Per la Juve si profila un inizio di stagione ostico, ma "siamo uomini di sport".

News, 30 luglio 2013.
 
 
Definito il calendario della serie A 2013-2014: ostiche le prime otto partite dei bianconeri. Marotta: Siamo uomini di calcio e sappiamo che gli avversari, prima o poi, vanno affrontati tutti. Marotta sul calciomercato: Isla resta, Zuniga non arriva; abbiamo resistito a tutte le proposte di cedere i nostri big, ma in attacco qualcuno partirà. Conte: Commentare il calendario ha poco significato, bisogna affrontare tutti gli avversari con rispetto e preparazione.
 
 
Presentato il calendario della serie A - Il sorteggio svoltosi ieri presso gli studi Sky ha svelato il calendario della serie A per la stagione 2013-2014. Il calendario dei bianconeri non brilla certo per un'equilibrata distribuzione degli impegni, in relazione alla loro prevedibile difficoltà e, soprattutto, tenendo conto della vicinanza agli impegni di Champions League, il pretesto che due anni fa portò De Laurentiis a dare in escandescenze e a scapparsene in motorino. Niente di tutto ciò ovviamente in casa Juve, nemmeno a dirlo; anche se il sospetto che pure  il calendario risenta degli squilibri di potere in Lega ha le sue buone ragioni, la parola alla fine, fino alla fine, viene lasciata al campo.
Per quanto riguarda la Juve le prime otto giornate hanno indubbiamente un alto coefficiente di difficoltà: esordio sul campo della Sampdoria, poi subito dopo il primo big match contro la Lazio allo Juventus Stadium; il percorso a ostacoli prosegue con la trasferta di Milano contro l'Inter (terza giornata), il derby della Mole (sesta) e le sfide con Milan in casa (settima) e Fiorentina in trasferta (ottava).
Per quanto riguarda gli intrecci con la Champions (per il sorteggio e il calendario della quale bisognerà attendere il 29 agosto), alla luce delle sole date, già note, delle gare, basti osservare che Inter-Juventus (terza giornata, 14-15 settembre) incombe sulla prima giornata di Champions (17-18 settembre); che la seconda giornata di Champions (1-2 ottobre) è chiusa in un sandwich tra la sesta (Juve-Torino del 28-29 settembre) e la settima (Juventus-Milan del 5-6 ottobre) di campionato; che  terza giornata di Champions (22-23 ottobre) è preceduto dalla trasferta di Firenze (19-20 ottobre); che la quarta giornata di Champions (5-6 novembre) è seguita a ruota da Juventus-Napoli (9-10 novembre); per non citare che i casi più eclatanti.
Qui il calendario completo della serie A 2013-2014.
Qui le partite della Juventus, giornata dopo giornata.
 
Marotta: Siamo uomini di calcio - Se De Laurentiis, uomo di cinema fustigatore delle merde del calcio, due anni fa era fuggito in motorino, Beppe Marotta, uomo di calcio, al termine della pubblicazione del calendario della serie A 2013-2014, si  è soffermato a parlare pacatamente con i giornalisti: "E' diverso rispetto alle ultime due stagioni - dice in riferimento al duro inizio di torneo che attende la Juve - Sicuramente è un inizio non certamente morbido, però credo che quest'anno sia importante tastare immediatamente la nostra forza, perché chiaramente le motivazioni dei nostri avversari saranno molto più forti, siamo gli avversari da battere, quindi credo che anche per noi sia un bell'esame quello di confrontarci immediatamente con le realtà più forti del campionato. L'importante è che non subentri una sindrome di appagamento. Gli scudetti vinti uno dietro l'altro e un buon piazzamento in Champions hanno fatto sì che il nostro ciclo continui a vivere momenti splendidi. Però, questa straordinarietà per la Juventus deve diventare ordinarietà. Quindi l'impegno e l'obbligo è quello di ben figurare anche l'anno prossimo per cercare di vincere lo scudetto, e di conseguenza significa superare importanti esami come quello di un inizio che sicuramente non è facile".
E non ha dubbi che il suo sentire collimi esattamente con quello di Antonio Conte, con il quale ancora peraltro non ha avuto modo di confrontarsi: "Ma siamo uomini di calcio, quindi, come diceva un collega di Conte, che si chiamava mister Liedholm, gli avversari prima o poi vanno affrontati tutti. Siccome questo non è un torneo dove le circostanze favorevoli possono aiutare, ma rimane invece un campionato dove comunque devi giocare con tutti i competitor, è evidente che affrontarli prima, affrontarli dopo, tutto sommato, è la stessa cosa".
 
