Nicolella. Moderatore saà Xavier Iacobelli, direttore di quotidiano.net.

Marotta spegne la fiammella di speranza accesa da Nedved - Pavel Nedved aveva parlato col cuore, ma anche con l'enorme esperienza da uomo di calcio: Pavel sa che nel calcio vince chi fa più goal e aveva ammesso che alla Juve serve un goleador; a smentirlo, ragionando solo con le fredde leggi del portafoglio imposte dalla proprietà, è stato Beppe Marotta che ha chiuso, si può dire ufficialmente, la campagna acquisti di gennaio: "Campagna acquisti conclusa? Sì. Non ci sono giocatori in grado di fare la differenza da subito. Al di là dei costi, chi arriva dall'estero avrebbe bisogno di un paio di mesi per integrarsi, tanto vale ragionare a lungo termine, da giugno. Comprare per comprare non è da Juventus e poi ha ragione Del Neri, senza gli infortuni avremmo ben altra classifica". Ahimè, non vorremmo sentirli recitare in coro a giugno: Senza infortuni saremmo in Champions League. Ma potrebbe toccarci anche questo.

Del Neri: Meno male che è finito il mercato, i miei giocatori sono i migliori - Ormai Marotta e Del Neri parlano in coppia, più sincroni delle gemelle Kessler e, alle parole di Marotta sul mercato, fanno eco quelle di Gigi Del Neri, nella conferenza stampa prima della partita di coppa Italia con la Juve. Infatti ad una domanda sugli obiettivi di mercato mancati risponde: "Queste cose, se devo dire la verità, non è che mi interessino molto. Per la Juve è da luglio che parliamo di mercato e meno male che sta finendo, così ci liberiamo di un bel problema. Più che un problema nostro, è il fatto di avere sempre questa spada ogni giorno nei giornali... 'arriva questo, arriva quell'altro'. Poi adesso, in definitiva, sono arrivati in pochi rispetto a quello che hanno scritto. Quindi è un problema che non mi tocca. A me tocca mettere in campo una squadra che sia motivata, che sia vogliosa di far bene, e adoperare i giocatori che ho in questo momento e che ritengo siano importanti, per questa Juventus. Io credo che i miei giocatori siano i migliori, per me; che è diverso dal dire 'la mia squadra è migliore delle altre'. Per me, i miei giocatori sono i migliori di tutti. Ma lo erano anche quelli della Sampdoria, lo erano quelli dell'Atalanta, lo erano tutti quelli che io ho allenato. Per me sono i migliori. Così anche con la Juve. E penso di non aver detto niente di speciale; si è fatto un parlare non molto consono a quello che io avevo detto. Quindi speriamo che le mie parole vengano riportate papali papali, non riferendo il pensiero su una parola. Non mi ricordo di aver detto che la Juve è migliore; ho detto che i miei giocatori per me sono i migliori di tutti, che è diverso". Il problema vero è che la Juve non è la Sampdoria né l'Atalanta e che è la Juve a dover essere la migliore, se vuole vincere, come è nella sua storia e nel suo dna. Comunque secondo lui la Juve è competitiva così: "Io dico che se non arriva nessun attaccante la società ha fatto il possibile per portare dei giocatori che potevano ampliare la rosa. E se non ci riusciamo, noi andiamo avanti con questa rosa che è di grande qualità e di quantità fisica, recuperando chiaramente gli infortunati. E torno a ripetere anche un altro concetto, tanto per essere chiaro: la Juventus quando ha avuto tutte le sue componenti al massimo delle capacità fisiche, torno a ripetere, scrivete giusto, ha combattuto alla pari con tutte le squadre di vertice della serie A. E quindi io dico che noi siamo competitivi se stiamo bene, come tutte le squadre. E dunque io vado avanti con i miei giocatori, nei quali ho grande fiducia, perchè hanno disponibilità, hanno carattere e hanno voglia di fare molto bene nella Juventus". Anche se poi a un certo punto le sue certezze non sembrano incrollabili più di tanto: "Mah... del poi....(pausa, ndr)... Non posso dire cosa accade in modo futuristico. Se qualcuno mi dice cosa accade, magari io cambio idea. Io non lo so e penso non lo sappiate neanche voi. Però voi vedete e scrivete quello che accade in futuro, come è normale. Io vedrò cosa accadrà in futuro. Io ho fiducia, personalmente. Poi chi non ha fiducia la prenderà, chi non ha fiducia avrà ragione. Fa parte del mondo del calcio. Siamo sempre qui a smentirci giorno dopo giorno". Appunto, erano le ultime cose che avremmo voluto sentirci dire.

