Ogbonna. Orgoglioso e ambizioso. De Laurentiis in guerra contro tutti.

 

News, 17 luglio 2013.
Ogbonna: Sono molto orgoglioso di essere arrivato in una delle più grandi società del mondo; non ho tradito nessuno, sono un professionista che ambisce ai massimi livelli. E' arrivata l''uffcialità del trasferimento di Emanuele Giaccherini al Sunderland. Calcioscommesse: per il filone Bari-bis la Disciplinare ha sanzionato 20 tesserati, di cui 14 con pesanti squalifiche per illecito. Confermata per il 24 luglio l’apertura del processo per le presunte combine di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio. De Laurentiis sempre in prima pagina:  la Figc apre un fascicolo su di lui (reo di aver negato l’accredito ad un giornalista); lui a sua volta se la prende con l’Uefa, col sindaco De Magistris e con l’Aic.

Ogbonna: Orgoglioso di essere qui - Ieri è stato il giorno della conferenza stampa di presentazione di Angelo Ogbonna; e la prima cosa che la new entry bianconera ha dichiarato, sottolineandola più di una volta, è stata l'orgoglio di essere entrato a far parte della Juve: "Sono molto orgoglioso perché una delle più grandi società in Italia e al mondo ha fatto il mio nome. Quindi era un'opportunità per me, è un'opportunità ancora tutt'oggi e averla presa al volo mi rende orgoglioso". "Come ho ribadito prima, ribadisco adesso, è una delle più grandi società al mondo e per me è un'opportunità anche di crescita".
Dunque l'essere passato dal Torino alla Juve non fa di lui un traditore, ma semplicemente un ambizioso: "Non mi ritengo un traditore perché ho sempre sottolineato il fatto che siamo professionisti. Se posso dire, il mio cuore viene legato al calcio e il calcio viene praticato in ogni parte del mondo. E io penso che ogni giocatore possa ambire ai massimi livelli. Penso che la Juve in Italia oggi sia una delle migliori. Quindi la mia scelta non è perché ho voluto tradire, ma è perché è l'ambizione che mi porta a fare tutto ciò".
E giocare il derby non sarà un problema: "Il derby sarà una gara importante. Essendo dall'altra parte, adesso magari, indossando la maglietta della Juve, è molto importante per i tifosi della Juve, quindi da professionista io non penso, non credo, di aver tirato mai la gamba, indietro la mia passione e cercherò sempre di mettere in difficoltà l'altra squadra avversaria, non solo il Torino, ma tutte le altre squadre. Vengo in una grande società che gioca la Champions, che è stata Campione d'Italia, quindi la soddisfazione è questa, poter far parte di questo gruppo".
E adesso il suo proposito è uno solo: mettersi a disposizione del mister Conte e lavorare, con determinazione perché Tutte le cose si ottengono sempre attraverso il lavoro. Quindi il nostro obiettivo primario è la Supercoppa che è la prima. Poi, naturalmente, il raggiungimento del terzo Scudetto. Nella Champions, sappiamo che siamo una grande squadra, ma in Europa ci sono anche grandissime altre squadre, quindi la competizione magari è ancora un po' più alta. Cerchiamo sin da oggi di lavorare con costanza, arrivando pronti alla competizione".
Giaccherini al Sunderland: c'è l'ufficialità - Questo il comunicato ufficiale della Juventus che sancisca il passaggio di Giaccherini al Sunderland: "Juventus Football Club comunica di aver perfezionato l'accordo con la società The Sunderland Association Football Club Limited per la cessione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Emanuele Giaccherini per un importo di € 7,5 milioni pagabili in tre anni. Tale operazione genera nell'esercizio 2013/2014 una plusvalenza di circa € 3 milioni".
E questo il saluto del club a Giak: "Uno dei protagonisti degli ultimi due Scudetti lascia la Juventus. Emanuele Giaccherini è stato ceduto a titolo definitivo agli inglesi del Sunderland, a fronte di un corrispettivo di 7,5 milioni di Euro pagabili in tre anni - recita il comunicato -. Arrivato ad agosto del 2011, Giak è stato un prezioso elemento per Antonio Conte. Con prestazioni importanti e gol da ricordare. Uno su tutti, quello realizzato pochi mesi nel recupero della gara con il Catania, a detta di tutti una delle tappe fondamentali verso il tricolore numero 31. Un apporto decisivo che a Emanuele è valsa la costante chiamata di Cesare Prandelli per la Nazionale, con cui ha preso parte agli Europei del 2012 e la recente Confederations Cup. A Emanuele Giaccherini va il più sentito 'grazie' da parte della Juventus e di tutti i tifosi bianconeri".

