L'eredità del derby: ingenti danni e quello striscione, ma anche un viatico per Donetsk.

News, 3 dicembre 2012.

Calciopoli: cosa c'è da vedere in tv. Lo striscione su Superga: si lavora per scoprire chi ha esposto lo striscione e come sia entrato. Da parte dei tifosi granata decine di migliaia di euro di danni al settore ospiti dello stadio. Oggi la Juve parte per Shakhtar: Conte non potrà avere a disposizione né lo squalificato Marchisio né Simone Pepe; si cerca di recuperare Chiellini. Giovinco e Marchisio: Molto soddisfatti per la vittoria nel derby, ma adesso c'è un turno da passare. Giovanili bianconere: bene i Giovanissimi Nazionali, una sconfitta invece per gli Allievi Nazionali.



Calciopoli: cosa c'è da vedere in TV - Nell'imminenza della sentenza dell'appello di Giraudo, che dovrebbe essere pronunciata mercoledì sera, domattina alle ore 9.30 su Rai Sport 1 ci sarà una trasmissione a cura di Alberto Rimedio e condotta da Gianni Cerqueti, alla quale parteciperanno Maurilio Prioreschi (avv. difesa Moggi), Paolo Gallinelli (avv. difesa De Santis), Paolo Bertini (ex-arbitro) e ii giornalisti Marco Mensurati' per 'La Repubblica' e Guglielmo Buccheri per 'La Stampa'.

Lo striscione su Superga - Vi abbiamo accennato ieri al vergognoso striscione su Superga ("Noi di Torino orgoglio e vanto, voi solo uno schianto"), un obbrobrio che non biasimeremo mai a sufficienza e ci auguriamo che i responsabili non possano mai più mettere piede in uno stadio: il loro sentire non attiene in nulla allo sport, con i cui valori questi figuri non hanno nulla a che spartire, e nemmeno attiene alla maglia bianconera. Per di più il macabro messaggio campeggiava nella curva Scirea, proprio quella intitolata non solo ad un grande campione ma, come ha ricordato Andrea Agnelli nel discorso in occasione dell'intitolazione a Gaetano della via dello Stadio, ad un uomo stupendo, che ci manca: ma proprio per questo sarebbe primo dovere dei tifosi farne rivivere i valori profondi che egli incarnava.
Anche perché noi tifosi juventini abbiamo molto spesso dovuto sperimentare il dolore (e la rabbia) di veder insultati i nostri morti, sia che si tratti dell'Heysel ("Mi ricordo lo Stadio Heysel, le bandiere del Liverpool..." dei viola, "Cosa succede, cosa succede a Bruxelles, son 39 i morti dell' Heysel", dei romanisti, "39 sotto terra, viva viva l'Inghilterra" proprio dei granata), o di Ale&Ricky (“Nuota, nuota, piccolo gobbo/quanto stai in apnea”, “Gobbo maledetto, salta anche tu nel laghetto”) o di Fortunato ("Fortunato, leucemico fulminato" dei viola), o di Scirea ("Scirea Gaetano è morto contromano", di marca romanista); o anche Gianluca Pessotto, fortunatamente ancora accanto a noi ("Buttate, buttate de sotto, oh Pessotto, buttate de sotto" dei viola, "Vola/vola giù dal quarto piano/col crocifisso in mano/dai facci l’aeroplano/Pessotto vola", "Felix 36 km di volo e muro del suono rotto, ma mai spettacolare come il volo di Pessotto", quello recentissimo dei milanisti): per citare solo alcuni degli striscioni o dei cori che per noi bianconeri sono stati fonte di sofferenza, pugnalate infami.
E l'ultima cosa che avremmo voluto vedere sulla nostra curva Scirea è proprio quello striscione, che deve rinnovare in noi quello stesso dolore, perché i morti e i lutti non hanno maglia, appartengono al comune sentire degli esseri umani. E la prima a rimanerne costernata sembra essere stata proprio Mariella Scirea, la vedova di Gaetano.
Naturalmente l'episodio è stato amplificato dai media, e non sono certo queste le 'imprese' per cui la Juve deve salire alla ribalta; e verrà sanzionato dal giudice sportivo.
Ne ha parlato Roberto Massucci, a Radio 24, portavoce dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive: "È un fatto grave che purtroppo è già accaduto, Bisogna scoprire come è entrato. Ci sono tanti sistemi. A volte vengono portati a pezzi, a volte entrano in stadi che non sono adeguatamente gestiti prima della partita. Ci sono accertamenti in corso e si lavorerà per accertare chi ha esposto lo striscione e per capire come questo striscione è entrato. Le norme ci sono e le tecnologie anche, quindi cerchiamo di dare delle risposte. Fino ad oggi è sempre stato così. Fino ad oggi tutti coloro che hanno commesso illegalità all'interno dello Juventus Stadium sono stati identificati".
Questo ci conforta nella speranza che avvenga anche questa volta, che i colpevoli vengano tenuti lontani dai luoghi in cui si fa sport con un rigido Daspo e che almeno questo deterrente, affiancato da un'opera di educazione ai valori dello sport (anche se non è una strada che i media in genere percorrono volentieri perché è una via in salita e paga solo a lungo termine e non in moneta sonante) serva ad alzare l'asticella dei valori che popolano questo mondo che fatica a rimanere pulito.
E che certi striscioni, certi cori, certe magliette non si abbiano più a vedere, da parte di nessuna presunta tifoseria, è il miglior messaggio che si possa far passare.

