Bobo Vieri aiuta l'esposto Juve. Moggi alla Gazzetta: perché non la compriamo più. Brivido Elkann.

News, 12 marzo 2011.

Vieri affiancherà l'esposto della Juve con un suo nuovo esposto. Elkann: Vicini alla squadra e all'allenatore... Ci risiamo?  Moggi risponde ad Andrea Monti. Del Neri e il countdown delle finali: ora siamo a meno dieci. Per Cesena partono in venti, compreso Barzagli. Gentile: In Italia allenano i raccomandati. Damascelli: Sull'assegnazione dello scudetto 2006 da parte di Guido Rossi l'Inter ha costruito la madonna di Civitavecchia. Congelate le azioni Lafico. I medici-clown protagonisti nel prepartita di Cesena. Per i vandalismi di Juve-Bologna indagati undici ultras rossoblu. Marotta: sì al doppio ranking che propone Galliani; e playoff per la Champions. Luis Fabiano si è trasferito dal Siviglia al San Paolo. Zaccheroni: Non sapevo cosa fosse il terremoto, ora sì. Martinez convocato in Nazionale.

Vieri in aiuto a Palazzi - E anche Palazzi avrà il suo aiutino. E gli giungerà da Bobo Vieri che fu pedinato dall'intelligence di Telecom dietro indicazione dei vertici nerazzurri: per questo ha avanzato una richiesta di risarcimento danni per 20 milioni di euro e il prossimo 21 marzo è in  calendario al tribunale di Milano l'udienza in cui si dovrà decidere sull'ammissione dei consulenti tecnici per la quantificazione del danno. Bobo Vieri aveva già depositato nel marzo 2007 un esposto dal titolo 'Togliete all'Inter lo scudetto 2006', con la documentazione della Procura sulla vicenda Tavaroli-Telecom-Inter; evidentemente Palazzi non l'aveva tenuto in alcuna considerazione, tanto che il 22 giugno 2007 archiviò il caso. Ma l'avvocato Danilo Bongiorno, come riporta Tuttosport, adesso, stante anche la convocazione di Moratti da parte di Palazzi, torna alla carica e intende depositare un nuovo esposto, simile nelle richieste ma diverso quanto a contenuti, visto che ora l'avvocato Bongiorno è in possesso dei verbali della deposizione di Tronchetti Provera, e degli interrogatori di Tavaroli e Cipriani nell'ambito del processo civile sui pedinamenti illegali targati Telecom. E questo nuovo esposto, in pratica un adjuvandum,  fa di Bobo Vieri un alleato della Juve nella battaglia per la revoca del cartone.

Elkann: Vicini alla squadra e all'allenatore - "Siamo vicini alla squadra e all'allenatore": queste le letali, trancianti parole pronunciate quel 7 maggio 2006 in cui Elkann scaricò la Juve e la sua dirigenza nello tsunami di Farsopoli. Queste parole sono risuonate funestamente alla memoria degli juventini leggendo le dichiarazioni dell'altroieri da parte di John Elkann, riportate dalla 'Gazzetta dello Sport': "Sono andato a Vinovo soprattutto per ascoltare e capire il clima. Volevo far sentire la nostra vicinanza alla squadra e all'allenatore". Un brivido ci pervade.... E adesso, cosa ci potrà capitare ancora?

Moggi ribatte ad Andrea Monti - Il direttore della Gazzetta, Andrea Monti, il 10 marzo, nel suo articolo 'L'occasione persa', aveva accusato Moggi di "ridicolizzare un dramma sportivo ed etico che ha sconvolto il calcio italiano e i destini di una squadra molto amata". E Luciano Moggi, su 'Libero', dopo aver sottolineato il ruolo della Gazzetta dentro l'inchiesta ufficiale (Maurizio Galdi collaboratore dei carabinieri, i tabellini della Gazzetta unico strumento usato dal Colonnello Auricchio per stabilire le verità sulle partite della Juve) chiede ad Andrea Monti: "Il dott. Monti ci dovrebbe far sapere di quale reato si sia macchiatala Juve, quali siano state le partite irregolari, che, tali non sono emerse neanche dall’inchiesta sportiva del 2006, tutta basata sulle mere investigazioni dei carabinieri (40 telefonate su 170.000 ); sparite o nascoste e ritrovate dai consulenti della difesa, tutte quelle che erano state dichiarate inesistenti e irrilevanti: e nessuno ci ha mai spiegato come facevano ad essere irrilevanti se erano inesistenti". E imputa a Monti e al suo giornale la genesi di Calciopoli: "Il Prof. Serio, membro di quel Collegio, ammise che era stata emessa una sentenza basata sul sentimento popolare... e il motivo scatenante di quel sentimento, caro Monti, era figlio di una campagna che il suo giornale ha scatenato fin dall’inizio (ricordo una prima pagina 'Processateli'). Caro Direttore, i tifosi juventini hanno buona memoria: se molti non comprano più il suo giornale eccone il motivo".

