La Juve e i cori razzisti inesistenti: una multa assurda. Ecco Pogba!

News, 2 agosto 2013.
 
 
Il Giudice Sportivo commina multa con diffida a Juve e Sassuolo per presunti cori razzisti contro Constant, Robinho e Traoré; ma Questura e Digos lo avevano già smentito: nessun coro razzista. Anche Paul Pogba si è unito al gruppo dei bianconeri. Pogba protagonista di un divertente hang out.  
 
Juve e Sassuolo multate per cori presunti cori razzisti: inesistenti! - Dal comunicato del Giudice Sportivo, creato ieri 1° agosto alle ore 17.18
"Ammenda di € 30.000,00 con diffida: alla Soc. JUVENTUS per avere suoi sostenitori, nel corso dell’esecuzione di un calcio di rigore al termine del tempo regolamentare, rivolto ad un calciatore della squadra avversaria grida e cori espressivi di discriminazione razziale; sanzione attenuata per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza. (ex art. 11, modificato dal provvedimento federale di cui al CU 189/A del 4 giugno n. 13, e art. 13 n. 1 lettere a) e b) CGS)
Ammenda di € 30.000,00 con diffida: alla Soc. SASSUOLO per avere suoi sostenitori, al 32' della gara, rivolto ad un calciatore della squadra avversaria grida e cori espressivi di discriminazione razziale; sanzione attenuata per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza. (ex art. 11, modificato dal provvedimento federale di cui al CU 189/A del 4 giugno 2013, e art. 13 n. 1 lettere a) e b) CGS)".
Questo l'atto finale (per ora) di una storia assurda, dove è stato artatamente creato un caso di razzismo dove di razzismo non c'era traccia. Purtroppo è una china che si è intrapresa da tempo, e che fa solo male alla vera battaglia contro il razzismo, che esiste, eccome, ma spesso in forme e realtà che non fanno gioco ai media quanto la vetrina offerta dallo scintillante mondo del calcio.
Soprattutto a partire dal caso Boateng in poi ogni manifestazione di disapprovazione nei confronti di giocatori di colore è diventato razzismo e giù con le sanzioni, che finora hanno fruttato un bel tesoretto: soldi e non educazione, che è lo scopo che ogni lotta di civiltà dovrebbe conseguire.
Ma veniamo ai fatti del trofeo Tim disputatosi il 23 luglio a Reggio Emilia fra Juventus, Milan e Sassuolo. Durante  Sassuolo-Milan il rossonero Kévin Constant scagliava il pallone verso il pubblico e abbandonava il terreno di gioco infuriato dichiarando all’arbitro di essere vittima di cori razzisti. I media, poi, nei giorni immediatamente successivi ampificarono il fatto, riferendo che già nel nel primo match del torneo, Milan-Juventus, si erano uditi presunti cori durante i calci di rigore calciati da Robinho e Traoré.
A mettere ordine, e presumibilmente un punto fermo alla vicenda, era intervenuta la Questura di Reggio Emilia che, in una nota riportata da Tuttosport, affermava:"Il personale della Polizia di Stato in servizio nel settore distinti-lato Nord, a pochi metri da dove si sarebbe verificato l'episodio ha riferito che alcuni tifosi sassuolesi, collocati nella parte bassa del settore, non appartenenti a gruppi organizzati, che invece erano posizionati nella parte più alta della gradinata, spronavano il calciatore Constant a non perdere tempo nel rimettere in campo la palla da fallo laterale gridando 'Dai muoviti'; 'Datti una mossa'. In particolare un tifoso di Sassuolo, successivamente identificato, ha urlato 'Dai salame datti una mossa' ed un altro, in corso di identificazione, 'Rifatti il naso'. Successivamente Constant ha scagliato con rabbia il pallone nel settore distinti, lasciando il terreno di gioco: contestualmente alcuni sostenitori sassuolesi hanno fischiato e gridato 'Buu' in segno di disapprovazione". Questo per il 'caso Constant'; su Jventus-Milan la nota della questura osserva: "Dall'esame delle riprese audiovisive personale Digos ha accertato che durante l'esecuzione dei rigori tutti i giocatori rossoneri che hanno calciato, prescindendo dal colore della pelle, sono stati fatti oggetto di fischi e urla di disturbo da parte degli spettatori della curva sud, riservata ai sostenitori della compagine bianconera. Infatti  anche ai giocatori non di colore come Mexes, Nocerino, Bonera e Zaccardo, sono stati rivolti da parte del pubblico di fede bianconera espressioni di disturbo e fischi".
Analoghe le considerazioni reperibili in una news dell'Ansa (ore 13.28) che riferiva i contenuti di una nota della Digos: "Nessun coro razzista, ma 'sporadiche frasi ingiuriose' urlate 'da normali tifosi e non da appartenenti alle tifoserie organizzate'. Così in una nota la Digos di Reggio Emilia ha fatto il punto sui cori che durante il Trofeo, Tim avevano spinto il difensore del Milan, Kevin Constant, a lasciare il campo nella sfida con il Sassuolo. Anche l'esame delle riprese audiovisive, ha chiosato la Digos, ''non ha consentito di rilevare alcun coro con intento offensivo a sfondo razziale'''.
Il giudice Tosel era dunque in possesso di tutti gli elementi per decidere con giustizia e serenità: ha invece seguito la strada della spettacolarizzazione, incentivando così, sia pur involontariamente, chi potrebbe strumentalizzare una piaga sociale così infame. E ha preso una decisione contro giustizia, nonché contro logica.
Ora, se Juve e Sassuolo faranno ricorso, è probabile che la questione venga riportata entro i suoi giusti termini. Ma l'errore compiuto (con vento a favore), inquietante in ottica futura, resta.
 
