Conte: Il pareggio brucia, ma Gigi resta sereno. L'allegro Allegri.

News, 3 maggio 2012.

 

 

Conte è rammaricato, ma non perde la serenità: come non la perderà Buffon, assicura. Conte: Il pareggio brucia, ma insegna a questi ragazzi che non c'è niente di scontato: ora non ci resta che vincere entrambe le ultime due partite. Marchisio: C'è rammarico, ma siamo sempre primi; ora dobbiamo pensare solo alle prossime gare. Ora si attende che la Lega di serie A decida sulla contemporaneità delle partite di domenica per Juve e Milan. L'allegria di Allegri: Adesso mi diverto molto. Si deve decidere sulla sede del ritiro estivo dei bianconeri: si tratta ancora per Chiusa Pesio e Bardonecchia.

Conte: C'è rammarico, ma sarà un ulteriore motivo di crescita - E' rammaricato Conte, certo, ma non è sconfitto dentro: anche perché sa che il destino dei bianconeri sta ancora nelle loro stesse mani. E il suo ruolo gli impone di essere il primo a rialzare la testa, perché al danno materiale (i due punti) non si aggiunga quello psicologico: perché sarà proprio sulla testa, oltre che sulla tattica che lui e il suo staff dovranno lavorare da qui a domenica. "E' il calcio, è stato tutto rocambolesco quel che è successo - dice a Sky - Ci sono stati episodi in passato e oggi l'abbiamo subito noi, ci sta e dispiace. E' un ulteriore motivo di crescita, ad inizio campionato avremmo messo centomila firme per essere un punto in testa avanti, oggi c'è rammarico perché vincendo avremmo messo una seria ipoteca. Le ultime due gare vedremo come andranno, cercheremo di vincere e alla fine della stagione tireremo le somme, se le avremo vinte bravi noi altrimenti, se chi sta dietro ne approfitterà, faremo loro i complimenti". Questo l'esordio di Conte ai microfoni Sky. Difende Buffon: "E' stato un infortunio, così come capita di sbagliare alcuni gol. Gigi sta facendo una stagione straordinaria, spesso è stato protagonista e ha la forza e capacità per rimanere sereno"; ma anche il resto del gruppo, che avrebbe potuto mettere in ghiaccio la partita e invece ha sprecato qualcosa: "Abbiamo avuto occasioni per raddoppiare ma oggi è successo qualcosa di imponderabile, loro non hanno mai tirato in pratica. Sapevamo che vincendo avremmo fatto un passo in avanti, magari questo ci ha tolto spensieratezza". Spera di vedere in questo passetto falso un'occasione per migliorare, soprattutto a livello di maturità, di abitudine a lottare per traguardi importanti: "Il gruppo ha avuto una crescita straordinaria, arriviamo dal settimo posto e qualcosa ci sta di perderlo per strada. Siamo ad un punto molto importante della stagione, cercheremo ora di vincere le prossime due gare poi a fine stagione vedremo se saremo davanti noi o chi ci insegue. Siamo imbattuti da 36 giornate ed è qualcosa di straordinario. Certamente c'è sempre da migliorare qualcosa e vedremo nelle prossime due gare, ci metteremo alla prova anche sotto questo aspetto".
La risposta finale ad Ilaria D'Amico, che osservava che il pareggio bianconero avrebbe mantenuto entusiasmante sino alla fine questo campionato, testimoniava che nel tecnico bianconero non manca tuttora una serenità di fondo, che ci auguriamo riesca ad infondere alla truppa nei prossimi giorni, perché nelle ultime due partite la Juve sappia fare 'la Juve': "Eh, ma abbiamo pareggiato per voi", ha osservato.

Conte: Questa partita ci ha insegnato che non esiste niente di scontato - In conferenza stampa Conte ha poi spiegato quale insegnamento i bianconeri debbano trarre da questa gara dominata (come era nella logica delle cose), ma non vinta: "L'insegnamento della partita è semplice semplice: che non c'è niente di scontato, che anche quando stai tranquillo e sereno, da un momento all'altro, può succedere qualcosa, soprattutto se il risultato è in bilico. Quindi questo è l'insegnamento grande che ci dà questa partita. Oggi brucia di più perché è la terzultima partita e vincendo oggi avremmo messo una seria ipoteca.... non avremmo dovuto vincerne due, ma sarebbe bastata una. Ci confronteremo benissimo con i ragazzi già da domani, ribadendo un discorso: che questi ragazzi stanno facendo un qualcosa di straordinario e che oggi abbiamo raggiunto la 36esima partita utile consecutiva, quarantesima con la Coppa Italia, non ci ha battuto nessuno. Mancano due partite da giocare veramente alla grande per entrare nella storia; altrimenti dovremmo rimandare e sarebbe un peccato. Però uno deve vincere: o vinciamo noi, o vince il Milan. Conta vincere. Conta vincere le due partite per essere certi. Quindi conta solamente quello, al di là degli avversari, bisogna comunque vincere le due partite".