Del Neri: Saranno dieci finali - Ormai è il tormentone di questa Juve, nel suo implacabile countdown; non serve nemmeno ripetere che alla Juve la parola 'finale' non abbia mai detto granché bene, ad ogni turno il ritornello è puntuale. Anche ieri Del Neri in conferenza stampa, vi è ritornato, più monotono e stucchevole che mai. "si tratta della prima di dieci finali". In ogni caso, comunque vadano le cose, sente la fiducia della società: "Con la società, col presidente eravamo a tavola anche ieri, quindi mi sembra che non siamo distanti da quello che abbiamo sempre detto in precedenza. Cerchiamo di fare il nostro lavoro per bene, con grande convinzione, con grande realtà e cerchiamo di ottenere il massimo". Anche per l'anno prossimo: "Andremo avanti fino a quando saremo tutti quanti assieme. Del futuro non posso parlarne, ma, conoscendo la società, è molto vicina in questo senso e da questo punto di vista sono molto sereno. E determinato a portare avanti il mio lavoro". Per Del Neri non è certo questo il periodo più difficile della sua carriera: "Ci sono stati periodi molto più complicati. Le nostre carriere sono lunghe, adesso non mi ricordo, però non è pensabile che tu possa pensare che vada tutto bene; è una cosa abbastanza logica. Contro l'Inter abbiamo speso molto a livello psicologico e l'abbiamo pagata duramente. E' chiaro che qui viviamo in un ambiente dove una vittoria è un fattore abbastanza normale e una sconfitta mi sembra sia anormale; due, poi, ancora peggio; tre, non ne parliamo. Speriamo finiscano lì. Conto che la mia squadra mostri la forza espressa col Milan, come struttura emotiva, come tensione, come tendenza a lottare, e poi che abbia anche le qualità per poter dimostrare che quello che ha fatto in certe partite di questo campionato". Normale... anormale... Forse il mister ha già dimenticato lo striscione che sabato campeggiava in curva Nord: "Alla Juventus vincere non è importante, è l'unica cosa che conta", questo diceva Boniperti. Infatti a Del Neri, che già si è dimenticato delle dieci finali, starebbe anche un pareggio: "Ci sta la vittoria o anche il pareggio a casa mia". Già ma in casa Juve non usa così. E in ogni caso lui non si dimetterà: "Non mi balena minimamente per la testa di dimettermi. Per essere chiari".

Venti convocati per la trasferta di Cesena - Per la trasferta di Cesena Gigi Del Neri ha convocato venti giocatori: Buffon, Motta, Chiellini, Marchisio, Iaquinta, Del Piero, Manninger, Aquilani, Barzagli, Traoré, Bonucci, Grygera, Pepe, Martinez, Krasic, Storari, Matri, Buchel, Spinazzola, Sorensen. Come si vede è stato recuperato e dichiarato convocabile Barzagli, nonostante il problema fisico accusato il giorno precedente, anche se il suo impiego non è sicuro. Stante la disponibilità di due soli centrocampisti della rosa (Marchisio e Aquilani), sono stati convocati due centrocampisti della Primavera, Buchel e Spinazzola.

