Palazzi in visita da Moratti, senza accanimento. Due periti valuteranno i danni subiti da Vieri.

News, 31 marzo 2011.

Oggi Palazzi si recherà a trovare Moratti, senza dare segnali di accanimento, però. Saranno due periti, uno psichiatra e un medico legale, a valutare i danni psicologici subiti da Vieri per lo spionaggio da parte di Telecom e Inter. Marotta: poche idee, ma ben confuse. La Exor è tornata in utile di 136,7 milioni di euro. Oggi i Nazionali tornano ad allenarsi in gruppo: accertamenti per Chiellini.  E' deciso: sarà Bardonecchia ad ospitare il ritiro estivo della Juve. L'accordo non c'è: e allora sarà un'indagine demoscopica ad occuparsi della ripartizione dei diritti Tv. Zeman: Calciopoli? C'è ancora tanto da fare. A Bari si è parlato di mobbing nel calcio. Un tribunale blocca lo sciopero della Liga. Problemi per DiBenedetto?

Oggi Palazzi renderà visita a Moratti - Palazzi, a quanto pare, ha ascoltato i consigli della Gazzetta: non bisogna dare il segnale di un accanimento nei confronti dell'Inter; e dunque, come Repubblica aveva anticipato, l'interrogatorio del procuratore federale Stefano Palazzi, riguardo alla vicenda legata all'esposto presentato dalla Juventus per la revoca dello scudetto di cartone regalato ai nerazzurri dal loro tifoso Guido Rossi, ma anche, si spera, o si sperava, riguardo a quanto emerso sinora a carico della dirigenza nerazzurra, non si svolgerà a Roma presso la sede della Procura Federale, ma a Milano, nella sede dell'Inter: è l'ennesima puntata di Farsopoli, che la dice lunga sulla volontà di far davvero luce completa su quanto realmente avvenuto. Moratti giocherà in casa e siamo certi che il tono di Palazzi, per non lasciar trapelare forma alcuna di accanimento, sarà improntato alla massima delicatezza; insomma sarà una visita di cortesia ad un persona 'onesta'. Per una stravagante forma di giustizia a domicilio, domestica, e magari addomesticata.

Nominati i periti che valuteranno i danni subiti da Vieri - Il tribunale civile di Milano, accogliendo la richiesta dell'avvocato Danilo Buongiorno, legale di Vieri, ha dato l'autorizzazione ad una perizia medica per stabilire se e in quale misura Christian Vieri abbia riportato danni psicologici per le azioni di spionaggio effettuate nei suoi confronti da Telecom Italia e Inter. Incaricati della perizia uno psichiatra e un medico legale, che avranno il compito di valutare le conseguenze, in termini di insonnia e sindrome depressiva, dei controlli indebiti a carico del giocatore, controlli di cui si sarebbe occupato, tra l'altro, Giuliano Tavaroli, l'ex capo della security di Telecom e Pirelli, che nei mesi scorsi ha patteggiato nel procedimento sui dossier illegali.. Lo ha deciso il giudice Damiano Spera e i periti medici giureranno il 3 maggio davanti al giudice: dopodiché avranno a disposizione tra i 60 e 90 giorni di tempo per effettuare la perizia e stendere una relazione. Ricordiamo che Bobo Vieri ha chiesto un risarcimento di 12 milioni di euro a Telecom e di 9 milioni e 250mila euro all'Inter per essere stato controllato per mesi, 24 ore su 24 da più persone e tramite un'acquisizione illecita dei suoi tabulati telefonici.