Venti i convocati per la Roma - Per la gara contro la Roma Gigi Del Neri ha convocato venti giocatori: Costantino, Manninger, Storari; Bonucci, Chiellini, Grosso, Grygera, Motta, Sorensen; Aquilani, Krasic, Marchisio, Melo, Sissoko, Pepe; Amauri, Del Piero, Iaquinta, Libertazzi, Martinez. Fugati i dubbi sulle condizioni di Manninger, Del Neri ha concesso a Buffon un turno di riposo. Rientra Iaquinta, anche se in conferenza stampa Del Neri è consapevole che non ha certo i 90 minuti nelle gambe: "E' a disposizione. Fino a...non lo so. E' a disposizione. Sicuramente non ha i 90 minuti perchè ha lavorato a parte. Però è un ragazzo che ha grande carattere e grande disponibilità, quindi io penso che il limite lo troverà lui, con la sua caratteristica, con la sua forza di volontà. Perché poi dipende dal singolo: nessuno di noi può dire quanto uno può dare, quanto uno può stare in campo, quanto uno può saltare; dipende dalle situazioni personali. E credo che Vincenzo abbia delle caratteristiche importanti in questo senso".

Juve-Roma: vigilia vera - Stando alle dichiarazioni dei due tecnici la gara valida per i quarti di finale di Coppa Italia in programma oggi alle 20.30 al Comunale di Torino fra Juventus e Roma sarà una partita vera. Del Neri afferma che manderà in campo i migliori uomini disponibili: "Juventus-Roma è da sempre uno scontro molto intenso che dà grandi stimoli alle squadre e alle tifoserie. Speriamo di poter giocare con una formazione all'altezza, di sicuro metteremo in campo la massima espressione della Juve di questo momento, non ci saranno esperimenti, perché vogliamo passare il turno". Mentre Ranieri accusa lo svantaggio per l'assenza dei tifosi giallorossi: "La Juventus è una grossa squadra, ha speso tanti soldi e come noi è una pretendente sia al campionato che alla Coppa Italia, siamo le due squadre che ne hanno vinte di più, nove. C'è rispetto ma non sono preoccupato. Mi dispiace che non ci siano i nostri tifosi, sarà dura ma faremo di tutto per tornare vincitori". In compenso potrà contare su un vantaggio: l'assenza del Pupone perché squalificato.

Damato per Juve-Roma - Sarà il barlettano Antonio Damato l'arbitro di Juve-Roma che si giocherà all'Olimpico di Torino allo ore 20.45. Gli assistenti saranno Padovan e Tonolini, il quarto uomo Orsato.

Barzagli in bianconero - Come annuncia il sito ufficiale bianconero, per Barzagli è fatta. Infatti stamani era a Torino per sostenere le visite mediche presso la clinica Fornaca di Sessant, l'Istituto di Medicina dello Sport e il centro fisioterapico Isokinetic, al termine delle quali era in programma la firma del contratto.

Piazon in dirittura d'arrivo - Manca l'ufficialità, ma la Juve dovrebbe aver concluso la trattativa destinata a portare in bianconero il brasiliano Lucas Piazon, una seconda punta classe 1994, cui erano interessate anche Inter, Chelsea, Real e United; il costo del cartellino dovrebbe aggirarsi sui sette milioni. Tuttavia il ragazzo fino al raggiungimento della maggiore età: però il ragazzo ha origini italiane (i nonni sono veneti) e nei prossimi mesi potrebbe ottenere il passaporto italiano e sbarcare così subito in Italia.

Camoranesi ritrova Trezeguet - Dopo pochi mesi l'ex juventino Mauro German Camoranesi chiude  consensualmente il contratto con lo Stoccarda, attualmente penultimo in Bundesliga. Il suo futuro potrebbe essere all'Hercules, dove incontrerà il suo vecchio compagno di tanti successi in bianconero: David Trezeguet. Ma anche la Roma ci ha fatto un pensierino.

