Anche Llorente è a Torino. Ottimismo Elkann: Siamo forti!

News, 2 luglio 2013. 
 
Llorente è arrivato a Torino, ha preso la numero 14 ed oggi terrà la conferenza stampa. John Elkannn: Tevez è un grandissimo acquisto, poi abbiamo Llorente e un collettivo forte, siamo la squadra da battere. Querelle Supercoppa: la Juve adirà la Giustizia Sportiva; e, qualora non desse frutti, non si esclude di percorrere anche la strada della giustizia ordinaria. Giaccherini: E' sicuramente il momento migliore della mia carriera. Bonucci: Questa Juve può pensare di portare a casa qualcosina di importante anche in Europa. Dossier illegali: chiesti due anni per Tronchetti Provera.
 
Llorente sbarca e si prende la maglia numero 14 - Erano quasi le 14 quando, con un po' di ritardo rispetto a quanto previsto, l'aereo con a bordo Fernando Llorente è atterrato a Caselle, proveniente da Olbia, dove l'attaccante basco aveva trascorso il fine settimana con i familiari (mamma, papà, fidanzata e fratello) che lo hanno accompagnato in questo suo primo soggiorno torinese. E' stato accolto dall'entusiasmo dei tifosi, un'accoglienza travolgente quanto quella che aveva abbracciato Tevez alla Malpensa. Poi su un'auto della Juventus il team manager Fabris ha accompagnato Llorente e i suoi in hotel, dove il bomber ha reso la sua mise un po' meno informale (camicia e giacca al posto dell'iniziale maglietta) per poi trasferirsi da Trussardi, che ha recentemente sottoscritto una partnership per griffare le divise ufficiali della Juve; espletate le prove della divisa, si è trasferito nella sede della Società, dove ha incontrato il presidente Andrea Agnelli, che gli ha consegnato la maglia numero 14. Poi presso l'Istituto di Medicina dello Sport ha sostenuto  la prima parte delle visite mediche, che si concluderanno nella mattinata di domani. In tale occasione ha avuto modo di incontrare Andrea Pirlo e Andrea Barzagli, reduci, con qualche problema fisico, dalla trasferta brasiliana.
Llorente, al suo arrivo, ai microfoni che lo attendevano ha detto solo: "Sono molto contento di arrivare a Torino e domani in conferenza stampa risponderò a tutte le domande". E, incalzato con una domanda che gli chiedeva se fosse contento di giocare con Tevez, ha ripetuto: "Sono molto contento di arrivare qui alla Juve, domani si potrà parlare di più".
E dunque lo sentiremo oggi, alla conferenza stampa in programma alle ore 16 presso lo Juventus  Stadium, trasmessa anche in diretta livestreaming su Juventus.com e sul canale ufficiale bianconero su Youtube.
Qui le prime immagini di Llorente alla Juventus.
 
John Elkann: Tevez, Llorente e un forte collettivo, siamo la squadra da battere - 'Io preferisco che si faccia e  non parlare' aveva detto John Elkann, parlando di calciomercato (in quel caso il nome caldo era Jovetic). Ora il 'grande nome' è arrivato John Elkann lo celebra, a margine di un evento a Milano: "Tevez è un grandissimo acquisto per la Juve. La Juve ha sempre avuto numeri 10 forti e Tevez lo è". Ma non è solo: "Abbiamo in questo momento Llorente. La Juve è una squadra forte e lo ha dimostrato vincendo l'ultimo scudetto, l'importante è avere un collettivo forte". E' ancora la Juve la squadra favorita per lo scudetto? "Come tutti i campioni in carica, è naturale che quella bianconera sia la squadra da battere". Ma Elkann parla anche di Buffon e della Nazionale: "Buffon ha dimostrato ancora una volta il grande campione che è. Noi siamo orgogliosi come juventini di avere il nostro capitano che ha fatto queste grandi cose in Brasile. In Confederations ho visto una bella Nazionale grazie soprattutto al blocco Juve, anche".
Poi il discorso si sposta sull'ingresso di capitali stranieri nel nostro calcio, nella Roma e probabilmente nell'Inter: "E' un successo e non una sconfitta se entrano capitali stranieri. L'importante è che queste persone che entrano nei club abbiano voglia di crederci. E' una cosa positiva per il nostro calcio ma bisogna che il nostro sistema faccia quello che accade negli altri paesi, ovvero che migliori e progredisca. Mio cugino Andrea è molto impegnato in tal senso".
 
