L'avvocato Lubrano: Consiglio Federale competente. Goleada Bianconera.

News, 16 luglio 2011.

L'avvocato Enrico Lubrano: Il Consiglio Federale è assolutamente competente a decidere la sorte dello scudetto 2006. Moratti soddisfatto di potersi tenere il suo scudetto di cartone. Goleada dei bianconeri a Bardonecchia. Antonio Conte soddisfatto della prestazione di questa sua prima Juve. Tommasi: Calciopoli ormai ha cinque anni, meglio parlare del futuro. Galliani si accoda a Della Valle: Occorre chiarezza da parte di Auricchio. Dalla Turchia un esempio di onestà. Il dopogara con le parole di Matri, Pazienza, Lichsteiner e De Silvestro.

Lubrano: Il Consiglio Federale è competente – E’ stato Enrico Lubrano, docente di diritto dello Sport alla Luiss di Roma, a spiegare a 'Tuttosport' perché il Consiglio Federale non può dirsi incompetente nell’annullare l’assegnazione dello scudetto all’Inter. Lubrano chiarisce infatti che, "tramite il comunicato-stampa 26 luglio 2006 (dove veniva riportato che il commissario straordinario ha ritenuto di attenersi alle conclusioni del parere e che non ricorrono motivi per l’adozione di provvedimenti di non assegnazione del titolo di Campione d’Italia per il Campionato 2005/2006 alla squadra prima classificata all'esito dei giudizi disciplinari)”, Guido Rossi aveva ‘ritenuto’ di assegnare lo scudetto ai nerazzurri "mediante una valutazione discrezionale espressiva di un potere autoritativo di tipo pubblicistico, in qualità di legale rappresentante della Figc". Questa attività “intellettiva e decisionale” costituisce “in diritto amministrativo applicabile all'ordinamento sportivo un'attività oggettivamente esistente, giuridicamente rilevante e qualificabile come 'atto, 'provvedimento' o anche soltanto 'comportamento". E quindi, come qualsiasi atto/provvedimento/comportamento, “nell'esercizio di un potere autoritativo-pubblicistico” può essere oggetto di nuova valutazione “nell'ambito della prerogativa dell’autotutela, mediante gli istituti della revoca (quando risultino elementi nuovi che portino a rivalutare successivamente l'opportunità di un provvedimento) o annullamento (quando risulti che il provvedimento era illegittimo sin dall'inizio)". Rivalutazione da effettuarsi da parte del “medesimo organo che ha posto in essere il provvedimento originario o d'ufficio o su richiesta di parte”. In questo caso concreto, gli organi che oggi esercitano le funzioni allora ricoperte dal Commissario straordinario, e cioè il presidente e il Consiglio Federale della Figc, hanno, nell’ambito della prerogativa di autotutela amministrativa, il potere di rivalutare la legittimità o l'opportunità dell'atto di assegnazione dello scudetto 2006. Qualora la Figc non emettesse provvedimenti, i soggetti interessati "potranno porre in essere le azioni che l'ordinamento riconosce avverso il 'silenzio-inadempimento' (art. 117 del Codice del Processo Amministrativo)": e cioè dovranno rivolgersi prima all'Alta Corte di Giustizia presso il Coni e poi, in sede di giustizia amministrativa, prima al Tar del Lazio e poi al Consiglio di Stato.

Moratti è soddisfatto – Si defila adesso Massimo Moratti, dopo tanti appelli a difendere la presunta illibatezza di Facchetti e i proclami in difesa di uno scudetto mai vinto (perché il calcio si gioca su un prato verde, non a tavolino); e alla domanda di un parere sulle anticipazioni dei media relative alla non revoca dello scudetto da parte della Figc, si lascia scappare solo un: “Una bella notizia? Certamente”. Certamente, si è guadagnato un altro bollino di quella particolare sorta di onestà ben nota alla seconda squadra di Milano: grazie ad una decisione di cartone.

