BATTIBECK! Facciamo paura

battibeckLIFE IS NOW
Caro Battitore,
purtroppo non sono uno Juventino DOC, e nemmeno IGT, a dirla tutta, non essendo né torinese né meridionale. Però, domenica mattina, avrei davvero voluto esserci al Lingotto per ascoltare Jean-Claude Blanc arringare il popolo Newventino in versione Steve 3 Jobs.
Ancora la pippa della sostenibilità. Chiariamoci: la sostenibilità è importante, eccome, anche per me è motivo di orgoglio. Il fatto è che alla Juve, come ben sai, è praticata da buoni 20 anni, in abbinamento però a grandi risultati sportivi, quelli che oggi clamorosamente latitano.
Questa volta per eccitare il pueblo, c'è stata anche la stoccatina all'Inter. Noi perdenti ma a galla, voi primi ma nella fossa delle Moratte. E' la seconda volta che Blanc si permette: la prima a un giornale francese, la seconda sul fronte interno. Sempre insomma col timore di farsi sentire.
Sai cosa c'è di bello in tutto questo? Che la sostenibilità oggi, sia essa ecologica o economica, insieme a tutti i buoni principi, si compra e si vende bene. Guarda ad esempio Audi come è diventata buona e verde. E infatti si è legata a una squadra sostenibile, il Bayern Monaco, coprendola di soldi. Noi siamo buoni e abbiamo un grande futuro davanti. Ma c'è uno sponsor che ci crede? Ad oggi parrebbe di no. E sono solo queste le cose che contano in una squadra di calcio postmoderna: le entrate che devono essere maggiori delle uscite e i risultati sportivi. La combinazione riesce a pochi: di sicuro non all'Inter di Moratti, ma nemmeno alla Juve di Blanc.
Il suo discorso, sarò sincero, mi ha a tratti commosso. Tre i motivi per la soddisfazione dei tifosi, dice: bilancio, stadio e Bettega. Per mettermi al suo stesso livello, posso solo citare Totti: "Life is now, Jean-Claude". Né ieri né domani. Si è sbilanciato (sia mai!): "La Juventus è l’unica grande società italiana ad aver chiuso il bilancio in attivo". A me risulta ci sia una grande squadra, che sta davanti alla Juve in classifica, che ha tre anni di attivi di bilancio, e ieri sera ha stracciato l'Inter. E' il Napoli che ha ottime risorse, in molti sensi, dai tifosi ai giocatori resuscitati ai presidenti esigenti. Te lo ridico: quando presero Ranieri, Mazzarri era libero. Quando scelsero Ferrara, pure. Tu parli del Cuntabal di Setubal, ma Mazzarri quanto dovrebbe guadagnare? Quanto valgono i giocatori del Napoli, rispetto a qualche mese fa? Giocatori già dati per persi, come Denis e Zuniga. Dice: abbiamo sbagliato il mercato. Mazzarri risponde: sì, può darsi, ma io te li rimetto in piedi comunque. Chissà se sarebbe riuscito nell'impresa anche con Melo e Diego. Non lo so. Mourinho dice le sue setuballe, Mazzarri risponde: ah ok era rigore, ma se glielo dava De Sanctis lo parava e poi gliene facevamo altri due, perché abbiamo giocato meglio. Chissà come sarei stato orgoglioso di essere juventino con uno così...
Lo sono lo stesso, e il merito è forse delle setuballe di Mourinho. Forse dovrebbe pagarlo anche Blanc, chissà. Ancora parla di complotti, ancora punta il dito: "In Italia...". Guarda, sono anche orgoglioso di essere italiano, davanti a uno così. Uno che vuol far credere alla gente che uno come Blanc influenzi gli arbitri.
Ora parlo sul serio: la sua dichiarazione è per l'ennesima volta lesiva nei confronti delle istituzioni e degli arbitri. Dovrebbe essere deferito e, data la recidività, questa volta non dovrebbe poter patteggiare. Vediamo come andrà a finire e se gli piacerà di più l'Italia che lo perdona, o solo quella che lo paga. Che insegni pallone, ci sta anche. L'etica, però, è tutt'altra cosa.
Gente come te, mio amatissimo, l'ha messa in mano a gente come Moratti, Paolillo, Oriali, Mourinho, Materazzi. E questa volta non ci provare a ribaltare tutto: quei tre i pretini non li hanno mai fatti, l'etica l'hanno sempre lasciata ai cialtroni. In attesa di vederli all'opera.


