Chiellini: Terzo scudetto consecutivo? Possiamo farcela! Palazzi flop.

News, 3 agosto 2013.
 
Chiellini: Vincere tre campionati consecutivi è molto difficile, abbiamo tutto per farcela, ma non sarà una passeggiata. La Commissione Disciplinare ha deciso: per Stefano Mauri caduti entrambi gli illeciti, resta solo un'omessa denuncia, sanzionata con sei mesi di stop. Braschi: Gli assistenti dovranno fare attenzione alle innovazioni introdotte alla regola del fuorigioco.
 
 
Chiellini: Il terzo titolo consecutivo non sarà una passeggiata – Il ‘martello’ Conte ha concesso ai suoi mezza giornata di libertà, che è giunta assai gradita a Giorgio Chiellini il quale ne ha approfittato per visitare San Francisco: “Ci voleva – ha confidato il difensore sul sito ufficiale - perché stiamo lavorando bene, ma anche tanto. E poter vedere la città dove siamo ormai da qualche giorno aiuta a cementare il gruppo e stimola ad allenarsi ancora meglio. Si corre obiettivamente tanto senza palla. In questi due anni sono aumentati i carichi di lavoro. E’ normale che per i nuovi sia più dura, proprio perché si devono subito confrontare con allenamenti di questo livello”.
Le avversarie si sono tutte rinforzate, ma la Juve ci proverà a realizzare l’impresa del terzo titolo consecutivo: “La storia dice che vincere tre campionati consecutivi è molto difficile – osserva Chiellini - Abbiamo tutto per farcela, ma non sarà una passeggiata. Non lo è stata neanche l’anno scorso del resto, visto che a gennaio il divario in classifica era davvero minimo. Poi siamo stati bravi ad andare più forte degli altri proprio quando si pensava che avremmo pagato lo scotto della Champions".
E il pensiero di Giorgio Chiellini ritorna al punto da cui questa squadra era partita, proprio dagli States, due anni fa, all’inizio dell’era Conte: “Era difficile pensare che quella squadra potesse vincere lo scudetto, perché eravamo un cantiere e ricordo bene come nelle partite qui negli States, o nel ‘Berlusconi’, fossimo ancora indietro. Oltretutto la favorita era il Milan di Thiago Silva e Ibrahimovic, campione in carica, con tutti i presupposti per vincere ancora. Invece fummo bravi a bruciare le tappe, a crescere in fretta e a concludere il campionato imbattuti”.
Adesso la Juve conosce la sua forza, che sta soprattutto nel gruppo, e non vuole fermarsi: “Noi stiamo crescendo grazie a un progetto importante e vogliamo arrivare più in alto possibile”.
 