Buona sgambata per i bianconeri a Bardonecchia – Goleada e applausi dei tifosi per la prima uscita dei bianconeri contro una rappresentativa della Val di Susa. Il test era quel che è era, ma alcune cose buone si sono viste: a centrocampo un ottimo Pirlo che, affiancato ad un Marchisio che parla la stessa lingua (fortunatamente il suo dell’altroieri era solo un affaticamento), ha costituito un asse che potrà dare buoni esiti (se il fisico di Pirlo terrà); in attacco si è visto il solito prolifico Matri, uno che chiaramente sa come buttarla dentro, una sicurezza, e poi il carattere, la carica, trasmessa dallo stesso Conte che, nonostante la gara fosse quel che era, e così il risultato, a due minuti dal termine gridava come quando, dopo un quarto d’ora, una distrazione della retroguardia aveva inopinatamente portato in vantaggio i valsusini. Gli autori dei goal: Matri (tripletta), Toni e Pepe (una doppietta a testa), Marchisio, Quagliarella, Sorensen, De Silvestro, Felipe Melo. Del Piero è rimasto a riposo, come Martinez; e anche De Ceglie, che nel riscaldamento ha accusato un leggero affaticamento.

La soddisfazione di Conte – Dopo la sgambata di ieri Antonio Conte, che come al solito ha finito la partita senza più voce, è soddisfatto: "C'è grande disponibilità da parte dei ragazzi e per questo faccio loro un plauso, certo c'è da migliorare ma è normale a questo punto. Dopo sette giorni di ritiro sono soddisfatto. Certo, c'è ancora tanto da lavorare sui tempi di gioco, sui movimenti degli attaccanti, sul giro palla ai difensori. Dobbiamo migliorare tanto nell'organizzazione, nella condizione fisica, nell'intensità di pressione sulla palla, ma sono soddisfatto perché i giocatori si applicano". Sui singoli ha parlato di Marchisio (“Mi ha stupito la sua intelligenza tattica”) e di Quagliarella ("Quagliarella giocherà attaccante, non farà mai l'esterno, è solo un'ipotesi giornalistica. E' una punta”). Il mercato è ancora in buona parte da fare (“Per il momento dobbiamo fare di necessità virtù"), ma lui non vuol fare nomi, neanche quello di Rossi: ”Stiamo parlando al momento di ipotesi ed esprimerò il mio giudizio solo quando gli acquisti saranno effettuati”.

Tommasi: Calciopoli è acqua passata – Damiano Tommasi, il presidente dell’Assocalciatori, è uno di quelli che hanno partecipato al summit dell’in-competenza promosso da Abete per promuovere la non-decisione sullo scudetto di cartone. Così ha spiegato Damiani: “Era un confronto sullo stato dei fatti in previsione del Consiglio Federale, che lunedì dovrà decidere e pronunciarsi. Semplicemente, c'è stato un confronto e non è stato deciso nulla. La sensazione è che ci sia condivisione sulla decisione di lunedì. Comunque stiamo parlando di fatti di cinque anni fa, a mio avviso è meglio parlare dell'attualità e del futuro, dato che ci sono altre situazioni aperte, immediate e ben più urgenti". Certo. stiamo parlando di fatti di cinque anni, dei quali non si è ancora data un’equa lettura in termini di responsabilità e conseguenze. Sono stati, come ha detto Andrea Agnelli “cinque anni di doppiopesismo”, e a nessun futuro si potrà pensare prima che siano “garantite, anzi ristabilite” le condizioni di parità tra i vari soggetti. E continuare a non decidere non aiuta, Ma “se l’ordinamento sportivo dimostrerà di non essere in grado di garantire ai suoi membri pari dignità e uguale trattamento”, ci penseranno i tribunali. E nulla v’è di più urgente di questo.