Calcioscommesse: 20 condanne per filone Bari-bis - Erano stati 33  i tesserati deferiti per il filone Bari-bis del calcioscommesse: tolti i dieci patteggiamenti e lo stralcio della posizione di Edusei, rimanevano da definire 22 situazioni. E ieri la Commissione Disciplinare ha emesso i suoi verdetti:4 anni di squalifica per Massimo Ganci, 3 anni e 7 mesi per Jean François Gillet e Gianluca Galasso, 3 anni e 6 mesi per Raffaele Bianco, Simone Bonomi, Francesco Caputo, Daniele De Vezze, Luca Fusco, Stefano Guberti, Vitali Kutuzov, Alessandro Parisi, Ivan Rajcic, e Vincenzo Santoruvo. Sono stati squalificati per 6 mesi Nicola Belmonte, Massimo Bonanni, Corrado Colombo, Mariano Martin Donda, Santiago Ladino e Vitangelo Spadavecchia, mentre a Cosimo D’Angelo è stata inflitta un’inibizione di 4 anni.
Calcioscommesse: processo Mauri e Lazio"Inizierà mercoledì 24 luglio alle ore 10.30 e proseguirà il giorno seguente il dibattimento che vedrà la Commissione Disciplinare Nazionale presieduta dall’Avv. Sergio Artico riunirsi in relazione all’inchiesta sul Calcioscommesse che vede coinvolti 8 tesserati (Mauri, Milanetto, Cassano, Gervasoni, Zamperini, Benassi, Ferrario e Rosati) e 3 club (Lazio, Genoa e Lecce), deferiti dalla Procura Federale rispettivamente per illecito sportivo e a titolo di responsabilità oggettiva. La sede in cui avrà luogo il dibattimento sarà comunicata nei prossimi giorni".
Questo il comunicato della Figc che conferma il giorno 24 luglio come la data in cui prenderà il via il dibattimento presso la Disciplinare nell'ambito del processo sportivo relativo al Calcioscommesse per le presunte combine di Lazio-Genoa del 14 maggio 2011 e Lecce-Lazio del 22 maggio 2011.
La Procura Federale ha aperto un fascicolo su De Laurentiis - La Procura Federale ha aperto "un fascicolo sul presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che nei giorni scorsi ha impedito ad un giornalista l’ingresso nel ritiro della squadra", informa la Figc. Il giornalista in questione è Andrea Ramazzotti del Corriere dello Sport, cui il presidente del Napoli aveva negato l'accredito per seguire il ritiro della squadra, impedendogli di svolgere la sua attività professionale. L'intervento della Figc era stato invocato dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti che in una nota ''stigmatizza il comportamento del presidente De Laurentiis, non nuovo a decisioni inaccettabili come questa, e chiede che il collega Ramazzotti venga messo immediatamente in condizione di lavorare per informare i lettori in completa autonomia, nel rispetto della libertà di informazione che nessun presidente può ledere. Il Consiglio Nazionale dell'Ordine, infine, sollecita la Federcalcio a intervenire prontamente, tanto più che il presidente De Laurentiis si è prodotto in ripetute performance inaccettabili, toccando a tratti punte di volgarità che non sono state adeguatamente sanzionate''. In effetti i rapporti tra De Laurentiis e i giornalisti sono sempre stati pessimi; celebre la scenata del 4 luglio 2012 all'uscita della Lega, da 'gran signore del cinema' aveva apostrofato i cronisti come 'cafoni', minacciando addirittura di mettere le mani addosso ad uno di loro.
"Ribadiamo con forza quanto dovrebbe essere generalmente noto - ha detto il presidente dell'Ordine Nazionale Enzo Iacopino - un giornalista non deve far felice il potente di turno, ma raccontare cio' che succede. Il giornalista risponde alla propria coscienza, ai lettori e al direttore del giornale. Non ai presidenti di un club''.
Ma non è l'unico motivo per cui il presidente De Laurentiis è salito alla ribalta nelle ultime 48 ore.
Nel suo mirino sono finiti, ad esempio, la Uefa e Platini: "Per come sono le loro elezioni  la Uefa è solo un centro di politica e poi ci fanno una elemosina attraverso l'Europa League ed una semi-elemosina attraverso la Champions. C'è un miliardo da dividere tra i premi e nelle ripartizione la Uefa si cucca 200-400mln. Con 3-4 telefonate potrei portare cifre sui 4-5 miliardi, piuttosto che il miliardo circa che garantisce l'Uefa ai club". Così si è espresso in occasione di un convegno sul Fair Play Finanziario che, sempre secondo De Laurentiis nasce "dalla confusione dell'Uefa che deve decidere se essere un centro politico o un centro di crescita del calcio. Non mi piace il sistema che quasi non ci permette di parlare".
Poi si è messo di traverso tra l'Aic e i suoi calciatori, che ha invitato a non rinnovare l'iscrizione al sindacato calciatori, cui contende la concessione dei diritti d'immagine collettivi dei calciatori, quelli cioè dei calciatori a misura di figurina, condizione necessaria per la concessione dei diritti stessi alla Panini; il Napoli rischia dunque di rimanere fuori dalla popolare raccolta.
Infine è tuttora in armi contro il sindaco De Magistris per la questione stadio: ''Al sindaco De Magistris ho dato tempo fino al 31 luglio, se non vuole vendermi lo stadio S. Paolo andrò a costruirlo a Caserta dove sono già pronti 60 ettari di terreno''.


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