HANNO PAURA, HANNO PAURA!
Carissimo,
non fare il prete in barile: essere ego-sostenibili, come ha detto Jean-Claude ai fedeli plaudenti, sarà presto un motivo di legittimo orgoglio. Delle volte ci penso: ho vinto 27 scudetti, 1 Champions League (con diritto alla finale, «vera», del 1985), 9 Coppe Italia, 4 Supercoppe di Lega, 2 Coppe Intercontinentali, 3 Coppe Uefa, 2 Supercoppe d'Europa, 1 Coppa delle Coppe e 1 Coppa Intertoto e vuoi che dia retta al vate di Setubal o mi stracci i capelli perché la nostra amatissima Juventus rischia di non qualificarsi per i preliminari di Champions League? Suvvia, non dirlo nemmeno per scherzo. E non insistere con la banda dei quattro, come se Moratti, Mourinho, Paolillo e Oriali fossero o siano davvero una banda e non semplicemente quattro milionari dedotti o indotti. Che coraggio, poi, a parlarmi di Walter Mazzarri. E' sempre stato nel mio cuore, toscanaccio sanguigno e sveglio di comprendonio. Mou, però, rimane di un'altra categoria. Continua nella sua sistematica (e pubblica) demolizione della categoria arbitrale senza che a nessun Auricchio venga in mente di dargli un'occhiatina. Te lo avevo già scritto, ma evidentemente te lo sei dimenticato: Mourinho è la prolunga mediatica di Mogginho. Lucianone, oggi, è un reperto da museo, Laocoonte avvinghiato alle schede-serpenti. Mentre Moggi si agita, sai cosa fanno Mourinho e Paolillo? Patteggiano. Come Oriali, una vita da mediano.

Dai maneggi ai patteggi e ai pareggi di bilancio, c'è una differenza tale che dovrebbe spingerti ad andare fiero del Triade. Si parla di etica, finalmente, senza inviare Rolex o Maserati al designatore per il suo mezzo secolo. L'etica che fu di Filippo Inzaghi ed è stata di Alessandro Del Piero: io mi tuffo, tu ti tuffi, egli si tuffa. Contro la Lazio, in area; e contro il Genoa, appena sfiorato da tale Papaecceteraeccetera, addirittura fuori. La morale del padre di famiglia che, di fronte al desco disadorno della sua prole scheletrica e affamata, si prostituisce e simula. Altro non invocano i parenti stretti. Due «sveltine» in tre partite, dopo che in ventuno ci avevano dato un rigore, uno solo, e così poco nebbioso che quel pirlone di Diego lo aveva pure sbagliato, a Bari città senza pari.

Fidati di Blanc, e della ego-insostenibilità di Del Piero. Hai fatto caso alle reazioni di Mourinho? Musica per le mie bolse orecchie: «Visto i rigori che stanno dando alla Juve, siamo fortunati, noi dell'Inter, a fare un "altro" campionato». Non è forse questo che ti piaceva sentire in bocca agli avversari? Non è forse l'operazione anti-smile che hai sempre perseguito a termini di «dazioni» arbitrali e arbitrarie? Perché non ne godi insieme agli juventini veri, ai tifosi, cioè, che coltivano l'antipatia come un dono raro, e la nenia di «ladri, ladri» come la più dolce e struggente delle colonne sonore? Noto, con una libidine che fatico a domare, un ritorno alla grande politica della Triade, un Paolucci in panca e un Mazzoleni in campo. Tu chiamale, se vuoi, designazioni. E se il bieco José dà di fuori, lascialo perdere. Sono ossessionati dal ritorno dell'Arpia, hanno paura che un giorno o l'altro Blanc dica in tv che la coca fa bene e, così, John lo cacci dal festival. Se facciamo paura con Blanc e a meno sedici, figurati quando tra un anno la Juventus Football Club annuncerà di aver firmato un contratto di consulenza con il signor Luciano Moggi.

Ti lascio con una chicca: prova a indovinare chi ha gridato alla carenza di lealtà del capitano dopo il rigorefuoriarea di domenica? Enrico Preziosi in persona. Plurisqualificato dalla giustizia sportiva, e pure condannato da quella ordinaria. Pre-zio-si. Lui. Quello della bustarella dopo Genoa-Venezia. Santo sempre.

Il Battitore Libero

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