Coppa Italia: Milan in semifinale - A Marassi finisce 2-1 per il Milan, che accede così alle semifinali di coppa Italia, dove affronterà il Palermo. A regalare il successo ai rossoneri una doppietta di un ritrovato Pato, per i blucerchiati ha accorciato Guberti. Cassano, ad appena un mese dall'improvviso divorzio con la Samp, conseguenza del durissimo scontro verbale con il Presidente Garrone, ha giocato solo l'ultimo quarto d'ora, fischiatissimo dal suo ex pubblico. Positivi i debutti dei nuovi arrivi di gennaio: Emanuelson e Van Bommel per il Milan, Maccarone (oltre al già testato Macheda) per la Samp.

I rigori spingono l'Inter in semifinale - Non sono bastati 120 minuti di gioco per designare la squadra che si accomoda in semifinale di Coppa Italia ad attendere la vincente di Juve-Roma. La gara del San Paolo è stata sostanzialmente equilibrata, con un Napoli molto motivato e vivace, con più birra in corpo nei supplementari, ma che non è riuscito a ferire i nerazzurri. E dal dischetto è stato il Pocho Lavezzi a tradire i suoi calciando alto.

Mutu chiede scusa; lui rivuole Firenze - Ieri pomeriggio, in una conferenza stampa, Adrian Mutu si è pubblicamente scusato con la società e la squadra, chiedendo di essere reintegrato nella rosa: "Sono qui per tendere una mano alla Fiorentina, per tornare a giocare. Sono dispiaciuto di questa situazione, e non va bene per nessuno. Né per me né per la Fiorentina. In questo periodo, dopo la partita di Bologna, che il principio di andarmene prima della partita era sbagliato. Era sbagliato davanti ai compagni per le partite che ci aspettavano. Ma dopo quel che è successo con il mio ex procuratore, sono stato mal consigliato. Anche se è tutta colpa mia, perchè l'avevo scelto io. Poi c'è stato un periodo di gelo nel quale ho avuto tempo di pensare a tutto. Son state dette cose dure, nei confronti della famiglia Della Valle, e io mi dissocio non condividendo. Ai ragazzi e all'allenatore ho già chiesto scusa e mi son già chiarito". I cattivi consiglieri sarebbero i fratelli Becali, gli agenti con cui ha chiuso i rapporti in questi giorni, cercando un riavvicinamento con i Della Valle: "Quando la gente m'incontra per strada, l'emozione e le cose che mi dice sono le stesse - ha proseguito il rumeno - Sono in debito con questa città, e tuttora lo penso. Voglio restare qui, sdebitarmi nei confronti dei tifosi. Dopo tanti incidenti e dopo tante disavventure e casini nel mezzo, mi hanno sempre perdonato e accolto. E sostenuto. E quindi a loro devo tanto e ci vorrà più di una partita, o alcuni mesi, per ringraziare tutti, ma io questo voglio fare. Non si può fare un casino così e sparire. Io so che non posso più sbagliare, e so che un ulteriore problema non mi sarebbe perdonato. Ma voglio dimostrare quanto sento per questa città e per questa società. La Fiorentina poi farà quel che deve fare. Io voglio restare a Firenze, e giocare, e smetterla con tutto quel che è accaduto negli ultimi anni. Io vivo spesso d'istinto, e nell'ultima settimana sentivo di dovere una spiegazione a questa città".

Il Barça di manita in manita - Altra manita per il Barça, la quinta della stagione, stavolta è stata l'Almeria, in Coppa del Re, ad uscire dal Camp Nou con cinque pappine sul groppone. A segno i soliti: Messi due volte (e siamo a 35 centri in questa stagione, ed è solo gennaio...), Pedro, Villa e poi Keita. Chiaro che il ritorno non avrà storia.
Nell'altra semifinale il Real ha vinto in trasferta a Siviglia per merito di Benzema e, se il Siviglia non farà il colpaccio al Bernabeu, la finale sarà tra i blaugrana e i madridisti, finale che si giocherà il 20 aprile, tre giorni dopo il Superclasico della Liga. Sarebbe la sesta finale tra le due squadre: tre volte sinora ha prevalso il Barça, due il Real.


Foto Gallery