Marchisio: C'è rammarico ma siamo ancora primi e pensiamo alle prossime gare - Sarà il punticino di vantaggio sul Milan che ancora mantiene i bianconeri sopra la linea di galleggiamento, sarà che il Dna gobbo ha messo solide radici anche nei giocatori, soprattutto in chi, come Claudio Marchisio, gobbo è da sempre, ma 'il principino', al pari del suo mister, non drammatizza, consapevole che nulla è perduto e che è nei piedi e nella testa sua e dei suoi compagni che si gioca il destino di questa stagione. "C'è rammarico visto come è andata la gara - ha detto a Sky Sport - oggi dato che abbiamo rischiato zero ed eravamo pure in superiorità numerica. Però siamo sempre primi e ora pensiamo alle prossime gare". Sa che ha sbagliato Buffon, così come hanno sbagliato gli altri componenti della squadra che non hanno saputo concretizzare la netta superiorità territoriale e di gioco: "Capita a tutti oggi è successo a Gigi. Tra l'altro il campo in quella zona è pure brutto ma siamo sempre primi e dobbiamo mantenere la forza e la testa per continuare così e ottenere queste due vittorie. E' successo stasera come in alcune occasioni come è avvenuto con altre squadre alla nostra portata. Gli errori capitano a chiunque, è vero in questi contesti dobbiamo essere più cinici dato che abbiamo mancato alcune occasioni importanti ". Ammette che, forse, un po' di stanchezza si è fatta sentire: "Si gioca ogni tre giorni, un po' di stanchezza ci sta, visto questo tour de force. Siamo partiti forte poi ci sta di calare nella ripresa, era la quarta gara di questo filotto".
Su Juventus Channel ha poi chiesto l'aiuto di tutti, tifosi in primis, per superare questo momento decisivo: "Abbiamo bisogno anche dei tifosi: non solo di tutta la squadra che non molli, del nostro allenatore, del nostro staff, ma anche dei nostri tifosi che ci accompagnino in questa avventura che è quasi alla fine e dove non bisogna mollare niente per arrivare a questo scudetto".

Sarà contemporaneità? - Il fatto che il distacco tra le due prime della classe si sia ridotto ad un solo punto dovrebbe indurre al Lega a far giocare Milan e Juve in contemporanea domenica, quindi entrambe di sera, alle 20.45. La lotta per la retrocessione non ne sarebbe peraltro nemmeno sfiorata perché i risultati di ieri sera garantiscono ai sardi la salvezza matematica.
Conte però non vuole addentrarsi in questo discorso: "Queste sono cose che deve guardare la società, le deve valutare. Io penso che bisogna fare le cose nella maniera migliore e nella maniera giusta"E nemmeno Allegri prende posizione: "L'organo competente deciderà per la regolarità visto che si gioca per lo scudetto".

E Allegri ora è allegro - Ed ecco come ha reagito al passetto falso bianconero Massimiliano Allegri: "A 5' dalla fine, lo scudetto sembrava finito... Poi il Lecce ha segnato e negli ultimi minuti sembrava di stare a teatro ad aspettare la fine di un'opera. Mi diverto molto. Ora arriviamo carichi al derby: il campionato è ancora nelle mani della Juve, ma anche giocarsela fino all'ultima giornata non è male. Abbiamo sempre creduto nella rimonta scudetto: domenica ci aspetta una bella serata, io per fortuna sarò sulla panchina del Milan e non vedo l'ora di gustarla fino in fondo".

Ritiro estivo ancora in Piemonte per la Juve? - I dirigenti bianconeri, in testa il presidente Andrea Agnelli, che fu il primo lo scorso anno a spingere per riportare la Juve fra i suoi tifosi e nelle sue valli, è impegnato in questi giorni in una serie di vertici con le autorità regionali e provinciali per riportare la comitiva bianconera a Bardonecchia e a Chiusa Pesio, come ha dichiarato l'assessore regionale Alberto Cirio: "Stiamo lavorando sodo per una nuova intesa. C'è la volontà di mantenere la Juventus in Piemonte anche per i ritiri estivi 2012 e 2013"; le trattative sono in fase avanzata per Chiusa Val Pesio (che già ospita da tempo le giovanili), soprattutto dopo l'ultimo incontro consuntivo con presidente e vice di SportVal Granda Eventi Gabriele Mauro e Armando Erbì e col presidente del Consiglio provinciale di Cuneo Giorgio Bergesio; qualche difficoltà in più (pare di carattere economico) per Bardonecchia.


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