Anche Galliani vuole risposte da Auricchio – A chiedere spiegazioni ad Auricchio, a voler sapere la verità sulle indagini monche su Calciopoli, si è aggiunto subito anche Adriano Galliani: "Credo che sia giunto il momento di svelenire il calcio italiano. Per riuscirci però occorre che il colonnello Auricchio spieghi perché in occasione della sua indagine sono comparse soltanto determinate intercettazioni e ne sono rimaste fuori altre. Senza questo chiarimento tutto potrebbe rimanere così com’è. Appoggio dunque l’idea dei Della Valle di un tavolo di riappacificazione e il Milan è pronto a parteciparvi. Prima, però, è necessario fare chiarezza sulla questione delle trascrizioni. Quell’inchiesta ha riguardato solo alcuni club, si tratta di buon senso. Le osservazioni dei Della Valle sull’operato di Auricchio riguardano tutti e i veleni non scompariranno se non giungerà una risposta su questo punto, che considero molto delicato“.

Onestà turca – In Turchia è in atto da inizio luglio un’indagine relativa ad uno scandalo di compravendita di partite, che i media hanno già battezzato ‘Calciopoli turca’. Si presume che gran parte del campionato 2010/2011, vinto dal Fenerbahçe, sia stato indirizzato e che diversi club abbiano preso parte a questa combine che ha falsato l'esito del torneo. Lo scandalo coinvolge alcuni tra i più prestigiosi club turchi, dal Fenerbahçe al Trabzonspor e al Besiktas E proprio il Besiktas, a quanto riferiscono i media locali, ha restituito la coppa di Turchia, vinta (era il nono successo del club in quella competizione) contro l’Istanbul BB (4-3 dopo i tempi supplementari). Il Besiktas lo avrebbe fatto spontaneamente, senza pressioni da parte della giustizia sportiva, così motivando la sua decisione: fino al momento che siamo accusati e fino a che non metteremo in chiaro tutto, la coppa sarà in Federazione. la riprenderemo quando sarà finito tutto e le accuse le avremo, nel caso, respinte. Al di là di quelle che possano o non essere le responsabilità del club di Istanbul, un esempio di onestà: ma in Italia vige un diverso codice di onestà, evidentemente, e i diversamente onesti preferiscono tenersi titoli, mai vinti e nemmeno illibati. E vorrebbero vivere prescritti, sazi e felici.

Dopo l’amichevole: le impressioni di Matri, Pazienza, Lichtsteiner e De Silvestro – Al termine della gara contro la Rappresentativa della Val di Susa che l’ha visto protagonista, autore addirittura di una tripletta. Alessandro Matri è apparso soddisfatto: “E' certamente un test molto utile per provare gli schemi e le tattiche, le cose sotto questo aspetto stanno andando bene mentre le gambe e il ritmo sono ancora assenti per il momento. L'intesa con Quagliarella? E' la prima volta che giochiamo assieme e la stiamo affinando così come gli altri quattro attaccanti che sono in ritiro". Anche Michele Pazienza, uno dei nuovi, ha riferito sensazioni positive: “Queste partite servono per mettere in pratica quello che proviamo durante gli allenamenti - riporta juventus.com - le giocate che ci chiede il mister. Per questo le prime uscite sono sempre difficili. Per ora è presto per fare delle valutazioni, sicuramente c’è l’intenzione di fare bene e la voglia di lavorare, il tempo è dalla nostra parte. Pirlo? Mi sono trovato a mio agio vicino a lui, è piacevole poter giocare in una squadra con grandi campioni”. Lichtsteiner: "E' veramente bello giocare con questa maglia, la considero una fortuna per me, le cose stanno andando bene e l'intesa con Krasic sta salendo. Milos è un giocatore molto offensivo e nei miei compiti tattici c'è quello di stare una quindicina di metri alle sue spalle. Ma non ho paura di dover affrontare più avversari sulla fascia, è già successo e non è un problema". Infine il giovane diciottenne Elio De Silvestro, che Conte ha aggregato alla truppa da portare in ritiro, anche per ovviare alla carenza di esterni: “È stata un’emozione incredibile, un sogno per me che sono sempre stato tifoso juventino. Ho cercato di mettermi a disposizione e di fare quello che mi ha chiesto il mister. Certo, giocare con gente come Toni, Quagliarella e Felipe Melo è più facile. Ora la mia speranza è quella di potermi allenare ancora con questi campioni, migliorare ancora e poter collezionare qualche presenza con la Prima Squadra”.


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