Gentile: In Italia si allena se raccomandati - Gentile è uno dei nomi che esce sui media quando si parla di un nuovo mister per la Juve. A lui piacerebbe, non lo ha mai nascosto, e la grinta da Juve ce l'ha, nel Dna. E l'anno scorso fu veramente molto vicino a diventarlo, nel dopo-Ferrara, ma venne invece scelto Zaccheroni, e sappiamo tutti come andò a finire. Ma Gentile ora non ne vuole parlare, per correttezza: "La Juve? Non ne voglio parlare - dice a Radio Kiss Kiss Napoli - sarebbe troppo facile sparare su Del Neri, comunque nessuno mi ha mai contattato. Dico solo che la Juve è stata costruita per vincere ed invece attualmente le cose". Non lavora dal 2006, guarda caso, dopo essere stato ct dell'Under 21: poi Guido Rossi, di concerto con Albertini, lo sostituì con Casiraghi. E sul perché di certe nomine Gentile una spiegazione ce l'ha: "Nel 2006 Donadoni fu messo da Albertini come ct della Nazionale? Questo è lampante, la meritocrazia cede il passo alle scelte di appartenenza. Io non ho padrini, né padroni e preferisco essere un uomo libero, piuttosto che telecomandato". Ma in Italia gli allenatori raccomandati sono quelli che lavorano, anche se poi certi risultati sono sotto gli occhi di tutti: "Non bisogna prendere gli allenatori raccomandati, ma quelli che hanno dei trascorsi, il nostro calcio è cambiato da quando sono arrivati certi tecnici che poi alla fine si sono rivelati grandi bluff. Bisogna affidarsi a gente d’esperienza. Abbiamo difficoltà a tutti i livelli quando purtroppo si portano avanti certi raccomandati i risultati non arriveranno mai". E anche sulla sudditanza psicologica è tranciante: "La sudditanza psicologica non esiste, alla fine devi vincere sul campo. Gli arbitri sono uomini e possono sbagliare, certo quando lo fanno a favore dei grandi club viene nuovamente fuori la questione della sudditanza psicologica".

Damascelli: Sull'assegnazione dello scudetto 2006 l'Inter ha costruito la madonna di Civitavecchia - Nella trasmissione il 'Campionato dei Campioni' su Odeon, l'opinionista Tony Damascelli ha bacchettato Moratti e Materazzi per le loro esternazioni sulla chiamata di Palazzi: "Il presidente dell'Inter è un tesserato e prima di usare l'aggettivo ridicolo nei confronti di un procuratore dovrebbe contare fino a dieci. Se queste cose le avesse dette Galliani o le avesse dette De Laurentiis avrebbero avuto un tipo di censura diverso. Ma sappiamo che in Italia c'è una società pura, candida e vergine, mentre le altre sono tutte frequentatrici del postribolo. E poi anche Materazzi ha aggiunto 'mi viene da ridere'. Qui ridono tutti di una cosa molto seria. Secondo me qui nessuno chiede la restituzione dello scudetto, qui chiedono la revoca dello scudetto assegnato in una maniera abbastanza bizzarra - per non dire altro - da Guido Rossi, poi scomparso nei cieli di Albania e rientrato stranamente nel Gruppo Fiat, e aggiungo l'avverbio 'stranamente'". E sull'atteggiamento dell'Inter dopo l'assegnazione del cartone è critico: "Tu puoi anche dire: 'Va bene, prendo questo scudetto, perché mi è stato assegnato'. Non diciamo come è stato assegnato, altrimenti ci mettiamo a ridere. Questo è ridicolo: come è stato è assegnato e da chi è stato assegnato. Dopodiché su questa assegnazione costruisco la Madonna di Civitavecchia: mancavano solo le lacrime. E' una società immacolata. Muore Giacinto Facchetti che è un esempio di professionalità e sul Corriere della Sera appare una lettera scritta da Moratti in onore, in memoria di Facchetti, dove il giorno dopo la sua morte non si ricordano le sue imprese, il significato che ha avuto Giacinto nella storia del calcio italiano e mondiale. Ma si ricorda: 'Caro Giacinto... Noi quelle cose lì non le abbiamo mai fatte'. Ma cosa fai? Ti porti avanti con il lavoro? E poi c'è anche un pm che in tribunale dice: 'Non risulta alcuna telefonata dell'Inter con gli arbitri e con i designatori'.

Congelate le azioni Lafico - E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Ue di ieri il regolamento che estende ad alcuni soggetti riconducibili alla galassia di interessi del clan Gheddafi le sanzioni varate il 2 marzo scorso. Il provvedimento, recita il testo del Regolamento, è stato adottato "tenuto conto della gravità della situazione in Libia" ed è "obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli stati membri". Nell'elenco delle persone fisiche e giuridiche sottoposte a misure di congelamento è stata inserita la Lafico, azionista della Juventus con una quota pari al 7,5 del capitale sociale. Il club bianconero "prende atto del Comunicato di sicurezza finanziaria del Ministero dell'Economia e delle Finanze", annunciando che applicherà la normativa in oggetto

Medici-clown nel prepartita di Cesena - "Aiutaci anche tu a donare un sorriso ai bambini ricoverati" questo il tema del prepartita di Juve-Cesena allo stadio Manuzzi, sul cui prato scenderanno i medici dell'Associazione 'L'Aquilone di Iqbal', che appariranno truccati da clown come normalmente appaiono nelle corsie delle aree pediatriche e del Centro Grandi Ustionati Bufalini di Cesena per donare momenti di divertimento, con attività di animazione e intermezzi umoristici, ai piccoli pazienti che devono affrontare le indispensabili terapie. L'iniziativa è finalizzata alla raccolta di fondi per l'azienda Usl 'pediatria a misura di bambino', di cui il capitano cesenate Beppe Colucci è testimonial.

