BATTIBECK! Jnter contro Iuventus

battibeckUN UFFICIO STAMPA PER LA NEWVENTUS 
Caro Battitore,
dopo l'inappellabile sconfitta nerassurra di Barcelona - era martedì - già si pensava a una dura guerra psicologica, senza esclusione di colpi, lunga ben due settimane, tra Inter e Newventus.
Gli ingredienti per mettere l'Inter di Mouratti sotto pressione c'erano eccome, e anche Mou, questa volta, lo sapeva bene. L'ufficio stampa dell'Inter, di conseguenza, ha lavorato alacremente sul caso Balotelli - strategia alla Jimmy Carter - con la gentile collaborazione di molte redazioni.
Il razzismo, naturalmente, fa schifo, a me e a te, senza "se"," ma", "però", "anche lui".
Ci fa schifo, è altrettanto naturale, anche la sua bieca strumentalizzazione e la sfacciata ipocrisia di chi, solo qualche mese fa, ha ricorso contro le stesse sanzioni inflitte per gentilezze come quel "Voi non siete esseri umani", rivolto dalla curva (anzi chiamiamolo rispettosamente "anfiteatro") di accademici interisti ai tifosi napoletani.
Lasciamo perdere i discorsi dozzinali e qualunquisti sul razzismo perciò, e parliamo invece di uffici stampa, in particolar modo di quello della Newventus. E non t'incazzare. Lo so che comincia a borbottare il fegato quando sentiamo il nome della nostra MaleAmata storpiato.
Ma mica sono io, è stato JCBlanc, il supereroe Goderik.
Nell'ultimo numero di Champions, il magazine dell' UEFA, - quello che, per intenderci, il mese scorso ha celebrato la Juve di Lippi come esempio di squadra rivoluzionaria e supercampionissima senza pari - Goderik, per farci fare bella figura, ci cambia il nome. Newventus. Non siamo più quella roba lì. Geniale, no?
E come non apprezzarlo con tanto di kefiah (bianconera ovviamente) e un naso più bello, in versione Arafat quando, nel suo sensuale idioma, lancia strali contro l'Inter su Le Monde? "L'ultima stagione abbiamo terminato con un attivo di 6 milioni di euro, in terza (sic) posizione. Allo stesso tempo l'Inter, che ha vinto, ne ha persi 160. Morale: lo scudetto va a chi è capace di perdere più soldi."
Eh già, perché in italiano non ha detto niente. Ha subìto. Una settimana all'angolo a prendere cazzotti sui reni da chiunque. Doveva durare due settimane, e invece è già finita la guerra psicologica. Stravinta dall'Inter. Non importa come finirà domenica. Perchè quello che conta sono i punti di distacco, non altro. E mal che vada, rimarranno cinque. Tanti.
Ma l'hai visto il siparietto tra Mourinho e Ferrara? Mourinho era veramente sollevato, e veramente solidale.
Come a dire: pensavo di avere dei nemici, e invece ce li hai tutti tu, Ciro. Pensavo di vedermela brutta questa settimana. E invece con la Sanipoli a Bordeaux c'eri tu. Povero Ciro.
E povera la sua zebra.

CIRO AL BERSAGLIO
Carissimo,
cosa ti succede? «Newventus» ti fa più schifo di «Un negro non può essere italiano»? E se sì, da quando? Forse da quando pensavi di tifare per una squadra bianca e nera e invece un giorno ti hanno buttato giù dal letto per rivelarti che era diventata solo Blanc? Il guaio è che non si sta «interizzando» la Juventus, ti stai «interizzando» tu. Centodieci anni di storia a custodia imperitura della nostra diversità e, improvvisamente, ti metti a fare i distinguo fra un coro e una nenia, un’offesa e un insulto, un oltraggio e un ortaggio. Dammi retta: Mourinho ha talmente fifa che sabato impiegherà Mario Balotelli dal primo minuto; e poi, con undici punti di vantaggio, lo escluderà dalla rosa per l’ennesima scappatella al night (non siamo mica più una società, siamo un tabarin). Io Inter ormai la scrivo con la i lunga di Juventus: Jnter. E Juventus con la i corta di Inter: Iuventus. José ha paura, Carissimo. E allora, Mario titolare: nella speranza che i nostri baluba abbocchino.
Coraggio, amico mio. Abbiamo una proprietà che non capisce una mazza di calcio: una mazza, più o meno come la signora Woods. A proposito: visto che cosa si sono inventati i coniugi pur di non dare la colpa al fuoristrada che sponsorizza Tiger? Che risate. Ho letto Lucianone su «Libero». Finalmente non ha citato Beccantini. Ho letto il dietro-front di Paolo De Paola su «Tuttosport»: esilarante. Non sa più con chi prendersela, visto che coloro con cui dovrebbe prendersela sono quelli che hanno soffiato ai suoi cronisti che Del Piero, a Cagliari, sarebbe andato in panchina. Fidati: non c’è più religione.
Concordo con te, con voi, sul Ciro al bersaglio. O sul Ciro a segno. Un delirio. Sta diventando lo sport dei vigliacchi, di quelli che nei blog o sui forum si firmano «anonimo». Il mio Spal più colpevole di Bin e Laden: in che film, scusa(te)? Vergognosi! Invidiosi! Che cavolo c’entra, Ciro? Lucianone, il De Marco che non dà quel rigore lì su Amauri lo avrebbe catechizzato in settimana, o comunque sbranato «ex post», sul posto. Te lo vedi Bamby Secco che va dall’arbitro, prima, per non aver sorprese dopo? Non avrai mica preso sul serio chi parla di Calciopoli? Non ne parlano sul serio nemmeno a Napoli, figurati. Ti aggrappi all’ufficio stampa della Juventus: ma se non è mai esistito. Ti faccio un indovinello: chi è l’addetto stampa dell’Inter? Paolo Viganò? Sbagliato. L’addetto stampa dell’Inter è Massimo Moratti. Il presidente. Il padrone. Il quale, per raccogliere dal portacenere una cicca di spazio abbandonata da Mourinho, si è inventato che lo scudetto più «suo» rimarrà, nei secoli, quello a tavolino. E tu che fai? Mi citi il magazine dell’Uefa. Non solo un’intervista al Triade, ma addirittura una leccata alla squadra della Triade fatta da un giornalista italiano dopo consulto con un altro giornalista italiano: naturalmente, ti sei ben guardato dallo scoprire l’autore e il suggeritore. Una fellatio a Qui Quo Qua, di questi tempi, non ha prezzo: vero?
Povero Ciro un corno: pagherebbero per allenare la Juventus. Ripeto: pagherebbero. Immagino l’obiezione: De Marco no. Che barba.
Il Battitore Libero


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