E' tornato Pogba! - Una Juve un po' corrucciata per aver perso ai rigori contro l'Everton (si sa che in casa bianconera le sconfitte lasciano sempre l'amaro in bocca, pur se si tratta di tornei amichevoli) ritrova il sorriso riabbracciando Pogba, l'ultimo della banda Conte ad unirsi al gruppo, visto che per ultimo aveva terminato le  fatiche della passata stagione con la partecipazione al Mondiale Under 20, vinto con la sua Francia e al termine del quale era stato anche premiato quale miglior giocatore della competizione.
E ieri Paul era già in campo con i compagni, già in gran spolvero; infatti quando Conte, dopo il riscaldamento a base di pallamano, dava inizio ad una partitella otto contro otto (escludendo coloro che erano scesi in campo dall'inizio contro l'Everton, per i quali il menu prevedeva solo lavoro defaticante), il primo ad andare a rete per i gialli' era proprio il giovane francese con un destro al volo; poi tre goal di Vucinic, e i centri di Buchel, Chiellini, Marchisio e Fausto Rossi. Intervallo a base di ripetute (100 metri, 80 metri e 50 metri per chi aveva già lavorato a Chatillon, 300 metri per gli altri). Iniziava poi il secondo tempo della partitella in famiglia, anche questo contrassegnato da numerose segnature: doppietta di Quagliarella, ancora Vucinic (su rigore), Marchisio e Fausto Rossi, e poi Padoin e Matri. A conclusione della seduta un'altra abbondante dose di ripetute.
La sconfitta con l'Everton è ormai alle spalle e si attende la prossima sfida, quella del 3 agosto, contro la perdente tra Real Madrid e Los Angeles Galaxy.
Qui gli highlights Sky di Juventus-Everton.
 
Pogba in hang out - Appena arrivato in California, Paul Pogbanon ha certo avuto il tempo di annoiarsi; il lavoro non gli è mancato: da quello sul campo con Antonio Conte a quello fuori campo, sicuramente più divertente per il giovane francese. Infatti il ragazzo è stato scelto per essere protagonista, da Googleplex (il quartier generale di Google, situato a Mountain View nella Contea di Santa Clara in California), di un hang out, praticamente una chat live con domande che arrivavano dall'altra parte degli Usa così come da oltreoceano. E, sotto lo sguardo divertito del presidente Andrea Agnelli, Pogba ha parlato di tutto, dal calcio ai suoi hobbies e ai suoi gusti.
Si è parlato per esempio del rigore tirato da Paul nella finale Under 20 contro l'Uruguay; così l'ha spiegato il ragazzo: "Ho visto quelli di Messi e Neymar...e ho fatto Pogba..". Ha parlato anche di quello che sono i suoi idoli  in maglia bianconera: "I miei idoli sono stati Zidane, Del Piero, Platini, quando vado su youtube. E Andrea Pirlo: un giorno vorrei fare la sua strada".
Ama la cucina italiana, ma c'è un mister di traverso: "La cucina italiana? Magari... Ma col mister solo pasta al pomodoro e pollo... ".
Ma di una cosa, come tutti, è certo: "Questa Juve è un grande gruppo".

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