La faccia brutta del derby - Alla Juventus il derby ha fruttato tre punti, una bella prestazione impreziosita dai goal di due ragazzi 'fatti in casa' e un buon incasso (circa 40.000 i presenti di cui 1500 granata).
Ma non sono tutte rose, ci sono anche le spine: tre tifosi arrestati (due della Juve, uno del Torino) per tafferugli avvenuti prima del derby: risponderanno di rissa aggravata, resistenza e lesioni. Feriti negli incidenti un tifoso juventino, uno steward della società bianconera in servizio nel settore ospiti e tre agenti della Digos. Inoltre un corteo di circa 700 supporter granata, di cui alcuni incappucciati e armati di cinture, ha raggiunto un settore dello stadio in cui erano presenti ultras bianconeri. Le forze dell'ordine li hanno respinti ma, nell'occasione, si è verificato un fitto lancio di oggetti da entrambe le parti. Il tifoso bianconero, un 46enne, ha riportato ferite al volto, i tre agenti hanno una prognosi tra i sette e gli otto giorni, mentre lo steward è stato colpito da un pugno in faccia. La Juventus ha segnalato gravi danneggiamenti nel settore ospiti dello stadio, letteralmente distrutto. Si parla di decine di migliaia di euro: oltre 200 seggiolini divelti, bagni sfasciati, porte antincendio e vetri anti-sfondamento spaccati. Forse a questo punto è meglio che la prossima volta i torinisti seguano la gara da un maxi-schermo situato all'Olimpico, come hanno fatto stavolta 600 di loro, rinunciando ad acquistare tutti i 2000 biglietti messi a loro disposizione.

Conte prepara la trasferta di Donetsk - Sarà l'ultima piccionaia per Conte, e la Juve vorrebbe fosse una grande festa; per regalare questa festa al mister occorrerà però battere lo Shakhtar, o almeno pareggiare, per poter superare il girone di Champions; non si potranno fare calcoli, lo Shakhtar è già qualificato ma non regalerà nulla, sinora è stata la squadra più forte del girone e dunque i bianconeri dovranno mettere in campo tutte le loro qualità e il loro carattere.
Ieri mattina Conte e i suoi ragazzi, alle 11.30, erano già a Vinovo: lavoro defaticante in palestra per chi ha giocato, normale attività in campo per gli altri. Si è rivisto Chiellini che ha lavorato un po' in gruppo e un po con un programma differenziato. Conte non ha perso le speranze di recuperarlo per Donetsk, e così è anche per Caceres; sicuro invece il rientro di Vidal che, al posto dello squalificato Marchisio, avrà assai probabilmente accanto a sé il giovane Pogba.
Oltre a Marchisio, sarà sicuramente indisponibile anche Simone Pepe che ieri, durante il riscaldamento, ha risentito ancora fastidi a livello muscolare della coscia sinistra: un'annata sinora davvero sfortunata per l'esterno di Albano Laziale.
Oggi, dopo l'allenamento fissato per le 10.30, la Juve nel primo pomeriggio partirà per l'Ucraina: lo staff bianconero ha preparato con cura la trasferta di Donetsk e quindi i bianconeri partono con buon anticipo anche per acclimatarsi ad un clima, pur se non ancora rigidissimo (si parla di temperature attorno allo zero), certo più freddo del nostro.

Marchisio e Giovinco il giorno dopo - E' stata la ciliegina sulla torta il fatto che a firmare il derby siano stati due ragazzi cresciuti in casa Juve, e la vittoria ha un sapore particolare anche per loro due, forse in modo particolare per Sebastian Giovinco, che ha fatto fatica a convincere la Juve di meritare questa maglia e che anche nelle scorse settimane era stato a volte messo nel mirino e addirittura fischiato, anche se non ha mai perso la stima di Conte, nonostante qualche prestazione un po' sottotono (almeno in rapporto alle aspettative). E quindi per lui, ha detto in un'intervista dei due a Sky, vincere il derby nella Juve dei 'grandi' "ha un sapore diverso, ha un sapore particolare. Sapevamo che era una partita difficile, ma sono contento di come alla fine è finita. Sono molto soddisfatto".
Concetto ribadito da Marchisio: "Non è stata una partita facile anche se eravamo in superiorità numerica, però c'è stata una prestazione sicuramente ottima della squadra dopo Milano". Poi ha parlato dell gara di Champions, dove lui non potrà essere della partita, ma in realtà la Juve sono tutti loro, anche quelli che per qualche motivo non vanno in campo: "L'obiettivo è quello di passare il turno di Champions. A Donetsk dobbiamo fare la Juve. Noi non possiamo scendere in campo per risparmiarci, noi dobbiamo fare la Juve. Lo abbiamo fatto lo scorso anno, e questo ci ha portato allo scudetto, e stiamo cercando di farlo anche quest'anno. La vittoria contro il Torino ci dà una grandissima motivazione per andare ad affrontare lo Shakhtar, che secondo me è la squadra più forte del girone".
"L'assenza di Claudio è importante - ha aggiunto Giovinco - ma sappiamo che è una partita molto difficile e, al dinlà di chi gioca chi c'è e non gioca, dobbiamo cercare di essere tutti al massimo".

Giovanili bianconere: bene i Giovanissimi, sconfitti gli Allievi - Continuano a volare (sono al sesto successo consecutivo) i Giovanissimi Nazionali di Gabetto, che ieri hanno letteralmente travolto con un tennistico 6-0 la Valle d'Aosta, con doppietta di De Mitri e reti di Morselli, Magnati, Faiola e Picone.
Gli Allievi Nazionali invece, dopo quattro vittorie, hanno accusato uno stop ad Empoli (2-1).


Foto Gallery