Battibeck - La peggio Juventus

battibeckChiedo scusa a Balotelli

Carissimo,
scusami se salto di palo in frasca ma questa volta sono proprio incazzato.
Rispondo solo alla domanda postami da Dominiobianconero: «Se Carraro è immacolato, perché Moggi deve essere il “pollo” che tu dici di conoscere?». Dominio, quando mai ho scritto o parlato di un Carraro vergine? Ti prego: dimmi quando quando quando? Stop. Veniamo a noi.
Caso Balotelli. Il turno di squalifica inflitto allo stadio della Juventus è persin poca cosa rispetto alla volgarità e alla gravità dell’atteggiamento che l’ha prodotto. Non me ne può fregar di meno se ad altre società, che hanno fatto peggio, è andata meglio. Ribadisco: non me ne può fregar di meno. Nulla e nessuno giustificano il coro razzista, che nella classifica degli insulti è il peggiore, il più vergognoso, il più infame. Io voglio che la squadra per la quale tifo sia diversa dalle altre. Sempre più spesso, purtroppo, devo interessarmi dei tifosi, di coloro che si spacciano da tifosi e di quello che combinano. Qualcuno mi ha suggerito di ripassare il caso Zoro, il giocatore di colore del Messina che, sia in casa che a San Siro, venne oltraggiato dagli interisti. Il paragone regge fino a un certo punto. Al Meazza, la parte «normale» dello stadio si ribellò ai cori, ai buuuuu, e applaudì l’ivoriano. Sabato sera a Torino, gli insulti sono cominciati da una curva per poi proseguire con e nell’altra. Sabato sera a Torino, nessuno ha pensato di dissociarsi. Al contrario: molti, troppo, si sono associati. Una vergogna.
Balotelli ha 18 anni, un’infanzia che non consiglierei al mio peggior nemico e un talento che, viceversa, vedrei bene in molti dei nostri. Certo, provoca: per legittima difesa, per inclinazione naturale, boh. A Marassi con il Genoa e a Torino con la Juventus un arbitro più rigoroso avrebbe potuto addirittura espellerlo. Le parole più dure ed educative sul suo conto sono state espresse, non già da un giornalista fazioso o da un ultrà avversario, ma dal suo allenatore, José Mourinho: così esasperato da averlo tolto persino dalla rosa.
Ma i cori razzisti, mai. Né pensati (orrore) né sostitutivi di altre offese (errore).
Naturalmente, mi darai del moralista. Ti conosco. Fai pure. Giustificare l’indecenza di sabato con il cattivismo di Balotelli e il buonismo di Farina mi fa letteralmente schifo. Scusa, ma oggi sono fuori della grazia di Dio. Tu che sei così attento alle politiche economiche di Michel Platini, dovresti sapere che lui è molto attento anche agli sfondi razzisti e razziali: e che in ambito Uefa, una partita come Juventus-Inter sarebbe stata sospesa dall’arbitro; e il campo, squalificato.
Mi fermo qui, disgustato.
Il Battitore Libero

Comunque meglio di Flavio Oreglio

Caro Battitore,
ma con chi credi di avere a che fare?
Siamo stati i primi, in ordine di tempo, a censurare nettamente senza se e senza ma quei vomitevoli cori razzisti. Non l'hai fatto il giretto sui blog questa settimana? Siamo arrivati ben prima di te, ma mica siamo RaiUno che ce ne vantiamo. Anzi, sai cosa: non capisco proprio come si faccia a pensarla diversamente, diversamente da me e te.
Eppure ce ne sono.
Cobolli Gigli, ad esempio, che non è ricorso al TAR per la serie B, ma per una squalifica del campo, sì. Oppure Moratti, caso Zoro ("noccioline e banane per l'infame" per lui non era una frase razzista, ma una questione personale) e soprattutto caso Napoli. E' ricorso contro la chiusura della curva e ha parlato di sanzioni pesantissime. Poi c'è lo zio Bergomi che ha rampognato Balotelli assai più di quanto abbia detto nei confronti dei nostri tifosi. E poi ci sono i calciatori tutti, che la domenica dopo si pronunciano addolorati: ma quant'è brutto giocare senza pubblico, ma che calcio è... Anche i giocatori dell'Inter. Anche quelli di colore. Che calcio è senza ultras?
Prenditela con loro, dai. Lasciaci stare.
Sei forte però quando racconti della purezza d'animo e della coscienza civile del pubblico "distinto" del Meazza. Civilissimo il pubblico di San Siro, tanto che Seedorf ricordava come i suoi parenti venissero insultati come cani all'entrata in tribuna d'onore. Con il Napoli poi, veramente esemplare. Ma ancora di più, fu spettacolare durante la festa scudetto del 2007.
C'era un comico, un cretino dei tanti invitati e foraggiati dal patron, che se ne è uscito con la solita facile battuta su Moggi. Lo stadio tutto, fu commovente te lo giuro, colse la palla al balzo e intonò: Moggi, Moggi, magari muori oggi!
Tutti in piedi a cantare. Sai cosa fece il comico? Una pausa. Si fermò per lasciare che il pubblico cantasse a squarciagola. Come in un concerto di Vasco Rossi, hai presente? Lui si ferma, emozionato, e lascia che il pubblico canti. Che sensazioni, anzi che battiti, Battitore mio.
Ma non è una questione di confronti, Battitore, hai ragione. Tu dici, ancora una volta, che siamo stati peggiori.
Siamo stati, in realtà, uguali agli altri, ma che razza di schifezza è essere uguali in certi casi? Bisogna essere migliori, è vero. Migliori di chi ha una scusa pronta per i propri razzisti. Quindi non bisognava ricorrere, imitando Moratti.
Però tu sei un moralista, lasciatelo dire. Sei un moralista quando giustifichi lo scalpo alla Juve e la serie B, anche se i nostri dirigenti erano uguali, facevano le stesse cose degli altri. E, ti prego, non citare Orwell.
Erano uguali. E sempre più mi convinco che fossero stati diversi, sarebbero stati dei fessi, non dei signori.
Prendi Blanc. Dice che per prendere Diego non sfrutterà l'articolo 17. Non è da gentiluomini, nonostante stia nel codice. Ma ti ricordi - sì che ti ricordi dai - come l'Inter ha portato via alla Roma Chivu e Mancini? Tu sei un moralista e ti meriti Poulsen.
Anzi, lasciami aggiungere una cosa. I farabutti in ambito finanziario, erano di gran lunga migliori: non facevano quelle porcherie con i portieri invalidi, le megasvalutazioni, le vendite del marchio. Non valutavano Vampeta quanto Nedved e Gresko quanto Pessotto.
A proposito di Pessotto, hai sentito che carino il coretto degli interisti? Ti dico solo che fa rima con cruscotto.
Eccoti qua, Battitore. E' proprio tutto qua. Tu non accetti altro che una Juventus divina. Noi, invece, abbiamo amato tanto la Juventus della guerra fredda. Tu sogni il Paradiso in terra. Noi difendiamo quello che abbiamo (avevamo).
Non equivocarla come battuta razzista: welcome to the jungle, baby.
Inunmondoche

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"Il ciclico ritorno delle telefonate."
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"Non vale: fai domande serie."