Juve spiata da Telecom. Moggi: Solo io ho difeso la Juve, ma noi non fummo difesi.

News, 3 novembre 2011.


Caterina Plateo, collaboratrice di Adamo Bove, al processo Telecom ha spiegato come Telecom spiava la Juventus. Oggi tocca al Tnas. Moggi: Io da solo ho difeso la Juve, invece la Juventus non difese la gestione della Triade. Nedved: La Juve è prima in classifica? E' normale, com'è sempre stato. Andrea Agnelli: Grazie a Conte e ai nostri giocatori. Doppia seduta di allenamento per i bianconeri: tattica al mattino, lavoro atletico al pomeriggio; migliorano Lichtsteiner e Giaccherini. Nella classifica IFFHS la Juve scende ancora ed esce dalle prime cento. Cassano sarà operato (forse già domani) e dovrebbe tornare a giocare entro sei mesi.

Processo Telecom: la segretaria di Bove conferma il dossieraggio sulle utenze della Juventus - Si è svolta ieri presso la Corte d'Assise di Milano l'ennesima udienza dibattimentale del Processo Telecom. E' stata ascoltata, in qualità di testimone dell'accusa, la sig.ra Caterina Plateo, che i più attenti tra i nostri lettori ricorderanno essere la collaboratrice più fidata di Adamo Bove, il manager Telecom che si occupava della gestione dei sistemi per l'interrogazione del traffico telefonico, morto nel luglio del 2006, ufficialmente per suicidio. La Plateo ha confermato che Bove gli aveva chiesto il monitoraggio delle utenze riconducibili alla Juventus, alla GEA, alla Football Management, ad Enrico Ceniccola (utenza usata da De Santis), e ad alcune utenze della FIGC. La Plateo ha anche confermato che questi monitoraggi furono eseguiti usando il famoso Sistema Radar, di cui Bove era unico responsabile e che permetteva l'interrogazione del traffico telefonico senza lasciare alcuna traccia, a differenza del Portale Magistratura, anch'esso a disposizione di Bove e dei suoi collaboratori, il quale però registrava tutti gli accessi, lasciandone irrimediabilmente traccia. La Plateo ha altresì ricordato che le attività svolte sul sistema Radar erano riservatissime e per ordine di Bove non dovevano mai produrre stampe di tabulati, ma solo appunti scritti rigorosamente a penna.
All'udienza era presente l'avv. Paolo Gallinelli, difensore di Massimo De Santis, che nel Processo Telecom è parte lesa. Ulteriori approfondimenti sulla vicenda saranno oggetto proprio di un'interessante intervista all'avv. Gallinelli realizzata da Alvaro Moretti che verrà pubblicata stamattina da Tuttosport.

Oggi c'è il Tnas - E' fissata per oggi alle 10.30 presso il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport del Coni l'udienza per la discussione della controversia tra Juventus da un lato e le alleate Figc e Inter dall'altro sulla competenza del Tnas stesso per la mancata revoca dello scudetto 2006.

Moggi: Io ho difeso la Juve, la Juve non difese noi - Il 1° novembre la Juventus ha compiuto 114 anni e Luciano Moggi non poteva esimersi dal porgere affettuosi auguri alla sua Vecchia Signora: "Sono affezionato al popolo juventino come loro sono affezionati a me. Questi 114 anni di storia bianconera sono un pretesto in più per fare gli auguri alla squadra, ad Antonio Conte, ai tifosi che mi sono rimasti nel cuore - ha detto a Radio Manà Manà Sport 24 - Sono loro che rappresentano la Juventus e la juventinità. Andrea l'avrei voluto vedere prima come Presidente”. Invece sia a lui che noi è toccato vedere, ahimè, Cobolli Gigli e Blanc, in quegli anni bui dal 2006 in poi, da quel tristissimo, incredibile 7 maggio, quando la proprietà, impersonata da John Elkann, si dichiarò vicina alla squadra e all'allenatore, buttando a mare la Triade. E questa è ancora per Moggi una ferita aperta, in parte lenita dall'orgoglio di aver difeso, da solo, la Juve, cercando con determinazione le prove dell''imbroglio', per dirla con Prioreschi: “Peccato solo - ha proseguito l'ex dg bianconero - che gli anni indimenticabili della mia gestione non siano stati difesi dalla vecchia Juventus, l’avvocato Zaccone lesse in quattro giorni tutto il fascicolo accusatorio e decise che non ci doveva difendere. Dal 2006 ad ora l’ho difesa solo io la Juventus e non ho paura delle smentite".