Mauri: non fu doppio illecito, solo un’omessa denuncia – La Commissione Disciplinare, presieduta da Sergio Artico, ha smontato l’impianto accusatorio del procuratore federale Stefano Palazzi, che aveva deferito Stefano Mauri per doppio illecito in relazione a Lazio-Genoa e Lecce-Lazio: rimane solo un’omessa denuncia per Lazio-Genoa, punita con sei mesi di squalifica; prosciolto invece Omar Milanetto, in quanto non è stato provato che abbia avuto alcun contatto con i biancocelesti prima della partita; e ciò salva anche il Genoa, che esce indenne.
Così la Disciplinare: “In relazione alle singole posizioni, la Commissione ritiene che, tra l’altro, assumano specifico rilievo:
- quanto a CASSANO: la violazione dell’art. 1 CGS, così derubricata l’originaria incolpazione;
- quanto a FERRARIO: la violazione dell’obbligo di denuncia relativamente alla gara Lecce-Lazio del 21.05.2011, così derubricata l’originaria incolpazione;
- quanto a MAURI: la violazione dell’obbligo di denuncia relativamente alla gara LazioGenoa del 14.05.2011, così derubricata l’originaria incolpazione;
- quanto a ZAMPERINI: la partecipazione agli illeciti sportivi relativi alle gare Lazio-Genoa del 14.05.2011 e Lecce-Lazio del 21.05.2011, considerate, da una parte, le aggravanti della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato finale della gara, nonché della pluralità di illeciti, e, dall’altra, la continuazione con violazioni precedentemente sanzionate;
- quanto alla soc. LECCE: la responsabilità oggettiva per la violazione dell’obbligo di denuncia commessa in relazione alla gara Lecce-Lazio del 21.05.2011 dal tesserato Ferrario;
- quanto alla soc. LAZIO la responsabilità oggettiva per la violazione dell’obbligo di denuncia commessa in relazione alla gara Lazio-Genoa del 14.05.2011 dal tesserato Mauri, considerata l’attenuante dell’idonea attività di prevenzione attuata dalla Società, puntualmente documentata”
Queste le sanzioni:
”GERVASONI Carlo, ai sensi degli artt. 23 e 24 CGS, squalifica per mesi 2;
- CASSANO Mario: squalifica per 4 mesi;
- FERRARIO Stefano: previa riqualificazione dei fatti di cui al capo 5 del deferimento nella fattispecie di cui all’art. 7, comma 7, CGS, squalifica per 6 mesi;
- MAURI Stefano: previa riqualificazione dei fatti di cui al capo 1 del deferimento nella fattispecie di cui all’art. 7, comma 7, CGS, squalifica per 6 mesi;
- ZAMPERINI Alessandro: squalifica per 2 anni;
- Società U.S. LECCE Spa: ammenda di € 20.000.
- Società S.S. LAZIO Spa: ammenda di € 40.000”.
Qui le motivazioni della sentenza della Disciplinare.
 
Braschi agli assistenti: Attenti alle nuove regole sul fuorigioco – Stefano Braschi, da Sportilia, dove si è concluso ieri il ritiro degli arbitri di serie A, parlando ai microfoni Sky, si è soffermato sulla particolare attenzione che le nuove disposizioni sul fuorigioco richiederanno agli assistenti: "Gli assistenti dovranno essere molto più attenti al momento di alzare la bandierina, e aspettare un attimo in più". Cambia infatti il concetto di fuorigioco passivo: in sostanza, un giocatore in off side può essere rimesso in gioco dal tocco di un avversario. "I concetti che cambiano sono due – ha spiegato il designatore - nel caso del giocatore oltre la linea del fuorigioco quando il tocco del difensore lo rimetta in gioco. Il primo è: cosa significa influenzare il gioco? Ora l'influenza è solo quando c'è contatto fisico tra i due calciatori o i due sono a distanza di gioco. Diciamo un metro, un metro e mezzo. Oltre, il giocatore è 'ininfluente'". Tra i casi illustrati in aula, l'autogol degli Usa con l'Italia annullato durante la Confederations 2009 a causa della posizione di Camoranesi: "Oggi quel gol sarebbe valido, perché l'azzurro era a quattro-cinque metri dal difensore che deviò in rete, dunque ininfluente". "L'altro aspetto - ha continuato Braschi - è il trarre vantaggio: gli assistenti dovranno analizzare meglio la situazione e capire se il difendente fa una giocata o se il tocco o la deviazione sono istintivi o casuali. Infatti un tocco dell'avversario non rimette in gioco dall'offside se è casuale, ma se è anche è svirgolato o mal deviato, ma volontario, rimette in gioco l'avversario. Si sta facendo troppo rumore intorno a questo, ci saranno situazione complicate, ma non cambia molto".
Per quanto riguarda le trattenute in area di rigore, Braschi lo ha definito "uno dei problemi meno bene affrontati e dove siamo stati troppo permissivi" e verso il quale ci sarà grande attenzione, come c'è stata, in passata verso gli allenatori in panchina, il gioco violento e le proteste plateali.

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