Undici ultras del Bologna indagati per i fatti di Torino - Durante la partita Juventus-Bologna (0-2) del 26 febbraio scorso, lo scoppio di un petardo lanciato da un tifoso bianconero aveva mandato in frammenti un seggiolino: un gruppo di ultras del Bologna aveva reagito scagliando verso la tifoseria avversaria fumogeni accesi, aste di bandiera, parti di seggiolini. Ora, come riporta calciomercato. com, undici ultras del Bologna (di età compresa fra i 16 e i 50 anni) sono indagati per danneggiamento, travisamento, lancio di oggetti contundenti, possesso di artifizi pirotecnici, scavalcamento e invasione di campo. Per tutti sono già state avviate le procedure per il Daspo.

Marotta: Doppio ranking e playoff per la Champions - Beppe Marotta ha accolto con favore la proposta di Adriano Galliani di proporre all'Uefa che si creino due ranking separati, uno per la Chanpions League e uno per l'Europa League: "Si tratta di due competizioni assolutamente diverse - aveva detto Galliani - Il ranking è dovunque nello sport, dal tennis al golf, ma non prende in considerazione situazioni non omogenee. Come esiste un ranking Fifa e uno Uefa per nazionali, così penso sia il momento di separare Champions e Europa League, modificando anche i criteri d’ammissione". E Marotta ci sta: "La proposta di Galliani? Egoisticamente, la condivido - spiega a "La Gazzetta dello Sport" - Il valore economico di Champions ed Euroleague è troppo diverso: rischiamo di peggiorare come movimento proprio a causa del torneo minore. Una volta non era così tra Coppa Campioni e Coppa Coppe. Forse perderemmo un posto, ma così tuteleremmo gli interessi del campionato: per mantenerlo vivo, per esempio, si potrebbe pensare a dei playoff tra terzo e sesto posto per andare in Champions". Forse perchè, 'egoisticamente', sa di non essere in grado di costruire squadre che vadano oltre il sesto posto (i miracoli stile-Samp succedono una volta nella vita).

Luis Fabiano dal Siviglia al San Paolo - E' ufficiale, lo annuncia il Siviglia sul suo sito: Luis Fabiano lascia il Siviglia per trasferirsi al San Paolo, dopo sei stagioni impreziosite da 106 goal. Torna così al club paulista, sua squadra del cuore, dove militò dal 2001 al 2004, il trentenne attaccante che è stato già più di una volta vicino a trasferirsi in Italia (a gennaio pareva vicino anche alla Juve). 

Zac: Ora so cos'è un terremoto - "Ho sentito i cigolii e poi ho visto ondeggiare tutto. Sembrava di stare in una casa di gomma - ha raccontato da Tokio Alberto Zaccheroni, attuale ct della Nazionale giapponese - Io il terremoto non sapevo cosa fosse. Ora purtroppo sì". Zac si trovava al quarto piano di un grattacielo di 21 piani e ha avvertito "due scosse fortissime. Sono cadute suppellettili varie, le coperture dei condizionatori e poi un intero armadio con i cassetti. Ma danni strutturali grossi qui a Tokio non ci sono stati: le case sono tutte antisismiche, mentre a Sendai soprattutto per lo tsunami che si è scatenato il bilancio si aggrava di ora in ora".

Martinez convocato da Tabarez - Jorge Martinez, il 'pacco' bianconero da 12 milioni, è stato convocato da Oscar Washington Tabarez per le due amichevoli di fine marzo (contro l'Estonia a Tallinn il 25 marzo e contro l'Irlanda a Dublino il 29 marzo). Con lui altri sette 'italiani': Gargano e Cavani (Napoli), Perez e Ramirez (Bologna), Muslera e Gonzales (Lazio) e Polenta (Genoa).


Foto Gallery