Calciopoli: inizia il processo di appello. Marotta: Jovetic? Magari in prestito gratuito.

News, 3 luglio 2013.
 
 
Dopo la falsa partenza del 24 maggio, a Napoli torna in aula l'appello del processo su Calciopoli. Marotta: In attacco siamo a posto, ma da qui al 31 agosto può succedere di tutto, anche che la Fiorentina ci dia Jovetic in prestito gratuito. Marotta: Llorente, oltre ad essere un giocatore di grande talento, è anche un professionista di grande valore. Llorente: Per me è un sogno poter giocare qui. Llorente al J Museum è stato guidato da Andrea Agnelli in un viaggio nella storia bianconera.
 
Riparte Calciopoli: L'appello in aula a Napoli - Nell'aula 316 della sesta sezione della Corte d'Appello di Napoli lo scorso 25 maggio aveva preso il via il processo d'Appello su Calciopoli: presidente Silvana Gentile, giudici Roberto Donatiello e Cinzia Apicella; l'accusa è rappresentata dal procuratore generale Antonio Ricci. Ma fu una falsa partenza, erano intervenuti problemi di notifiche. E oggi, alle ore 11, è finalmente il giorno fissato per la vera ripresa.
Ci sarà posto per eventuali dichiarazioni spontanee e per la relazione del procuratore generale. Poi si vedrà di fissare un calendario.
Grazie alla presenza del nostro Frales seguiremo l'udienza sul nostro blog. 
 
Marotta: Jovetic? Può capitare anche che ce lo diano in prestito gratuito - Era la presentazione di Fernando Llorente, ma le domande dei media non potevano non cadere anche sul tormentone Jovetic, cui l'arrivo di Tevez, unito a quello, già fatto, di Llorente, sembra aver chiuso la porta, anche per l'entità dell'investimento richiesto (la Fiorentina non recede dalla sua richiesta di 30 milioni cash). Così Marotta in proposito: "Con l'arrivo di Llorente e con l'arrivo di Tevez, sono sicuramente arrivati due grandissimi calciatori, di grandissima rilevanza qualitativa, tali da far aumentare il livello del reparto. Quindi diciamo che in questo momento, per quanto riguarda il reparto offensivo siamo molto contenti di aver centrato gli obiettivi che avevamo in mente di raggiungere. Sul fatto di Jovetic, era un'ipotesi che avevamo percorso nel corso di questa campagna, ma come sapete le difficoltà di rapporti si sono evidenziate e a questo punto riteniamo che per quanto riguarda quell'assetto siamo veramente a posto e siamo veramente contenti di avere questi giocatori". Però, più avanti... "Nel calcio, si sa, quello che non succede oggi può succedere domani. Di sicuro oggi, ho dato una risposta molto chiara. Poi è evidente che da qui al 31 agosto può capitare di tutto, magari che la Fiorentina te lo dia in prestito gratuito". Ora davvero la Juve non ha più l'assoluta necessità di rincorrere Jo-Jo, se venisse sarebbe la ciliegina sulla torta, ma si può fare con calma, non a quelle cifre e non solo cash; nel caso, la Fiorentina è stata avvisata, con un filo di ironia; perché comunque a Châtillon Conte si potrà già godere Tevez e Llorente.
 
