BATTIBECK! Il manuale delle giovani zambrotte

battibeckPROVE DI TRIADE
Caro Battitore,
lasciami travisare: tu dici che Blanc è una specie di satrapo balcanizzato che risolve i problemi di politica interna mostrando i muscoli nelle relazioni internazionali. La Juve va male? E io prometto al popolo la redenzione. Una disputa territoriale, c'inquinate il fiume, la Terza Roma, la Terza Stella. Quasi che fosse sinceramente preoccupato di noi. Quasi che leggesse Tuttosport, anziché scriverci, come sostengo io. Quasi, addirittura, che spulciasse ju29ro.com.
Ti capisco, tu dici: comodo ciarlare di terza stella quando, avanti così, il problema si porrà tra 10 anni. Dici così, vero?
Ti tranquillizzo: mica ci facciamo fregare così noi. Nostalgici, revanchisti, ma mica scemi.
Blanc è uno che ci prova, convengo. L'hai visto sabato? Noi lo critichiamo per i suoi molti ad INTERim, e lui, per tutta risposta, ostenta pluralismo.
La Triade: e chi se la ricorda più? Ora allo stadio si va addirittura in 4, uno in più di prima, una banda armata in pratica.
Lui, Secco, Fassone e Bergero. Dici che questi qua però non hanno la faccia cattiva e il ghigno satanico? Verrà loro a forza di pizzicotti sulle cosce, spera Blanc. Intanto si potrebbe arruolare qualche palombo che gli sputa in testa tutte le partite, al primo fischio a nostro favore. Voglio vedere se non cominciano a ingrugnire.
Per ora so' ragazzi.
Segna Melo e Blanc si complimenta con Secco, che si schermisce, manco l'avesse comprato in Amazzonia per due banane. Tu, comunque, su Melo sbagli, perché Melo è forte. Il punto è un altro. Da che mondo è mondo alla Juve i giocatori migliorano, abbandonano brufoli e difetti, si affinano e si irrobustiscono. Ti ricordi? Arrivavano Pessottini e Zambrottini e diventavano uomini. Arrivavano mele marce e diventavano Golden. In questi tre anni, non ho memoria di giocatore migliorato rispetto alla precedente versione non juventina. Non i bidoni, ma nemmeno quelli buoni. Iaquinta e Amauri, ad esempio, non sono niente di meglio della loro edizione friulana e siciliana.
E Momone nostro, anche lui, l'imprescindibile, si trascina l'acne.
Manca più l'uomo di mercato o, citazione capelliana, la cultura del lavoro?
La seconda, io direi.

Ti segnalo infine qualche altra Triade.
Muntari, Stankovic e Motta. In totale 127-128 falli. L'arbitro Rocchi si è accanito.
Totti, De Rossi, Vucinic. La triade dei presentabili della Roma. Prima o dopo, tutti in infermeria. La sfiga si è accanita.
In condizioni favorevoli l'Inter ha pareggiato in casa, e quando il Mou fa il numero della frittata con l'arbitro vuol dire che se l'è vista brutta. Scusa se, poco poco, ma sorrido. Fanno più in fretta a impazzire loro, che a rinsavire noi.

PROVE DI COLPI DI TOSSE
Carissimo,
Travisa e travasa quando vuoi. Ne hai facoltà. Scusami, ma non sto bene di salute. Ho frequenti colpi di tosse. Mi vengono, quasi per sorteggio, dopo i fasti: dopo Bergamo, dunque, ma non dopo il Napoli. Ti dirò: un colpetto l’ho esalato anche domenica sera, al termine di Inter-Roma. Sai com’è, di fronte a certi passaggi mi commuovo. Il salice piangente ha dato di fuori: ‘azzo come picchiano! Il tutto, per un paio di cartellini gialli spariti, uno al nostro Vieira, un altro al loro Balotelli. Quando i re eravamo noi, si chiamavano scorte. Oggi escort (da ex scorte o ex coorte: l’etimologia è vaga). Noto con raccapriccio che continui a guardare il dito (la tribuna) e non la luna (il campo). Ebbene sì, Inter-Roma mi ha riportato alla Triade, alle palline, ai colpi di tosse, ai Collina e Monte Zemolo. Sei dolce, nel citare i Pessottini e gli Zambrottini. Vero: arrivavano bambi e se ne andavano rinoceronti (nello spirito). Coniai, per tutti, il manuale delle Giovani Zambrotte. E non solo loro, per fortuna. Arrivavano cuccioli e se ne andavano uomini, arbitri, anche i Racalbutini e i Gabrielini. Great!
Ho letto la Rosea e zac, ecco un altro colpo di tosse. Perdonami. Se la partita del sospetto era lo «spareggio» dell’8 maggio 2005 fra noi e il Milan, a San Siro, non poteva che uscire Collina ma come fare, in regime di sorteggio pilotato? Immagino l’imbarazzo di Madame Casoria: gira un film-colossal e deve scegliere, per sorteggio, l’attore protagonista fra George Clooney e il sottoscritto. Al suo posto, quanti colpi di tosse avresti ordinato per decreto al ligio cesellatore di capsule, e quante, per sicurezza estrema, ne avresti traforate prima di porgerle al Caponcino di passaggio?
Che Paese, Carissimo, che Paese. Quel povero cristo di Manfredi Martino racconta come Cappuccetto Della Valle e monsignor Lotito frequentassero i raduni arbitrali a Coverciano e non si guadagna nemmeno una riga di sommario. Ricorda anche che i designatori gli avevano confessato come e quanto al presidente Carraro stessero a cuore le sorti della Fiorentina e della Lazio. Per carità: un presidente di Federazione è come un padre e deve badare, soprattutto, alle pecorelle smarrite o sbandate, a costo di sacrificare il fior fiore del gregge. A orecchio, non credo che il il buon pastore avesse bisogno di colpi di tosse. Se mai, di colpi di telefono. Ma questa, come si scrive di solito quando non si sa cosa scrivere, è un’altra storia.
Mio adorato, non ne potevo più di leggere di Ciro Ferrara versus Antonio Conte. Non escludo che, a suo tempo, Jean-Claude Blanc abbia scelto il successore del salice piangente con un colpo di tosse. Adoro i dubbiosi, detesto coloro che vivono di certezze armate. La Rosea, per esempio. Mai colpi di tosse, in redazione, per la scelta dei titoli. E mai sorteggi. Per evitare i colpi di tosse, non resta che coprirci: le spalle e le palle.
A proposito: per Ranieri, Rocchi ha fischiato poco; per Mourinho, troppo. Chi ha ragione? Dai, decidiamo per sorteggio. Dai, prepara i bigliettini. Dai, tossisci.
Il Battitore Libero

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Va' Drogato!
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Il Battitore all'Assemblea?
Ventisette è sempre meglio che venticinque