Marotta, poche idee ma ben confuse - Beppe Marotta, amministratore (anche lui inspiegabilmente, al pari del collega Bla Bla Blòn) delegato della Juventus, ha parlato della prossima sfida con la Roma, a margine dell'assemblea straordinaria della Lega Serie A tenutasi oggi a Milano. "Mi auguro che la partita sia uno spot per il calcio dal punto di vista dello spettacolo". Davvero un concetto molto originale, quasi al livello di chi dice che le partite rimaste da giocare sono tutte delle finali. Ma proseguiamo con le dichiarazioni di Marotta, il bello deve ancora venire. "La posta in palio è di primo livello e mi aspetto una gara corretta da parte dei protagonisti in campo e apprezzata dal pubblico". Quale sarebbe, per la Juventus, questa posta in palio di primo livello? Cercare di avvicinarsi al sesto posto, occupato proprio dalla Roma che ci precede di cinque lunghezze? Cercare di preservare il settimo posto attuale dalle insidie del Palermo, che ci tallona a due punti di distanza? Sembra che a Marotta qualcosa sia sfuggito. Gli è certamente sfuggito che ora è alla Juventus e non alla Sampdoria. Gli è anche sfuggito che non c'è l'esigenza di parlare a tutti i costi, soprattutto se non si hanno cose particolarmente intelligenti da dire. E, soprattutto, gli è sfuggito che sarebbe meglio collegare il cervello alla bocca prima di parlare. Ah, stava quasi per sfuggire qualcosa anche a noi. Il consueto invito alla pazienza, rivolto da Marotta ai tifosi: "La gente vuole i risultati? E’ giusto che sia così, noi chiediamo solo un po' di pazienza perché tutte le componenti della società stanno operando il massimo sforzo per regalare ai tifosi quello che desiderano". Minimo risultato con il massimo sforzo, complimenti a tutti.

Exor è tornata in utile - Si è svolto lunedì il Cda di Exor, la cassaforte di famiglia degli Agnelli e proprietaria della Juventus. Il conssiglio, presieduto da John Elkann, ha approvato il progetto di bilancio del 2010, che evidenzia come Exor abbia chiuso l'anno con un utile consolidato di 136,7 milioni di euro, con una variazione positiva di 526,6 milioni, visto che l'esercizio 2009 si era chiuso in perdita per 389,9 milioni. I dati approvati oggi dal Cda saranno sottoposti all'approvazione dell'assemblea degli azionisti, fissata al 28 aprile prossimo. Il Cda ha altresì deliberato di proporre agli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,31 euro per azione. La società proprietaria della Juventus gode ottima salute finanziaria, ma questo continua a non giovare per nulla alla Juve, in quanto Exor preferisce destinare le sue risorse al cricket e all'editoria, assolutamente incurante della necessità di riportare la Juve ai livelli che le competono.

Da oggi a Vinovo Del Neri avrà anche i Nazionali - E' stata, quella di ieri mattina, l'ultima seduta a ranghi ridotti per i bianconeri. I sei azzurri reduci da Kiev sono rientrati nel pomeriggio, con la brutta 'novità' dell'infortunio di Chiellini che, nella giornata odierna, verrà sottoposto agli opportuni esami specialistici che consentiranno di valutare l'entità dell'infortunio. Ieri, dopo il riscaldamento, il gruppo ha sostenuto un prolungato torello, seguito da una parte di lavoro atletico; nel frattempo i portieri lavoravano con il preparatore Claudio Filippi. Poi si è passati ad un esercizio di possesso palla sei contro sei, seguito dall'abituale partitella a campo ridotto. Martinez e De Ceglie hanno lavorato a parte.

La Juve torna in Piemonte - Abbandonata la Val Rendena e lasciata Pinzolo all'Inter, la Juventus torna in Piemonte: sarà infatti Bardonecchia, in provincia di Torino, ad ospitare il ritiro estivo dei bianconeri. La località della Valle di Susa, che è il comune più ad ovest d'Italia, al confine con la Francia, ed è una rinomata stazione sciistica, ha battuto altre 'sorelle' piemontesi, Sestriere (giudicata troppo alta), Sauze d'Oulx, Chiusa Pesio e una località del Biellese. Grazie ai contributi della Regione Piemonte, Bardonecchia investirà 1,5 milioni di euro, ma tale sacrificio verrà ripagati dagli introiti del turismo che dovrebbe far registrare, nell'intera Valle, un'impennata nelle presenze. L'unico dubbio è rappresentato dalle date del ritiro, in quanto occorrerà attendere la fine del campionato per sapere se la squadra si sarà o meno qualificata per l'Europa League. Per intanto la Juve ha bloccato un periodo che va dal 2 al 20 luglio.