Querelle supercoppa – La decisione della Lega di dividere i proventi della finale di Supercoppa in modo quantomeno bizzarro (1,8 milioni garantiti alla Lazio, le briciole alla Juve) come presunto risarcimento della mancata trasferta in Cina (che avrebbe garantito questo stesso ammontare ad entrambi i club) ha profondamente contrariato il club e indignato i tifosi. Il club, che sostiene che la Juve aveva il diritto di chiedere di non andare a Pechino (avendolo peraltro fatto con congruo anticipo) e che la vincita della Coppa Itala garantiva sì il diritto a sfidare la squadra campione d’Italia per la Supercoppa, ma non assicurava affatto un incasso da 1,8 milioni, sta per presentare il ricorso alla Corte di Giustizia Federale ma, a quanto trapela, qualora ancora una volta le istituzioni sportive si rivelassero ostili, sarebbe pronta anche a percorrere la strada della giustizia ordinaria.
I tifosi, a loro volta, oscillano tra reazioni istintive con appelli a non recarsi a Roma per non dar modo alla Lazio di incassare quanto brama a reazioni più meditate e propositive, anche in chiave futura, come la proposta che sui social viene portata avanti con una petizione che chiede che, se Charity dev’essere, sia per un nobile scopo: quest’anno l’intero incasso per la fondazione Borgonovo per la lotta alla Sla e per il futuro istituzionalizzare l’iniziativa con incasso da devolvere a fini benefici (indicati da ciascuno dei due club, indipendentemente da dove si giochi la gara): certo, considerando l’andazzo di questo mondo del calcio (in mutande), in cui lo sport preferito dai dirigenti è accapigliarsi per ogni euro che vedono passare anche in lontananza, sembra utopia.
 
Giaccherini: E' il momento più bello della mia carriera - Emanuele Giaccherini, atteso dai cronisti all'aeroporto, di ritorno dalla Confederations Club, ha espresso la sua soddisfazione per le belle prove fornite, lui che da molti era così sottovalutato che ci si chiedeva come mai Prandelli lo portasse in Brasile: "Sono contento, siamo contenti perché siamo arrivati terzi, era importante terminare bene; la semifinale è andata male, però va bene così". Vincere il Mondiale? "Sicuramente ci proveremo". "Il momento più bello della mia carriera? "Sicuramente sì".
 
Bonucci: Lo scudetto non basta più - E' un Bonucci ambizioso quello che è sceso dall'aereo che lo ha riportato a casa dal Brasile: "Tevez è sicuramente un bel regalo - ha detto ai microfoni Sky, come lo è stato Llorente e come tutti i giocatori che fanno parte della rosa della Juventus, una Juventus forte, il cui obiettivo quest'anno non sarà solo riconfermarsi per la terza volta consecutiva in Italia, ma portare a casa qualcosina di importante anche in Europa".
 
Dossier illegali: chiesti due anni per Tronchetti Provera - Il processo era iniziato lo scorso febbraio, dopo che la Procura di Milano aveva disposto la citazione diretta in giudizio per ricettazione, in relazione a dati sottratti nel 2004 dal pc di un agente dell'agenzia investigativa Kroll da parte della security di Telecom, all'epoca guidata da Giuliano Tavaroli,. Ieri Marco Tronchetti Provera era atteso in aula per essere interrogato, ma non si è presentato, decisione motivata, secondo i legali di Tronchetti Provera, dall'abnormità processuale delle scelte della Procura. Si è passati dunque alla requisitoria del pm Alfredo Robledo che ha chiesto per l'imputato due anni di reclusione e 5.000 euro di multa, in quanto avrebbe saputo "della natura illecita di quei files" e avrebbe anche cercato di mascherarne la "provenienza".
 

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