Nedved: La Juve prima in classifica? Normale... - Lo Juventus Stadium Tour, l'iniziativa bianconera che da ieri consente ai tifosi di compiere un giro guidato nel nuovo impianto (nel corso della visita, della durata complessiva di 70 minuti, è possibile visitare attraversare l’area media, uscire dagli spogliatoi, attraversare il tunnel d’ingresso ed entrare in campo) si è avvalso, nel giorno della sua inaugurazione di un testimonial e di un cicerone d'eccezione: Pavel Nedved. Il ceco aveva clamorosamente dato buca alla cerimonia inaugurale dell'8 settembre: uno 'sgarbo' dovuto, come lo stesso Nedved avrebbe poi ammesso, ad alcune incomprensioni con il resto della dirigenza. Ieri ha fatto da guida, ma in realtà Pavel preferirebbe poter calpestare quelle zolle rincorrendo un pallone: "Darei tante cose per giocare in questo stadio che, devo dire, mi ha impressionato, ne ho visti tanti ma questo ha qualcosa in più. Mi ha colpito. Darei tante cose per scendere in campo. Quanto avrei segnato con il gioco di Conte? Madonna...". Ma la Juve, anche senza il suo apporto, è in testa alla classifica. Nulla di strano, eccepisce Nedved: "Vedo che tutti state trovando qualcosa di eccezionale nel primato della Juventus, ma per me è normale, come è sempre stato". Tuttavia: "Io sono felice, il campionato è molto bello,ma è ancora lungo: dobbiamo aspettare perché i conti si fanno alla fine - aggiunge - Nessuno ci giudicherà se dopo qualche giornata siamo stati primi oppure no, noi dobbiamo fare di tutto per essere a fine maggio in questa posizione. Difficile dire il nostro obiettivo. Sono contento di come stanno lavorando Conte e ragazzi, ma bisogna capire che per vincere bisogna ancora accelerare, non fermiamoci qua". E' conquistato da Conte, quasi sorpreso dalla sua bravura e dal suo impatto sull'ambiente: "Mi ha sorpreso anche se sapevo che era un grande avendoci giocato insieme. Non mi sarei mai immaginato che fosse così preparato col suo staff. Lo seguo dal campo, lavora tanto. Cos'ha in più? È riuscito a trasmettere il suo carattere, la voglia di vincere e non mollare mai". Comprende lo stato d'animo di Del Piero: "Conoscendolo, lui ha voglia di giocare. Vuole continuare fino a 40 anni e penso che vorrà giocare ancora. Non credo che la stia vivendo bene: lui vuole giocare sempre come qualsiasi calciatore. Non posso vedere un campione come Del Piero finire in panchina o in tribuna. Un campione deve finire in piedi giocando le partite. Senza la maglia della Juve? Io ho solo espresso un giudizio da tifoso e amico, gli voglio bene, so quanto ha dato e quanto ci tiene e mi dispiace non vederlo giocare. Andare in un'altra squadra? Le scelte stanno a lui. Lo vedo a Vinovo, non credo abbia voglia di approfondire questo discorso, conoscendolo non vorrebbe smettere a fine stagione".

Agnelli: Grazie Conte! - Andrea Agnelli era ieri all'inaugurazione del megastore di 550 mq che sorge nella zona adiacente allo Juventus Stadium: è targato Nike ed è è il più grande spazio commerciale dedicato in Italia ad una squadra di calcio. Per il presidente bianconero questo è un altro step importante: "Il nuovo negozio è un'altra tappa per raggiungere gli altri competitors europei". Ha colto anche l'occasione per ringraziare Conte: "Grazie a Conte per quello che sta facendo e per la cultura del lavoro che sta inculcando alla squadra"; ma anche i giocatori: "Grazie ai ragazzi che abbiamo, che sono i migliori che potessimo avere".

Doppia seduta per i bianconeri - Doppia seduta di allenamento ieri per i bianconeri: un'ora al mattino e oltre due ore al pomeriggio. Nella seduta mattutina si è lavorato prevalentemente sulla tattica: dopo il riscaldamento e il torello, il gruppo è stato diviso in due parti. Attaccanti ed esterni si sono esercitati a tirare in porta, mentre i difensori e i centrocampisti hanno provato i movimenti, sia in fase di non possesso palla che in chiave offensiva. La buona notizia ha riguardato Lichtsteiner, che è tornato in campo, seppur allenandosi a parte; anche Giaccherini sembra aver risolto il problema muscolare alla coscia sinistra e andare ormai verso il ritorno in gruppo e l'arruolabilità per le prossime gare. La seduta pomeridiana è stata invece dedicata tutta al lavoro atletico: i giocatori, dopo aver lavorato in palestra sulla forza, sono scesi in campo per una serie di scatti e di cambi di direzione ad alta intensità.

Classifica IFFHS: podio immutato, la Juve scende ancora - Nella nuova graduatoria dell'Istituto Mondiale di Storia e Statistica del calcio (fino al 31 ottobre 2011) resta immutato il podio delle tre regine del calcio mondiale, nell'ordine Barça (a quota 335), Real (309) e Manchester United (280). Al quarto posto salgono gli argentini del Velez Sarsfield (263) che scavalcano il Porto (251) e lo Schalke (250). Al settimo sale il Manchester City (235), seguono il Bayern Monaco (233), i cileni dell'Universidad Catolica Santiago (228,5) e i brasiliani del Santos (228). Esce dalla top ten l'Inter, che scivola dal 9° al 12° posto (225), superato anche dal Paris Saint Germain (226). Nelle prime 100 altre sei italiane: Milan (203) che guadagna 6 posti ed è 19°; il Napoli (166), che guadagna 4 posti ed è 35°; la Roma (153), che perde 4 posizioni ed è 53esima; il Palermo, stabile al 72° posto; l'Udinese (136), che sale dal 90° al 72° posto; la Lazio (124), che entra nella top 100, al 98° gradino, guadagnando 11 posizioni. Esce invece dalla top 100 la Juventus (120), che era novantunesima ed ora è scesa in 105sima posizione (alla pari con i brasiliani del Flamengo).

Cassano verrà operato ma tornerà a giocare - Oggi il Milan ha emesso un comunicato sulle condizioni di Antonio Cassano, dopo che 72 ore di esami strumentali e neurologici hanno individuato le cause del malore che lo ha colpito: Cassano è rimasto vittima di una sofferenza cerebrale su base ischemica, che non ha tuttavia determinato deficit neurologici persistenti. La causa è stata individuata nella presenza di un forame ovale pervio cardiaco interatriale, un problema individuabile solo con sofisticati esami specialistici. Probabilmente già domani sarà sottoposto ad un piccolo intervento chirurgico per la chiusura del forame ovale; poi dovrà osservare un periodo di riposo dai 4 ai 6 mesi, dopodiché potrà riavere l'idoneità a giocare.


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