Lega di A: indagine demoscopica per ripartizione diritti Tv - Non sono stati sufficienti diciotto mesi di discussioni per stabilire quanti sono i tifosi delle singole società di serie A per ripartire, in base ad essi, quel 25% di diritti televisivi ancora in bilico. Perciò, nell'assemblea straordinaria di lega, svoltasi a Milano, si è deciso, come ha spiegato Mario Beretta "di avviare le procedure per l'indagine demoscopica. E' stato deciso di contattare tredici tra le maggiori società demoscopiche in Italia e in Europa chiedendo, a chi volesse aderire, di mandare un loro progetto. La decisione di avviare le procedure per l'indagine demoscopica è stato un passaggio di grande importanza . E' stato deciso di chiedere alle società di dare il loro parere tecnico". I tempi saranno molto ristretti: al massimo entro la metà di aprile dovrà essere selezionato il progetto e le tre società che dovranno effettuarlo. Il tutto "dovrà chiudersi entro la fine del campionato". L'ultima rata di pagamento dei diritti tv, che sarà nella disponibilità della Lega di Serie A, dovrà essere incassata dalle società entro la fine del campionato. E a quella le società non rinunceranno. "Nella prossima assemblea - conclude Beretta - quando ancoreremo i criteri dell'indagine demoscopica si penserà a una ripartizione temporanea che poi sarà regolato a indagine acquisita". L'elenco delle tredici società invitate comprende Auditel, CRA, Crespi Ricerche, Doxa, Eurisko, Format, Ipsos, Ispo, Istituto Piepoli, Nielsen, NPD, Sport Markt, SWG.

Zeman, sempre discriminato: Calciopoli? C'è ancora tanto da fare - Zdenek Zeman, oggi allenatore del Foggia, in un'intervista esclusiva a CalcioNapoli24.it, non manca di rimarcare il suo stato di eterno discriminato (eppure Moggi non c'è più...); e, nonostante sappia di essere il migliore, è costretto ad allenare in Lega Pro "perché sono estraneo al sistema. La mia esperienza da tecnico è iniziata con i ragazzi. Grazie alla gavetta ho sempre chiaro il motivo che mi porta a fare determinate scelte. Non credo si possa dire lo stesso per tecnici come Leonardo, Mancini, Montella e lo stesso Ciro Ferrara". E Calciopoli? Eh, non è ancora finita.... "Oggi non ci sono quelle situazioni che si vivevano qualche anno fa - osserva - ma è evidente che c'è ancora tanto da migliorare. Il calcio per me resta un gioco che dovrebbe divertire e avvicinare la gente alla pratica sportiva. Purtroppo ci sono troppe cose che causano l'effetto contrario, cioè allontanare".

Si è parlato di mobbing nel calcio - Nell'ambito del master in 'Prevenzione e gestione multidisciplinare del mobbing', alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bari, si è tenuto un dibattito sul tema 'L'attività dei lavoratori sportivi professionisti: la turbativa fisico-psicologica'. Si è parlato cioè di quelle forme di condizionamento della libertà psico-fisica che rischiano di comprometterne la salute: e sono stati portati ad esempio casi di calciatori che hanno dovuto subire imposizioni e pressioni dei loro club. In più casi "la conseguenza dello stress - si è detto - è data in particolar modo dall'interfaccia con la dirigenza di una società": sono stati citati i casi del portiere del Cagliari Federico Marchetti, dei laziali Ledesma e Pandev e altri calciatori di serie A, che sono stati messi fuori rosa o emarginati solo perché non volevano eseguire gli ordini dei presidenti riguardo, ad esempio, a proposte di rinnovo contrattuale.
Mobbing: e pensare che Luciano Moggi, per molto meno, solo per aver detto a Blasi, un giocatore che rientrava da un prestito e da una squalifica di otto mesi per doping che prima di concedergli l'aumento che chiedeva doveva dimostrare di valerlo sul campo (niente emarginazione, anzi: situazioni entrambe verificatesi, prestazioni valide e aumento), è stato condannato nientepopodimeno che per violenza privata.
Il professor Tommaso Germano, parlando di stress da lavoro correlato ha sottolineato che "il problema è che nel nuovo contratto collettivo, dagli articoli 14 al 17, mancano i dovuti approfondimenti e le tutele necessarie per quel che riguarda l'inidoneità e l'inabilità dei calciatori. L'ennesima occasione persa per fare un salto di qualità ai fini previdenziali".

