Inter batte Juve, ma è calcio d'estate. Abete: Tolleranza zero.

News, 7 agosto 2013.
 
Nella torrida Miami, l'errore di Isla mette fine alla lunghissima serie di rigori e assegna all'Inter la vittoria sui bianconeri, che così chiudono all'ultimo posto la Guinness International Champions Cup. Abete: Come cittadino non accetto che un rinvio a giudizio equivalga ad un giudizio di colpevolezza; ma sul calcioscommesse andiamo avanti con la tolleranza zero. Slitta a novembre la Supercoppa Primavera (sempre tra Lazio e Juve).
 
D'estate vince l'Inter - Non è la prima volta che nelle amichevoli estive (vedi trofeo Tim) l'Inter ha la meglio; poi, quando il gioco si fa serio, il discorso e i risultati cambiano radicalmente, almeno da un paio d'anni a questa parte. E la storia si è ancora una volta ripetuta nella International Champions Cup 2013 dove, nella finale per il 7°/8° posto, giocata in un'inospitale (climaticamente) Miami (30° di temperatura e umidità ai massimi livelli), in un Sun Life Stadium semivuoto, alla fine, al termine di una lunghissima sequenza di rigori, hanno prevalso i nerazzurri su una Juve castigata dall'errore decisivo di Isla. I tempi supplementari si erano chiusi sull'1-1 grazie alle reti di Alvarez (che buttava dentro un pallone offertogli da un Buffon maldestro nel respingere un tiro di Guarin) e  di Vidal, che trasformava un penalty assegnato dall'arbitro Grajeda per fallo di Juan Jesus su Vucinic. La cosa più pregevole del secondo tempo è una punizione di Pirlo andata a stamparsi sul palo con Carrizo di sasso. Per il resto una girandola di sostituzioni: nella Juve partita con Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Tevez, Vucinic, subentravano Storari, Ogbonna, Isla, De Ceglie, Llorente e Giovinco (al posto di Buffon, Bonucci, Lichsteiner, Asamoah, Tevez e Vucinic.
Punizione di Pirlo a parte, le due squadre non riescono a pungere e quindi si va ai rigori, iniziati con un doppio errore (Giovinco e Guarin), ma poi avanti all'nfinito, sino a quando Isla, decimo rigorista bianconero, si fa parare il tiro da Carrizo, che poi corre egli stesso a battere il rigore vincente, quello del 10-9 finale.
Questa la sequenza dei rigori:
La sequenza dei rigori: Giovinco parato, Guarin parato; Marchisio gol, Ranocchia gol; Llorente gol, Alvarez gol; Pirlo gol, Icardi gol; Vidal gol, Belfodil gol; Ogbonna gol, Olsen gol; Caceres gol, Andreolli gol; Chiellini gol, Pereira gol; De Ceglie gol, Jonathan gol; Isla parato, Carrizo gol.
Ma con i nerazzurri la rivincita è vicina: già alla terza giornata, a metà settembre, il calendario mettera di fonte al Meazza Inter e Juve; e sarà un'altra storia.
 
Abete: Tolleranza zero - A margine del Consiglio Federale, si è fatto risentire Giancarlo Abete, che da subito non aveva gradito le esternazioni del procuratore capo di Cremona Roberto Di Martino, critico nei confronti delle decisioni della Commissione Disciplinare che aveva smontato l'impianto accusatorio di Palazzi, fondato quasi integralmente sulle carte provenienti proprio da Cremona (e che ieri il gip Salvini ha provveduto a integrare). Il presidente federale si è anzitutto detto fiducioso che queste incomprensioni non portino ad un'interruzione della collaborazione tra Cremona e Procura federale: "Spero vivamente che, nell'ambito del calcioscommesse, tra il procuratore Di Martino e la nostra procura federale continui la collaborazione e sono convinto che sarà cosi".
In particolare sembra  non aver gradito le critiche sulla gestione (anche mediatica) di Scommessopoli ("se dall'interno del mondo del calcio pensano di risolvere il problema così... con sentenze del genere, anticipate tre giorni prima su tutti i giornali... facciano pure"); e la risposta è stata piccata: "Se dovessimo fare un confronto, i giornalisti sportivi avrebbero motivo di dolersi di più per la mancanza di documenti dalla procura federale, rispetto alle informazioni che invece arrivano ai colleghi dalle procure della Repubblica. Dal punto di vista della riservatezza, almeno a livello di indagini, noi stiamo un pezzo avanti".
Disaccordo totale con Di Martino è stato poi manifestato sulle tempistiche processuali ("Che senso ha che la giustizia sportiva si esprima prima di quella ordinaria?", si era chiesto il procuratore di Cremona) da un Abete che ha ribadito ancora una volta l'autonomia del mondo dello sport: "Quando sento che la giustizia sportiva deve attendere il giudizio penale si vive fuori dal mondo. Basta ricordare Napoli con Calciopoli per capire che è tecnicamente impossibile. Palazzi doveva attendere? Ma attendere che cosa? Purtroppo nella cultura italiana un rinvio a giudizio equivale a dire che qualcuno è colpevole. Io questo non lo accetto come cittadino". Diciamo che in qualche caso, come in Calciopoli, non fu nemmeno necessario attendere il rinvio a giudizio, bastò interpretare un diffuso sentimento popolare (parole del prof. Mario Serio), ben veicolato dai media e dalle loro profezie.
Abete ha concluso ribadendo che la Procura federale insisterà sulla linea dura: "Noi la tolleranza zero continuiamo a predicarla, ma ciò non significa condannare delle persone senza la legittima valutazione che siano effettivamente responsabili". Certo che anche in Scommessopoli questa legittima valutazione ha quantomeno giocato a nascondino: in alcuni casi, come questo di Mauri, si è fatto appello alla presenza/assenza di riscontri certi, in altri, come nel caso Conte, sono state sufficienti o congetture di plausibilità.
 
Slitta la Supercoppa Primavera - Se il 18 agosto Lazio e Juve si contenderanno la Supercoppa Italiana, l'analogo trofeo a livello giovanile, che vede di fronte sempre Lazio e Juve, a parti invertite (Lazio vincitrice dello scudetto e Juve detentrice della Coppa Italia), verrà assegnato solo a novembre; in settimana la Lega ufficializzerà la data esatta della gara, che si svolgerà anch'essa a Roma, come la finale dei grandi.

Foto Gallery