Marotta: Isla resta, solo in attacco ci saranno ancora movimenti - Naturalmente il calcio di questi tempi vive di mercato e quindi anche con Marotta i cronisti con le loro domande hanno insistito sul calciomercato, toccando più punti.
A partire da Isla, che Marotta conferma come ormai destinato a rimanere in bianconero: "Isla è un nostro giocatore, non nego che abbiamo avuto un approccio con l'Inter, ma chiaramente stavamo valutando anche in che modo sostituirlo, la sostituzione non  è potuta avvenire facilmente, quindi avevamo bisogno di un giocatore come lui. Lui comunque ha manifestato in modo molto esplicito la contentezza di rimanere con noi, quindi con la benedizione, permettetemi questa licenza, di Conte, Isla è ancora un nostro giocatore".
E ribadisce che Zuniga resterà a sua volta a Napoli: "Non è un giocatore sul mercato, per cui c'è questo rispetto nei confronti del Napoli e prendiamo atto di questo".
Conferma anche che la Juve ha ricevuto offerte per i suoi giocatori più importanti (si è parlato di tutto il centrocampo, Marchisio-Pirlo-Pogba-Vidal, e da ultimo anche di Chiellini), ma che le ha rifiutate: "Noi siamo una società, una squadra, che non ha venduto i pezzi migliori, quindi questo è un aspetto importante, perché fare bene mercato significa anche confermare la forza che tu hai a disposizione. Abbiamo rinunciato ad alcune proposte riguardanti cessioni dei nostri giocatori.." Offerte che venivano da "alcune società importanti, che sono tra i top team in Europa. Questo è un fatto che ci lusinga, ma del resto la Juventus è una società che è molto molto più compratrice che venditrice. Fare mercato e non smantellare la squadra è già un piccolo passo in avanti. La Juventus, come dicevo prima, è una società che deve badare principalmente  a vincere tutte le competizioni alle quali partecipa. In momenti di difficoltà e di austerità come quelli che sta vivendo il mondo del calcio italiano, noi abbiamo stretto i denti, abbiamo investito ancora in questo frangente ed è chiaro che alcuni giocatori complementari in questo momento devono essere ceduti".
E le cessioni avverranno in attacco: "Sono giocatori che ci hanno condotto a vincere due campionati, quindi questo a testimonianza del valore che rappresentano, tale da non portarci né a cederli in modo svantaggioso e né tanto meno a privarcene in modo veloce, perché oggi non c'è un giocatore nella lista che è trasferibile e uno no. Noi abbiamo l'attacco che sicuramente deve essere limitato numericamente perché evidentemente sei giocatori di quel livello non possiamo permetterci di tenerli e credo che gli stessi giocatori non sarebbero contenti. Vogliamo arrivare a cinque giocatori, con l'inserimento magari di un giovane da valorizzare, però abbiamo ancora un mese davanti. C'è un po' di movimento attorno ai nostri attaccanti, quindi l'auspicio è che si possa trovare una soluzione positiva per noi e per gli stessi giocatori. Comunque sono giocatori che hanno una loro valenza e di richieste ce ne sono, anche se chiaramente sono richieste che vanno analizzate molto bene, sia perché come sapete la volontà dei giocatori è fondamentale rispetto a quella delle società. nell'ambito calcistico la dinamica è sempre che il giocatore decide il suo destino, quindi al di là di quella che può essere la definizione contrattuale, è sempre il giocatore che decide".
Se poi si potrà cogliere qualche occasione, ben venga: "La speranza c'è, manca un mese di mercato, ci sono squadre che devono essere ancora assemblate, altre hanno dei giocatori che devono essere un po' trasferiti, quindi credo che lo spazio operativo c'è".
 
Conte: Non ha senso preoccuparsi del calendario - 'Siamo uomini di calcio' sono state le parole di Marotta, e Antonio Conte conferma di essere uomo di calcio e non showman quando, dal sito ufficiale, taglia corto ad ogni elucubrazione sul calendario più o meno benevolo: "In realtà in un torneo come la Serie A, dove tutte le squadre sono molto preparate tatticamente, commentare il calendario ha poco significato. Quando si scende in campo non si deve guardare al nome degli avversari, perché si possono trovare difficoltà contro chiunque se non lo affronti con grande rispetto e preparazione".

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