Marotta: Llorente, l'uomo e il campione - Ma la maggior parte dei suoi interventi Marotta l'ha dedicata al protagonista della conferenza stampa, Fernando Llorente: "E' stata la prima acquisizione della stagione 13/14.  Acquisizione forse è un termine improprio in quanto non è circolato del denaro, come ben sapete, ma è stata colta un'opportunità che queste dinamiche di mercato offrono e quindi siamo riusciti, grazie anche alla nostra tempestività, ad assicurarci un giocatore di grande talento, un giocatore che rappresenta sicuramente un nome importante. Lo abbiamo fatto dando l'ufficialità nel corso del mese di febbraio scorso, quindi procedendo nel rispetto delle norme regolamentari vigenti, abbiamo dapprima instaurato dei contatti con i professionisti che lo rappresentavano e poi successivamente siamo riusciti anche a conoscerlo personalmente. Direi che al di là delle qualità di campo, che sono conosciute, perché televisivamente e visivamente potevamo apprezzarne le qualità, abbiamo apprezzato anche un uomo importante, un professionista di grande valore ed è stato questo, assieme al suo valore tangibile dal punto di vista calcistico, che ci ha portato a stipulare un rapporto contrattuale della durata di ben 4 stagioni, a testimoniare come noi abbiamo riposto grande fiducia in lui e altrettanto lui ha fatto in noi. Quindi siamo molto orgogliosi di questa operazione, che premia tutti i miei collaboratori, in primis Fabio Paratici e coloro i quali si sono adoperati per definire questa operazione, la società il presidente, tutta la Juventus. Abbiamo voluto dare questa volta anche un segnale forte, perché la Juventus accaparrando le prestazioni di questo giocatore ha sicuramente e indiscutibilmente alzato il livello qualitativo di un reparto che spessissimo era stato criticato, ma che in realtà poi è sempre stato sottovalutato perché nelle ultime due stagioni noi abbiamo comunque ottenuto, è una parentesi statistica che indico in questo frangente, la minore differenza reti, con un attacco che se non il primo è sempre stato il secondo, sia nella stagione passata che in quella prima. Accogliamo con grande piacere ed entusiasmo  questo nostro nuovo giocatore: Fernando è un giocatore conosciuto, è Campione del Mondo e Campione d'Europa in carica, quindi testimonia quanto la sua qualità sia indiscutibile. La passata stagione non è stata coronata con prestazioni in termini di realizzazione e di presenza sicuramente consistente, ma sapete benissimo che quando il giocatore è in scadenza e non trova il rinnovo con la società che ne detiene i diritti sportivi, spesso si generano quelle situazioni di tensione, rispettabilissime e legittime, che portano magari a un uso di secondo piano. Solo questo, nelle stagioni precedenti, se mi riferisco alle ultime cinque stagioni che lui ha disputato con l'Atletico Bilbao, oltre ad aver collezionato quasi l'en plein di presenze, ha sempre realizzato una media di 15 gol a stagione. Questo quindi è un auspicio perché possa continuare in questa striscia meritevole e di grande prestigio anche con noi". Questa è stata l'introduzione. E più avanti: "Questa operazione è stata in parte sottovalutata, perché quando arriva un giocatore a parametro zero spesso non fa notizia; in realtà ricordo a tutti che Fernando aveva una clausola risolutiva col suo club che era di 37 milioni di euro. Il fatto che sia arrivato a parametro zero è semplicemente perché cronologicamente è avvenuto così, nel senso che a parametro zero per noi è stato facile considerando anche il buon rapporto che avevamo con il giocatore, arrivare a questa conclusione". E sulle caratteristiche del basco: "Le caratteristiche di Fernando sono ben note, quindi il fatto di essere un attaccante da calcio totale non può che esaltarsi nell'organizzazione di gioco di Conte, che garantisce sicuramente partecipazione di tutti i giocatori. Certamente lui non è un dribblatore, questo è evidente, però garantisce quel peso, quella staticità anche nel gioco aereo che forse un po' mancava. Queste credo siano le caratteristiche principali e soprattutto direi che col suo arrivo, l'ho detto già prima, il livello di qualità totale, in un calcio totale, che è quello che pratica Conte, sia molto importante e rilevante".
 
Llorente: Giocare qui è un sogno - La prima sorpresa che un sorridente Fernando Llorente regala in conferenza stampa è la sua già buona padronanza della lingua italiana: si dice che, da quando è stato certo di essere della Juve, abbia studiato italiano per due ore al giorno. Perché tutto dev'essere perfetto qui, in questa squadra che rappresenta il suo sogno: "Ho scelto la Juventus perché è una grandissima squadra e per me è un sogno poter giocare qui. La Juventus è la squadra più grande che si è accostata a me e per me  è un sogno poter giocare qui". Un sogno alla fine di un anno difficile in cui l'Athletic Bilbao, una volta presa coscienza che non avrebbe rinnovato, l'ha tenuto 'prigioniero' (rifiutando di cederlo anticipatamente ma 'preferendo' perderlo a zero a scadenza) in panchina: "Il processo di trattativa non è andato bene - ha spiegato Llorente - e dal quel momento, visto che non è stato molto positivo, anche la stampa ha contribuito a creare un'immagine negativa di me stesso. Immagine che ha avuto come conseguenza, sin dalla prima partita, una volta che si è saputa la notizia, delle discrepanze, delle differenze in campo. Questo non mi è piaciuto. in questo momento sto vivendo il sogno di crescere come giocatore e sono venuto nella squadra migliore per farlo". Il primo obiettivo che vuole raggiungere quest'anno con la Juve? "Conseguire il terzo scudetto consecutivo, impresa che manca dal 1935. Credo che sarebbe bellissimo conseguire questo". E bravo Fernando che, oltre all'italiano, ha studiato anche la storia della Juve. E Conte? "Ho potuto parlare con lui alcune volte, mi è sembrato un allenatore piacevole, simpatico e sono molto contento di poter giocare con lui". E la Champions? "Credo sia una competizione molto difficile, dobbiamo andare piano piano, passo dopo passo, poco a poco, riuscire a fare di più. Qui giocano squadre contro le quali è molto difficile giocare e non dobbiamo avere pressioni, dobbiamo stare tranquilli e andare passo dopo passo".
 
Arrivederci Fernando - Dopo la conferenza stampa, Fernando Llorente di è immerso nella storia bianconera quando, accompagnato da Andrea Agnelli, ha visitato il J Museum soffermandosi, curioso, emozionato e felice, davanti ai trofei che lo popolano, Coppa dei campioni, Pallone d'oro, e davanti agli schermi agli schermi che facevano rivivere le imprese degli assi in maglia bianconera. Alla fine il consueto bagno di folla che attende le new entries.
Stamattina Llorente ripartirà da Torino per riprendere le sue vacanze, ma sarà puntuale il 12 luglio al ritiro di Châtillon, per iniziare davvero la sua avventura in bianconero.
 

 


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