Clima romano: "Bonucci, dacci le quote", e Leo non ci sta. Barzagli KO.

News, 13 agosto 2013.
 

La tendinopatia riporta a Torino Barzagli: in dubbio anche per la Supercoppa. A Roma un tifoso della Nazionale provoca Leonardo Bonucci ("Bonucci, dacci le quote"), che risponde per le rime. Da oggi i bianconeri rimasti a Vinovo (nemancano una dozzina in giro con le Nazionali) lavorano a fondo per la Supercoppa. Ravanelli: Per me l'esempio è Conte, l'allenatore più forte che c'è in circolazione.
 
 
Barzagli torna a casa - Giusto il tempo di partecipare oggi pomeriggio alla visita che la delegazione azzurra farà a papa Francesco e poi Barzagli rientrerà a Torino. Niente Argentina; soffriva di tendinopatia, un malanno che lo tormenta da mesi, è stato ugualmente convocato, ma lo staff medico della Nazionale che lo ha visitato ne ha constatato l'inidoneità a scendere in campo contro l'Argentina. Tornerà dunque a casa, dove i sanitari bianconeri tenteranno di recuperarlo per la partita di Supercoppa; ma potrebbe non farcela nemmeno per il 18.
 
"Bonucci, dacci le quote", e Leo non ci sta - Leonardo Bonucci era a Roma, al parco dei Principi, al raduno della Nazionale: ad accogliere gli azzurri, sotto il sole, circa 200 tifosi collocati dietro le transenne. Ma tra i tifosi, ormai è noto, si annidano anche individui faziosi e incivili; uno di costoro non ha trovato di meglio che prendersela con Leonardo Bonucci, alludendo al procedimento sportivo sul calcioscommesse (per Udinese-Bari del maggio 2010) in cui la scorsa estate il difensore della Juve e della Nazionale era stato tirato dentro da un cosiddetto pentito, uscendone però completamente assolto sia in primo (Commissione Disciplinare) che in secondo grado (Corte di Giustizia Federale). 
"Bonucci, dacci le quote" è stata l'offensiva frase rivolta a Bonucci, che non se l'è tenuta e ha reagito con un "Vieni qua che te le do io".
Forse a Roma di questi tempi in tema di calcioscommesse farebbero meglio a guardare in casa propria. Certo che, se questo accade in occasione di un raduno della Nazionale, non c'è da star molto sereni per quel che attenderà i bianconeri quando saranno a Roma per contendere la Supercoppa alla Lazio; e meno male che John Elkann ritiene Roma la sede più adatta per eventi come la Supercoppa; forse perché non ha mai seguito 'i giocatori e l'allenatore' in certe trasferte, quando presunti tifosi con la Juve hanno giocato al tiro al bersaglio, con parole e opere; e qua le premesse non sono incoraggianti.
 
I bianconeri tornano a Vinovo: alla prossima fermata c'è la Supercoppa - La Juve, o quel che ne resta dopo il tremendo saccheggio operato dalla varie Nazionali sulla truppa di Conte, torna oggi a Vinovo, dopo aver usufruito dell'ultimo giorno di riposo prima dell'importantissimo impegno del 18 a Roma, quando in palio ci sarà il primo trofeo della stagione, la Supercoppa italiana. Se per l'incasso a decidere è stato il tavolo dei potenti di Lega, per la Coppa sarà il campo a decretare il vincitore; e Conte, se già obtorto collo ha incassato risultati negativi nelle amichevoli, ora non vuol sentir ragione: insegue la vittoria.
E domenica riferiscono che dopo il vernissage di Villar Perosa il mister fosse piuttosto rabbuiato; i suoi giocatori affermano in ogni intervista che per il 18 saranno pronti ma, all'atto pratico, sul campo rivede gli stessi errori, le stesse leggerezze; ma anche le stesse certezze, per fortuna, come Pogba, arrivato per ultimo dopo una stagione lunghissima ma già in palla. 
Ora in gruppo torna a tutti gli effetti anche Simone Pepe, anche se il suo rientro in campo sarà molto graduale, dopo un'assenza tanto lunga. Però qualcuno potrebbe presto lasciare la Juve, in primis sulla lista dei partenti sembrano esserci Matri e Quagliarella; poi c'è sempre il nodo Isla, che in bianconero ancora non riesce a convincere di essere tornato l'Isla di Udine e sulle cui tracce potrebbe tornare l'Inter.
 
Ravanelli: L'esempio è Conte, il più forte in circolazione - Fabrizio Ravanelli, dopo due anni di apprendistato nelle giovanili bianconere (prima con gli Esordienti '99, poi con i Giovanissimi Regionali), siede quest'anno sulla panchina dell'Ajaccio, che milita in Ligue 1; la sua avventura in campionato è iniziata con una sconfitta di misura (0-1 col Saint Etienne), ma Penna Bianca continua a pensare positivo: "Un'opportunità importante mi è stata concessa e la sto vivendo in maniera profonda. Abbiamo giocato una buona partita e non meritavamo di perdere la partita. Mi rammarica solo il risultato di ieri contro il Saint Etienne che ci ha visti sconfitti immeritatamente. Abbiamo espresso un ottimo calcio".
Il suo modello è Antonio Conte, come dichiarava in un'intervista esclusiva a TuttoJuve: "Antonio Conte è l'allenatore più forte che c'è in circolazione, è un fuoriclasse. L'ha dimostrato con i fatti e non con le parole. Antonio rappresenta il massimo fra gli allenatori, è un esempio per tutti i giovani allenatori e in particolare per il sottoscritto. Alla Juve ha vinto due scudetti incredibili, un risultato straordinario visto che la squadra bianconera era reduce da due settimi posti".
Sulla gara di Supercoppa osserva: "Sulla carta la squadra avvantaggiata è la Lazio perché gioca in casa, ma i bianconeri hanno tutte le capacità per sbancare l'Olimpico".

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