Il tribunale blocca lo sciopero della Liga - E' stato il giudice del tribunale di Prima Istanza n. 63 di Madrid, Purificacion Pujol, a bloccare lo sciopero della Liga (previsto per sabato 2 aprile e domenica 3 aprile), accogliendo la richiesta delle sei squadre (Athletic Bilbao, Espanyol, Real Sociedad, Real Saragoza, Siviglia e Villarreal) che si erano opposte alla decisione delle 'grandi', capitanate da Barça e Real, di fermarsi per protestare contro l'obbligatorietà di trasmettere almeno una partita a settimana sui canali televisivi in chiaro e rivendicare maggiori proventi dalle scommesse e dalle schedine. Le sei ricorrenti vedevano nella posizione delle 'grandi' un tentativo di cambiare le regole in corsa a proposito della spartizione dei diritti televisivi (puntando ad una vendita esclusivamente riservata alle emittenti private, disposte a pagare di più, e ad ottenere una considerevole percentuale degli eventuali incassi, determinata secondo il criterio del bacino d’utenza e dei risultati conseguiti dalle varie formazioni della Liga. Il portavoce della protesta, cioè il presidente della LFP (la Lega Calcio spagnola), ha preso atto della decisione del giudice, ma se l'è presa col governo spagnolo, che non si è fatto carico del problema: "Ora vedremo come muoverci – ha detto - cercheremo delle soluzioni alternative affinché il dialogo si apra. Il confronto col Governo è stato difficile, ci sono state delle discussioni ma non abbiamo notato la volontà di prendere in considerazione le rivendicazioni della Lega”.

Il problema DiBenedetto - Ancora deve diventare ufficialmente il nuovo patron della Roma e già per DiBenedetto spunta un problema. Secondo il quotidiano inglese 'The Guardian', Thomas DiBenedetto sarebbe in possesso si alcune quote azionarie del Liverpool, il che lo metterebbe in una situazione di conflitto di interessi davanti alla Uefa la quale, dopo i dovuti accertamenti, escluderebbe dalla prossima stagione di coppe in Europa la società con il ranking peggiore, cioè la Roma. Sia Giampaolo Montali che il Liverpool sinora hanno reagito con un 'No comment', mentre fonti legali vicine alla società capitanata dall'imprenditore statunitense hanno riferito all'Ansa che "non ricorre nessuna fattispecie di cui all'art. 3 del regolamento Uefa".
Favorevole all'investimento della cordata Usa nella Roma si è dichiarato invece il fiscalista e tributarista internazionale Victor Uckmar che nel passato è stato anche presidente del Covisoc, una sorta di Consob sui bilanci delle società calcistiche. "Il calcio italiano - ha detto all'Ansa - ha bisogno di soldi, ben vengano gli americani, almeno quelli non ci portano via la squadra". Il professore ha poi commentato la struttura dell'operazione che passa attraverso la Newco con sede in Delaware, che a sua volta deterrà il 60% di una holding in Italia insieme a UniCredit (40% con possibilità di scendere al 20%). "Non vedo problemi nell'articolazione di questa operazione: il Delaware è un ottimo paradiso fiscale, beati gli americani che ce l'hanno. La gran parte delle corporate Usa hanno sede lì. E comunque non ha nulla a che vedere con posti come le Cayman o il Cantone di Zug in Svizzera che invece rientrano nella black-list".


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